ELEZIONI CONSORZI DI BONIFICA. SCARAMELLI: “QUESTE ELEZIONI ERANO UNA FARSA E TALI SI SONO DIMOSTRATE”

Il commento del Sindaco di Chiusi dopo i risultati e la scarsa affluenza ampiamente prevista.
Chiusi – Le elezioni per i 90 componenti delle assemblee dei 6 Consorzi di bonifica toscani a cui lo scorso sabato ha preso parte in media il 2,7% per cento degli aventi diritto sono costate la bellezza di 650 mila euro. Sul milione e 441mila toscani chiamati ad eleggere i nuovi componenti dei Consorzi, hanno effettivamente partecipato al voto circa 40mila toscani, pari appunto al 2,7% degli aventi diritto, e constatato che per lo svolgimento delle votazioni, la Regione Toscana ha speso circa 650mila euro, il risultato è di circa 16 euro a voto. Quindi tutti o quasi contro queste elezioni. Il Movimento Cinque Stelle li ha parlato di grande flop dell’Ente Inutile di Bonifica. Il Sindaco di Arezzo, ha addirittura chiesto ieri di invalidare le votazioni per il Consorzio di Bonifica affermando: “L’astensionismo del 98% è stato una durissima censura verso la gestione delle politiche di bonifica da parte dei Consorzi. Scriverò subito una lettera al presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore Annarita Bramerini per fare annullare queste elezioni, invito i singoli candidati, che hanno avuto un consenso da pochi intimi e non assolutamente rappresentativo, a prenderne atto e farsi da parte”.
Anche il Sindaco di Chiusi, Stefano Scaramelli aveva da tempo tuonato contro le elezioni. Interpellato direttamente sul tema, ha affermato: “ Il fatto che abbia votato il due per cento degli aventi diritto dimostra ciò che dissi in tempi non sospetti: queste elezioni erano una farsa e tali si sono dimostrate . Un grande sperpero di risorse pubbliche, 2 miliardi di euro buttati dalla regione proprio quando alle famiglie si chiede di fare sacrifici con Tares e Imu. Non occorreva farla, i consorzi andavano aboliti e le loro finzioni delegate direttamente ai comuni che con meno risorse avrebbero comunque garantito il servizio di taglio erbe e manutenzioni. Adesso vigileremo sull’operato di questi soggetti e saremo i primi a segnalare senza esitazioni le loro disfunzioni. Però una cosa è certa e resta: bene abbiano fatto come comune di Chiusi a non essere corresponsabili di questo sperpero di denaro pubblico”.
Servono? Non servono? Sperpero di denaro pubblico? Quali le soluzioni dopo la riduzione a 6? Il tema dei Consorzi di Bonifica sarà oggetto di una discussione approfondita in Consiglio Regionale.
David Busato
Non so se dico il vero ma da uomo della strada sentendo tali parole- benchè i Consorzi siano ben altra cosa che i privati che gestiscono la depurazione dell’acqua ai comuni- allora perchè non potrebbe prevalere tale discorso di assunzione della gestione dell’acqua pubblica da parte di un ente pubblico, fermo restando anche la chiara volontà della gente sul referendum in questo senso ? Dove sono le differenze fondamentali che si paventano ?.La classe politica che diceva di non poter più sopportare i costi di gestione e l’inefficienza pubblica e che perciò si affidava al privato perchè mai ha fatto quel passo ? E’ una idea, che può essere teorica la mia visto le differenze,che indubbiamente esistono nella materia , ma potrebbe essere valida anche in questo caso che Scaramelli dice.O no ? Se la gente non si sente più rappresentata è perchè a fronte di tali costi si sono imbastiti luoghi di piazzamento di posti e prebende, con stipendi ed anche altro,ed il costo grava sui cittadini in definitiva. Scaramelli ha ragione secondo me nel dire questo che ha detto,ma allora data la sua radicalità di fronte a tale impostazione che porta avanti e che non ne fa mistero per nessuno ,come si posiziona lui nella diatriba con Nuove Acque sulla remunerazione della quota capitale per esempio ?
La ritiene giusta oppure no.?
Carlo, i consorzi di Bonifica non gestiscono l’acqua o la depurazione, ma solo i corsi d’acqua e la regimazione (i fossi, le casse di espansione, le chiuse… ecc.), devono evitare le alluvioni o limitarne i danni… Non c’entrano niente con le società come Nuove Acque che gestiscono il ciclo idrico, acquedotti e depuratori connessi… E, per dirne un’altra (che abbiamo già scritto in altri articoli) con la polemica di Scaramelli – giusta o sbagliata che sia – c’entra poco o nulla anche il Consorzio di Bonifica della valdichiana Romana e Val di Paglia che ha sede a Chiusi, che infatti sabato 30 novembre non era chiamato a votare… A Chiusi votavano solo i proprietari di immobili di Montallese, Montevenere e Chiusi città… Quelli di Chiusi Scalo, che sono i più, no.
La questione insomma riguarda più altri comuni… E nella polemica scatenata da Scaramelli forse aleggia anche la posizione di Renzi, piuttosto polemica con il governatore Rossi sull’argomento…
Mi sembra che l’abbia premesso nelle mie prime 5 righe che i Consorzi e chi gestisce i depuratori sono una cosa diversa, demandata a due diverse entità.Ho solo voluto ribadire il fatto che anch’io penso che i Consorzi di regimazione e controllo delle acque potrebbero essere sostituiti da un operatore pubblico, non sò se istituito ad hoc quale possa essere se Comune od altro, poichè mi sembra assurdo un tale assorbimento di tale quantità di denaro.Tutto qui.Dall’altro canto l’amministrazione della fruizione di acqua pubblica è la stessa identica cosa che funziona o non funziona con le stesse identiche peculiarità e di suo costo-crescente e che paghiamo con contratti capestro inclusivi della remunerazione del capitale investito- rendono la cosa ancora più assurda.Tu potrai obbiettare che gli acquedotti gestiti dal pubblico ”facevano acqua da tutte le parti” e non hanno la funzionalità che ha una gestione di una Spa o di altro privato o multinazionale che sia. Ma perchè ci si deve appuntare al fatto che ciò che è pubblico non debba funzionare e ciò che è privato invece si ? Le manutenzioni che tengono un impianto in efficenza hanno un costo o no? Tale costo del servizio perchè non debba essere sopportato da un ente pubblico ed invece demandato al privato che lucra su ogni aspetto e che ha senz’altro dentro le sue strutture e nei bilanci di previsione costi crescenti anno dopo anno ? Le Spa o multinazionali non sono mica enti di beneficienza? Gli azionisti pretendono la remunerazione mi sembra.E per quale motivo la devono pagare anche i cittadini ? Risposta: perchè il pubblico non funziona e se per un bene primario come l’acqua la somministrazione non è effettuata con tutti i crismi e carismi diventa un caos.Mi faccio le domande e mi dò le risposte, ma se mi permetti la posizione che un ente pubblico ha assunto di fronte a tale problema è da ritenersi un danno per la comunità.Parlo del passato quando i Comuni hanno deliberato la gestione dell’acqua a privati anche stranieri per esempio.Così almeno la penso e quando non ho difficoltà a riconoscere che l’iniziativa del Sindaco è giusta e corretta rispetto al fatto dei Consorzi di regimentazione delle acque,in eugual modo dico che tanta diversità non dovrebbe esistere su tale gestione rispetto a quella dell’acqua amministrata da privati come è affidata adesso. Tutta questa assimilabilità delle due cose (Consorzi di bonifica ed acqua pubblica)per una semplice ragione, anzi due : che sia la regimazione delle acque sia la depurazione e distribuzione dell’acqua pubblica ai paesi sono una unica questione che affonda la propria essenza nell’aspetto e nel valore Pubblico di un bene com’è quello dell’acqua.Il costo di tale servizio deve essere pubblico e ripartito su di esso,non passando nè attraverso strutture consorziate e create appositamente per questo(perchè hanno costi ormai insopportabili) ed altrattanto ed ancor meno che dalle mano di un privato che lucra su un bene essenziale che è di tutti.Punto.Diversamente dopo l’acqua,è solo una questione di tempo perchè si arrivi anche ” all’aria” ,esponendo magari le ragioni che ci appaiono amministrativamente ed economicamente corrette.Penserei di essere stato chiaro su quello che volevo dire,dal momento che il domani è la conseguenza dell’oggi.
Il sottoscritto e primapagina furono tra i primi (e pochi) a criticare nel 1999 la “cessione” della gestione del ciclo idrico in 5 comuni della Valdichiana ai privati e in particolare ad una multinazionale, nel caso specifico francese. E se anche la nuova gestione ha evitato certe problematiche verificatesi in precedenza (inquinamento, razionamentl, blocco dell’erogazione ecc.) con
tinuo ad essere convinto, come te, che il bene pubblico acqua dovrebbe essere gestito e controllato dal pubblico e non da privati. Volevo solo dire oche questione acqua e questione consorzi di bonifica sono due cose diverse e distinte e fare tutto un calderone, come ragionamento, rischia di creare confusioni. Come ne ha create la polemica innescata da Scaramelli?.
Leggetevi quello che ha scritto Ceccobao su Facebook, riguardo alla questione dei consorzi di bonifica e di queste elezioni: è la pura verità!
Ceccobao, quello che in una edizione elettorale del Gazzettino di Chiusi, pubblicazione da lui ispirata, per ammissione dello stesso pd, invitava il Consorzio di bonifica a ripulire i fossi e a non fare pubblicità su Primapagina… quel Ceccobao lì, no?
ma non c’erano già Province, Autorità di Bacino, Genio Civile,cioè organi publici già pagati con le nostre tasse a dover vigilare sui corsi d’acqua? lo sfalcio è diventato quasi un “affare d’oro”! come se bastasse lo sfalcio o il dragare a risolvere i problemi idrogeologici!