CADAVERE DI UN UOMO DENTRO UN’AUTO BRUCIATA A MAGIONE. FORSE UN SUICIDIO

lunedì 04th, novembre 2013 / 11:52
CADAVERE DI UN UOMO DENTRO UN’AUTO BRUCIATA A MAGIONE. FORSE UN SUICIDIO
0 Flares 0 Flares ×

LA VITTIMA AVEVA 56 ANNI ED ERA UN METALMECCANICO.  E A CORCIANO UN OPERAIO EDILE MINACCIA DI GETTARSI DA UN’IMPALCATURA. LO SALVANO POLIZIOTTI E VIGILI DEL FUOCO.

MAGIONE – Il cadavere di un uomo di 56 anni è stato trovato questa mattina, intorno alle 7,00, all’interno di un’auto bruciata nei pressi del cimitero di Magione. Sul posto si sono portati i carabinieri, la polizia municipale e i vigili del fuoco e anche il sindaco di Magione, Massimo Alunni Proietti.  I militari dell’Arma, anche con il supporto del reparto scientifico, stanno facendo accertamenti. La persona deceduta sarebbe un uomo del posto, piuttosto conosciuto, che lavorava come metalmeccanico a Passignano.

L’ipotesi che appare più probabile appare al momento  quella del gesto volontario. Forse legato a problemi economici e alla frustrazione dopo lungo periodi di cassa integrazione.

Il sindaco ha così commentato su Umbria 24: «Era una persona seria, pacata, amante del lavoro e della famiglia. Era un mio coetaneo, lo conoscevo da sempre e voglio esprimere alla famiglia la vicinanza mia e di tutta la comunità. Cosa sia successo non lo so, certo ci colpisce per il luogo e la modalità: tutta la comunità è scossa».dolciami morte

L’episodio ricorda, nelle modalità, la morte dell’imprenditore Massimo Dolciami di Tavernelle, trovato anch’egli carbonizzato dentro la sua auto bruciata alla fine di febbraio del 2012, nei pressi di Agello.

Intanto sempre questa mattina a San Mariano di Corciano un operaio edile straniero è salito su un’impalcatura di cantiere al terzo piano di un edificio e ha minacciato di gettarsi nel vuoto. Alla base del gesto anche in questo caso problemi economici. Sono stati poliziotti della squadra volante e vigili del fuoco a farlo desistere dall’intento suicida.  Dopo essere sceso dall’impalcatura, l’operaio è stato messo in contatto con i servizi sociali del Comune.

Chiaro che tra i due fatti non c’è alcun nesso, se non la vicinanza geografica e la possibile comune “matrice” legata alla crisi economica e alla frustrazione sociale ed esistenziale che la crisi sta causando a tante persone. Ma è altrettanto evidente che i due fatti avvenuti praticamente nelle stesse ore, a pochi chilometri di distanza, sono lo specchio di una situazione e rappresentano l’ennesima conferma di come l’Umbria stia scivolando come altre aree del Paese, verso una china sempre più pericolosa. Fatta di miseria, di mancanza di lavoro e di speranza, di isolamento sociale, di solitudine anche politica e culturale…  E parliamo dell’Umbria che fino a non molto tempo fa era considerata un’isola felice.

Nelle foto: in alto l’auto bruciata vicino al cimitero di Magione. In basso quella dell’imprenditore Massimo Dolciami, trovato carbonizzato nel febbraio 2012.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Consorzio di bonifica