CALCIO, PROFONDO BIANCOROSSO: IL CHIUSI SEMPRE PIU’ GIU’

lunedì 18th, novembre 2013 / 17:00
CALCIO, PROFONDO BIANCOROSSO: IL CHIUSI SEMPRE PIU’ GIU’
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PRIMO PUNTICINO IN CASA PER GLI AUTARCHICI: 0-0 CON IL PONTE A TRESSA

CHIUSI – E adesso, per il Chiusi è notte fonda. La mini serie positiva è già uno sbiadito ricordo. Due sconfitte  consecutive a Rignano e in casa contro la Sestese, hanno fatto sprofondare nuovamente i biancorossi in fondo alla classifica. Ormai a 6 lunghezze dalle penultime Calenzano e Albinia e 7 dal Porta Romana. Il baratro è sempre più profondo e la distanza dalle concorrenti per la salvezza si allunga.

Ieri, contro la Sestese la squadra di mister Esposito ha perso 3-2. Se l’è giocata insomma. Ma alla fine è uscita dal campo con un pugno di mosche in mano e neanche un punto sul pallottoliere.  La situazione è pesante. E ora al panchina di Esposito che sembrava tornata solida è di nuovo traballante assai. Vedremo se squadra e società avranno, come altre volte in passato, la forza di risalire (di provarci almeno) o se tutti si son già messi l’anima in pace, adeguandosi al destino di una retrocessione sempre più probabile. Negli ultimi anni, il Chiusi anche quando sembrava spacciato, ha saputo tirar fuori gli artigli, compiendo rimonte che parevano impossibili. E’ successo anche nella scorsa stagione. Può succedere ancora, se i giocatori non molleranno gli ormeggi…

Primo punto tra le mura amiche per gli autarchici della Asd Città di Chiusi che nell’ultimo turno (settima gara del campionato di terza categoria) hanno pareggiato a reti bianche con il Ponte a Tressa. Hanno sbagliato molto sotto porta i ragazzi del neo mister Rauti e alla fine hanno anche rischiato di perdere. E’ stato il portiere infatti a salvare il risultato di parità in un paio di occasioni.  La squadra viaggia alla media di 1 punto a partita, ma almeno ha sfatato il tabù, che la vedeva sempre sconfitta sul proprio campo, quello di Montallese.  L’esonero dell’allenatore Beppe Scarpelli non sembra per ora aver dato la scossa necessaria alla squadra che costruisce molto, ma stenta a concretizzare, anche con i suoi uomini migliori (ieri Della Ciana e Papi, per esempio, hanno fallito gol praticamente già fatti). Nota positiva per il presidente Cupelli e per la squadra,  la nutrita cornice di pubblico che segue le partite sia a Montallese, che in trasferta. Contro il Ponte a Tressa più di 100 persone sugli spalti. Segno che la formazione degli autarchici un suo seguito ce l’ha e il progetto, nonostante qualche battuta d’arresto, è considerato interessante. D’altra parte nel calcio, ma anche in altri sport,  l’autarchia può essere un valore, una spinta motivazionale, ma anche un limite. Anche la formazione di volley della Emma Villas Chiusi che milita in serie C, costruita con tutti giocatori del posto e salita dalla D, sta trovando difficoltà: gioca, combatte, ma perde.

Sa nel campionato di volley di serie C, che in quello calcistico di terza categoria siamo ancora agli inizi. Il tempo per rimontare e recuperare il terreno perduto c’è. Più complicata, maledettamente più complicata appare la situazione del Chiusi di Eccellenza, una squadra non autarchica che è apparsa finora tutt’altro che eccellente: i 5 punti in 11 gare sono lì a dimostrarlo, come una fotografia impietosa.

 

 

 

 

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