IL CHIUSINO PAOLO MICCICHE’ IN LIZZA PER IL TEATRO LIRICO DI CAGLIARI

CHIUSI – Potrebbe essere il chiusino d’adozione Paolo Micciché il futuro Sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari. Miccichè figura infatti nel ristretto gruppo di 8 candidati in lizza per il prestigioso incarico. I Lirico di Cagliari è una delle 14 Fondazioni Liriche italiane di massimo livello. Il CdA del Teatro, riunito sotto la presidenza del Sindaco Zedda, ha esaminato i 43 curriculum pervenuti e ha effettuato questa ulteriore scrematura. Giovedì prossimo le audizioni e la scelta del nuovo Sovrintendente.
Di Paolo Miccichè ricordiamo che è Regista, Visual director ed esperto di nuove tecnologie visive. Da anni realizza installazioni in tutto il mondo utilizzando l’”Architectural Show” anche in campo operistico. Ha per primo portato in Italia questo linguaggio con “Madama Butterfly” all’Arena di Verona, “Aida” a Caracalla e “Cavalleria Rusticana” a Cagliari. E’ laureato in Storia della Musica a Milano ed è insegnante di ruolo al Conservatorio di Siena. Ha lavorato negli ultimi anni a in Russia, in Francia e in molte altre parti del mondo. Nella zona ha realizzato un fortunato e apprezzato visual show sugli affreschi di Luca Signorelli del Duomo d Orvieto, messo in scena proprio nel teatro della città umbra.
A Chiusi, dove abita da alcuni anni e dove ha partecipato e collaborato a iniziative culturali e politiche (collabora anche con Primapagina) non ha invece trovato adeguata attenzione nelle istituzioni, intese come Comune e Fondazione Orizzonti d’Arte che è l’ente che sovrintende alla gestione del Teatro Mascagni e alla politica culturale cittadina. Peccato. Chiusi ha perso un’opportunità. In bocca al lupo a Paolo Miccichè per la partita di Cagliari…
m.l.
A Chiusi non ha trovato adeguata attenzione perchè-giustamente dico io- ha condiviso ben poco le scelte che sono state fatte anche da parte dei partiti fatte riguardo alle alleanze in Giunta a cui si sentiva più vicino- e siccome ormai è invalsa la politica di berlusconistica essenza-questa sì espressione sottuculturale-che se non sei dei loro sei contro di loro,le capacità professionali e le conoscenze passano in terza e quarta linea.Ma mi risulta che il suo stile non sia quello di richiedere qualcosa a qualcuno e che mai sia andato col cappello in mano a cercare qualche prebenda da chicchessia,non facendo nello stesso tempo mai mistero delle sue convinzioni politiche che ha sempre espresso.Dalla parte dell’establishment che governa Chiusi semmai sarebbe stato idonea una attenzione a fruire delle professionalità di Miccichè da parte di questa politica asfittica sul piano della cultura, ma qui inevitabilmente si ritorna sui soliti discorsi fritti e rifritti..Le querce non danno i limoni e ci si dimena nel solito circuito asfittico delle manifestazioni estive sorrette da chi tiene il portafoglio e caratterizzate sempre dalla stesso uniforme ricalcare il letto del fiume che alla fine non produce nessun arricchimento culturale alla cittadinanza.
Di persone così, a Chiusi, non sappiamo che farcene, specie se, come dice Sacco, sono contro mano.
In bocca al lupo per giovedì.