21 NOVEMBRE ’43: SETTANT’ANNI FA IL BOMBARDAMENTO DELLA STAZIONE DI CHIUSI

giovedì 21st, novembre 2013 / 09:12
21 NOVEMBRE ’43: SETTANT’ANNI FA IL BOMBARDAMENTO DELLA STAZIONE DI CHIUSI
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CHIUSI – Oggi è il 21 novembre. Il 21 novembre a Chiusi non è una data come tutte le altre. Il 21 novembre del ’43, esattamente settanta anni fa, successe una cosa che i chiusini che c’erano, non possono aver dimenticato e non scorderanno mai.  Il 21 novembre del ’43, intorno all’ora di pranzo, esattamente alle 13,45, il cielo fu oscurato da uno stormo di bombardieri alleati che scaricarono sulla stazione ferroviaria 27 tonnellate di bombe.

Fu un inferno. Le Fortezze volanti angloamericane bombardarono la stazione di Chiusi per interrompere i collegamenti agli occupanti nazisti, e perché alla stazione di Chiusi era fermo, pronto per la partenza un convoglio tedesco carico di armamenti e rifornimenti. Ovviamente la stazione fu praticamente rasa al suolo e le bombe piovvero a grappoli in tutta l’area circostante, dal “ponte di ferro” a nord, fino alle Biffe a sud.  Otto civili persero la vita. Una quarantina di feriti furono portati d’urgenza all’ospedale di Chiusi città con un motofurgone. Parecchi i morti anche tra i soldati tedeschi che di lì a qualche minuto avrebbero dovuto partire con quel convoglio. Alcuni furono trovati che galleggiavano nell’olio fuoriuscito dalle cisterne che aveva invaso il sottopassaggio… Molte case nei pressi della stazione subirono danni e le famiglie furono costrette sfollare presso parenti o amici o nelle campagne…

Dopo l’arrivo delle truppe tedesche che si insediarono in città il 9 settembre, il bombardamento della stazione fu il primo atto di guerra vera subito dalla cittadinanza di Chiusi.

Sulla facciata della stazione una epigrafe ricorda gli otto civili morti. Fu apposta nel 2003 in concomitanza con una rappresentazione teatrale  che si tenne in piazza Dante, per iniziativa del Comune, dell’Anpi e di primapagina.

L’episodio è ricordato, anche con le testimomonianze dirette di chi si trovò sotto le bombe,  in diverse pubblicazioni: tra queste il libro di Giulietto Betti “Chiusi 1943-46″; il diario curato da Stefano Bistarini ” Perchè gli altri non dimentichino” e nel libro “Nove mesi” del direttore di primapagina  Marco Lorenzoni, testo quest’ultimo utilizzato anche per alcuni spettacoli teatrali andati in scena nel 1998 e nel 2004.

 

 

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