ARTEMIO FRANCHI. IL LIBRO DI ANTONELLA LEONCINI

mercoledì 06th, novembre 2013 / 09:30
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ARTEMIO FRANCHI. IL LIBRO DI ANTONELLA LEONCINI
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La giornalista de La Nazione ha scritto un libro sull’indimenticato presidente UEFA.

SIENA –  Cosa unisce Siena e Firenze? Molti anni fa la risposta immediata sarebbe stata niente o quasi. Oggi però è cambiato tutto vista l’attualità politico-sportivo-culturale, nel rapporto tra le due città. La Toscana, si sa, è terra di rivalità campanilistiche oltre misura, non solo tra città e città, ma anche all’interno delle stesse. La rivalità tra le Contrade senesi, tanto per dirne una, è uno dei simboli di tutto questo. Proprio per amore della sua contrada, la Torre, perse la vita in un incidente automobilistico nella strada che porta ad Asciano. Artemio Franchi, ha avuto la particolarità di “unire” simbolicamente, ma non solo, due città “rivali” come Siena e Firenze (“Questa cosa lo stupiva sempre molto…”, ricorda il figlio Francesco).  A trent’anni dalla sua morte,  avvenuta il 12 agosto 1983, ecco un libro scritto dalla giornalista Antonella Leoncini. “Artemio Franchi. Un genio del calcio con il Palio nel sangue” il titolo scritto per Betti Editrice in collaborazione con la Fondazione Artemio Franchi e il contributo di ChiantiBanca Credito Cooperativo. Tra le pagine del libro, presentato qualche giorno fa a Siena, l’esperienza nel mondo del calcio ma anche aneddoti e racconti della vita di Franchi, fiorentino di nascita e senese di origine. Il libro e’ inoltre impreziosito da testimonianze di Michel Platini, Joseph Blatter, Giancarlo Abete e del figlio Francesco Franchi. Il volume sara’ in tutte le librerie a gennaio.

“Artemio Franchi, fiorentino di nascita, senese di origini, – si legge in un passaggio del libro – è stato un grande personaggio del calcio e la sua esperienza, dopo trenta anni dalla scomparsa, resta attuale. Parlare di Franchi, unico italiano presidente dell’Uefa, significa raccontare oltre tre decenni del calcio ed altre interessanti situazioni con  le quali si intrecciò il suo percorso. Con la famiglia, la Torre: la contrada  di Siena che Artemio guidò come capitano; poi gli altri settori dove si impegnò con la stessa capacità che gli consentì di contribuire al progresso dello sport e del calcio.  Le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto oppure operano nei settori dove resta un valido riferimento, dimostrano i consensi che  continua a ricevere la sua azione. Franchi sarebbe andato ancora avanti e sicuramente avrebbe raggiunto la presidenza della Fifa, per la quale era il candidato più accreditato. Il cammino fu interrotto dal tragico incidente il 12 agosto 1983.  Scomparve un protagonista, ma non il suo patrimonio di valori. è una grande eredità: cresce nel tempo con i contributi di coloro che portano avanti gli obiettivi che Artemio Franchi aveva assegnato ai suoi progetti”.

David Busato

 

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