MONTEPULCIANO: ARTEATRO GRUPPO DOPO 30 ANNI RIPORTA IN SCENA “LA CANTATRICE CALVA” DI IONESCO

lunedì 10th, marzo 2014 / 17:11
MONTEPULCIANO: ARTEATRO GRUPPO DOPO 30 ANNI RIPORTA IN SCENA “LA CANTATRICE CALVA” DI IONESCO
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MONTEPULCIANO – Continuano le iniziative dell’Associazione Culturale Arteatro Gruppo di Montepulciano per festeggiare i suoi trent’anni di attività. In questo lungo periodo sono oltre cento gli spettacoli prodotti e presentati a Montepulciano e nei teatri della zona, promuovendo in varie località l’attività teatrale, oggi affermata e autonoma. Centinaia di bambini della scuola primaria, studenti della scuola media e licei sono stati in questi anni avviati alla sensibilità per il teatro grazie all’attività che l’associazione ha svolto all’interno delle singole scuole. Molteplici sono state e sono le collaborazioni a Montepulciano e nei paesi vicini con le varie associazioni ed istituzioni, alle quali Arteatro Gruppo ha fornito e continua a fornire, nella maggior parte dei casi, l’esperienza e i supporti tecnici acquisiti negli anni, che hanno permesso all’associazione di avere un attrezzato laboratorio di scenotecnica e una discreta fornitura di costumi teatrali. L’attività per festeggiare il “compleanno”, come è stato annunciato, è stata ambiziosa anche perché, come sempre, Arteatro ha voluto fare le cose per bene.
È stato così a metà dicembre al Teatro Poliziano con l’allestimento de L’Opera da tre soldi, con la simpatica iniziativa Guardiamoli alla radio svoltasi al CantinoneARTE Teatri negli appuntamenti del venerdì con i radiodrammi, e così sarà con l’appuntamento di sabato 29 marzo alle ore 21,30 e domenica 30 marzo alle ore 17,30 al Teatro Poliziano: una serata dedicata a Eugène Ionesco, nella quale saranno rappresentati due atti unici, La cantatrice calva, lo spettacolo con cui iniziò la storia di Arteatro trent’anni fa e La lezione. La regia e le scene come allora saranno di Franco Romani.
I protagonisti de La Lezione sono Alessandro Zazzaretta, Giorgia Dell’Erba e Monica Lippi. Ne La cantatrice calva ritroviamo lo stesso cast di trent’anni fa: Giovanna Vivarelli, Franco Rossi, Gianni Minasi, Susanna Crociani, Cristina De Pascali e Stefano Banini. Le musiche, che furono composte per l’occasione da David Graham e Giacomo Tiradritti, sono eseguite dal Concentus Politianum, la prima aggregazione musicale di Montepulciano nata nel “Cantiere” e che eseguì nel 1980 le musiche di Hans Werner Henze nel Pollicino. lezione jonesco
La lezione è un’opera teatrale in un atto unico scritta da Eugène Ionesco e rappresentata per la prima volta nel 1951 al Théâtre de Poche di Parigi. Dal 1957 continua ad essere rappresentata al Théâtre de la Huchette, in coppia con La cantatrice calva. La lezione è stata riconosciuta da diversi critici come un’importante opera del cosiddetto teatro dell’assurdo. “Dramma comico”, così definisce l’autore La lezione. Metafora del Potere esercitato attraverso l’uso della parola che poco alla volta annichilisce, diventando ripetitiva come in un rito e che diventa una sorta di “danza macabra”. Parola pronunciata da parolai che detengono il Potere e non solo quello politico, ma quello della Cultura e della Comunicazione, più grande ancora e assoluto. Un professore impartisce lezioni di matematica-speciale, linguistica e filologia comparata, ad una allieva che vuole conseguire il “dottorato totale”. L’irruenza verbale e fisica porterà il gioco verbale perverso e l’allieva ai limiti …
Ne La Cantatrice Calva Ionesco mette in luce l’incapacità di comunicare che caratterizza i rapporti quotidiani dell’uomo di oggi in testi privi di una vera e propria trama, in cui la conversazione è ridotta a frasi stereotipate, fatte di banalità, vuote e allucinanti. Nel suo teatro egli esprime la crisi dei valori, tipica del mondo borghese e conformista, in modo comico e simbolico.
Per sua stessa affermazione La cantatrice calva è nata dal suo proposito di imparare l’inglese avvalendosi di un manuale di conversazione per principianti, ricco di frasi fatte messe in bocca a personaggi fittizi: i signori Smith, che abitano nei dintorni di Londra, la loro domestica Mary e i signori Martin, una coppia di amici.
Dice Ionesco: Quando ebbi portato a termine il lavoro, ne fui fierissimo. Ero convinto d’aver scritto una specie di tragedia del linguaggio! Quando la commedia fu rappresentata rimasi pressoché sbalordito udendo le risate degli spettatori che presero la cosa molto allegramente.

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