“CAMPI ROSSI”: QUEL DISERBANTE E’ PERICOLOSO?

“CAMPI ROSSI”: QUEL DISERBANTE E’ PERICOLOSO?
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ALCUNI STUDIOSI DICONO DI SI’. TUTTA LA ZONA DELLA VALDICHIANA E TRASIMENO INTERESSATA DAL FENOMENO…

Da diverse settimane chiunque si sia trovato a passare per le strade della Valdichiana e del Trasimeno avrà notato uno strano fenomeno. Quello dei “campi rossi”. No, non si tratta di campi di addestramento comunisti…

Si tratta di campi con l’erba già secca e rossastra, nonostante il calendario segni solo l’inizio della primavera. Neanche d’agosto sono in quelle condizioni. E i “campi rossi” si notano lungo la 326 che da Chiusi porta ad Acquaviva e poi a Torrita e Sinalunga, lungo la 71 nel territorio di Castiglione del Lago, lungo la Fondovalle tra Chiusi e Ponticelli e tra Ponticelli e Fabro, ma anche lungo la 75 del Trasimeno, verso Magione e Perugia e ai lati di molte strade secondarie, provinciali e comunali nei territori di Città della Pieve, Castiglione del Lago, Fabro, Montepulciano, Chiusi, Chianciano, Torrita… Il fenomeno insomma è molto diffuso. Ma non si tratta di una insolita malattia delle piante o di un fenomeno naturale di alterazione del colore dell’erba. Si tratta di uso massiccio di diserbanti. E non solo lungo le banchine stradali. Anche nei terreni coltivati, o incolti, per renderli meglio coltivabili.  Anche ai comuni  sono arrivate parecchie segnalazioni.  A Castiglione del Lago, si sono mobilitati i 5 Stelle, i quali chiedono  se sia “effettivamente rispettato l’art. 31 del vigente Regolamento di igiene comunale. L’articolo disciplina l’utilizzo dei prodotti fitosanitari stabilendo che i trattamenti vanno effettuati alle distanze fissate nel Regolamento stesso (10 m dalle strade, 20 m dalle abitazioni, 5 m dai confini di proprietà, 10 m dai pozzi e dai corsi d’acqua, ecc.), con obbligo di preavviso ai residenti, obbligo di delimitazione dell’area trattata e di segnalazione con cartelli di pericolo e di divieto di accesso”.  Anche il consigliere comunale “grillino” di Siena Michele Pinassi ha sollevato il problema con riferimento alla zona intorno alla città del Palio, le colline più celebrate d’Italia… campi rossi 2

Lo stesso Pinassi sul suo blog scrive che “a quanto sembra la causa di questa strana colorazione è il glifosate, comunemente reperibile in molti diserbanti tra cui il più noto RoundUP della Monsanto, nota multinazionale di biotecnologie agrarie”. Scrive poi Pinassi che potrebbero esserci pericoli per la salute umana e per gli animali e riferisce di un parere del professor Gianni Tamino, docente di Biologia all’Università di Padova.

“il glifosate ha la caratteristica di durare pochi giorni – spiega il professor Gianni Tamino, – ma come prodotti di degradazione dà origine a metaboliti dannosi. C’è uno studio scientifico pubblicato dalla rivista Cancer – continua Tamino – che dimostra che l’uso del glifosate comporta l’aumento dei linfomi non Hodgkin”.

Si sa che l’uso di tali sostanze dovrebbe essere vietato vicino ai corsi d’acqua  perché può provocarne l’inquinamento con conseguenze che è facile immaginare sugli organismi acquatici, e per le sottostanti falde.  Per esempio, nella zona del Fondovalle,  a sud di Chiusi non bastava la contaminazione da nichel, accertata da 6 anni, ora ci sono anche i campi rossi trattati con il glifosate, probabilmente cancerogeno…  E campi rossi sono visibili anche non lontano dal lago Trasimeno e da quelli di Chiusi e Montepulciano e da loro affluenti come i torrenti Tresa, Gragnano e  Parce…

Tutto regolare? Possibile che nessuno intervenga, o quantomeno chiarisca la situazione?

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