BARDINI: “L’AUSER NON E’ UNA SEZIONE DI PARTITO”

martedì 25th, febbraio 2014 / 18:55
BARDINI: “L’AUSER NON E’ UNA SEZIONE DI PARTITO”
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Dal presidente dell’ Associazione AUSER di Chiusi città, riceviamo e pubblichiamo.

Caro direttore,

in relazione alla figura di Emo Canestrelli,  che purtroppo   ha  lasciato  tra noi un grande vuoto, non mi sembra giusto asserire come tu hai scritto in “prima pagina”  on line  che Canestrelli abbia trasformato l’Auser di chiusi  in sezione di partito politico.

Come presidente dell’Auser di Chiusi città debbo  contestare  il passaggio: “ha guidato da presidente l’Auser, l’associazione volontaristica che nei fatti ha sostituito, a livello locale, le sezioni di partito,come luogo di formazione del consenso ecc. ecc”. Sappi che l’Auser è  una associazione di volontariato e di promozione sociale impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani  e si propone di contrastare ogni forma di esclusione sociale,  migliorare la qualità della vita degli anziani, diffondere la cultura della solidarietà e della partecipazione,  valorizzare l’esperienza, le capacità e la creatività degli anziani. La proposta associativa dell’Auser  è rivolta in maniera prioritaria agli anziani ma è aperta alle relazioni di dialogo tra generazioni, nazionalità, culture diverse. L’Auser non opera semplicemente per gli anziani ma con gli anziani per renderli protagonisti e valorizzarli.

Chi vuole entrare o partecipare alle attività  dell’Auser non si deve presentare con una tessera di appartenenza  ad un partito politico , ma deve avere solo la tessera dell’associazione Auser, non conta neppure la località  dove si è iscritto avendo la medesima validità’ nazionale.

Questi sono i principi su cui si è sempre  fondata  l’attività dell’Auser  e non si identifica in nessun partito politico o credo religioso, ogni idea politica dei soci  è  accettata e rispettata.

Ti scrivo e preciso tutto questo, perché Emo ha molto lavorato per lo sviluppo di questa associazione, e sono certo che,  anche tu possa riconoscere  in questo oscuro lavoro, uno dei tanti pregi che Emo aveva, e che ora io cerco in qualche  modo,  con difficoltà, di poter continuare.

Fausto Bardini

Caro Bardini,

so bene che l’Auser è tutto ciò che hai scritto. E quella frase che tu contesti non era riferita al compianto Emo Canestrelli. Non ho scritto che Emo ha trasformato l’Auser in una sezione di partito, ma una cosa diversa. Ho scritto, in quella frase, che Emo Canestrelli  ha guidato, da presidente, una Associazione volontaristica che nei fatti ha sostituito, a livello locale, le sezioni di partito come luogo di formazione del consenso e luogo di incontro…”

Quindi non era un addebito a Canestrelli, ma una constatazione, che non cambia e non inficia tutto quello che fa l’Auser per gli anziani e con gli anziani (e non solo), ma è ricavata da ciò che il cronista vede, osservando il panorama politico locale. Un panorama in cui le sezioni, ora chiamate circoli, non esistono più e aprono le porte solo per votare ai congressi e alle primarie e in pochissime altre occasioni, mentre l’Auser è più attiva e la stessa amministrazione ha più momenti di confronto, di incontro, di dibattito con l’Auser che non con i partiti (quante iniziative si contano in un anno di Sel, del Psi, di Forza Italia, del Prc e dello stesso Pd che resta il più presente?).

Non solo: il cronista non può non notare come l’Auser sia spesso investita direttamente dalla stessa amministrazione comunale quando si parla di bilancio, di sociale, di servizi, di tasse e tariffe…E ne costituisca il principale interlocutore e in qualche caso la principale colonna di sostegno…

Questo intendevo dire quando ho scritto “ha sostituito le sezioni nella formazione del consenso”. Non è un accusa (se mai ai partiti, non all’Auser).

Forse è un merito dell’Auser aver conquistato spazi e posizioni e riempito caselle lasciate vacanti da altri. Non so quanto e se Emo Canestrelli, nella sua gestione, abbia contribuito a creare questa situazione, ma che questa situazione esista mi pare evidente. E tra l’altro non riguarda solo l’Auser, ma anche altre associazioni. In ogni caso grazie della precisazione e buon lavoro, presidente, a te e all’Auser.

Marco Lorenzoni

 

 

 

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