CHIUSI SCALO: IL COMITATO RENZI SI SMARCA DAL PD E APRE UNA PROPRIA SEDE

martedì 15th, ottobre 2013 / 16:19
CHIUSI SCALO: IL COMITATO RENZI SI SMARCA DAL PD E APRE UNA PROPRIA SEDE
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MA LA DOMANDA E’:  CHI PAGA?

CHIUSI SCALO – Quell’angolo tra via Isonzo e via Leonardo da Vinci è il “cuore” di Chiusi Scalo. Una vecchia fotografia che fa da sfondo alla pubblicità del Mercatale lo ritrae piuttosto vivace negli anni ’50. Quando c’era un bar con gelateria. Fino a due mesi fa c’era una profumeria. Poi saracinesche abbassate e un cartello” Affittasi”. Ora, da sabato scorso, c’è la sede del Comitato Renzi, che all’epoca delle primarie 2012 ne aveva occupato un altro di negozi sfitti a Chiusi Scalo. Questo è ancora più centrale.  Una delle “vetrine” storiche e più prestigiose. Vetrine che tra l’altro sono ancora, fisicamente, quelle degli anni ’50, di ferro lavorato. Belle. E intonate allo stile del palazzo. comitatorenzi 2

Certo anche questa sarà una soluzione provvisoria. Renzi vuol diventare il segretario del Pd e il Pd una sede a Chiusi Scalo ce l’ha già. Questa di via Leonardo da Vinci, angolo via Isonzo, è solo il quartier generale della corrente in vista del congresso e delle primarie per la leadership, che il sindaco di Firenze spera possano diventare anche il trampolino per la candidatura a Palazzo Chigi.

Renzi e i renziani sono del Pd, adesso più di quanto non lo fossero un anno fa, ma non del tutto. Loro lavorano in proprio. Non solo iniziative separate, anche una sede autonoma, per marcare la differenza e il territorio. Lo fanno anche gli animali del resto, con una pisciatina che segna i confini… Al momento, l’head quartier dell’esercito di Matteo, dietro le gigantografie del leader e gli slogan è sì centralissimo e in posizione prestigiosa, ma sembra più un negozietto che una sede politica da battaglia. Di sedie, per esempio ce ne sono poche. Non sono previsti incontri, dibattiti, evidentemente, ma solo qualche “aperitivo”. In piedi. Come si fa nei party molto “cool”…  La politica un tempo prevedeva spazi per riunirsi, per accapigliarsi, fatti di un tavolo-scrivania e di qualche sedia per gli astanti… Ora non è più così. La discussione è un optional. Ora si ascolta il verbo. Si applaude e si tifa come allo stadio o al palasport. Si va avanti per slogan e per twit o post su facebook…  Chissà se anche gli altri competitors di Renzi, i vari Cuperlo, Civati e tal Pittella avranno anche loro un quartier generale in proprio a Chiusi. Difficile, visto che molti  bersaniani delle primarie 2012, ora stanno con Matteo e altri si sono dileguati, sfilandosi dall’esercito in rotta.  E un po’ schifati dalle larghe intese e dalle titubanze sulla decadenza del Cavaliere. E non solo. Vedremo.

Intanto una domanda sorge spontanea, come diceva il vecchio Lubrano: chi paga le sedi dei Comitati Renzi? Per un negozietto alla moda, in posizione centrale e prestigiosa a Chiusi Scalo, la richiesta è intorno ai 1.000 euro al mese… Ce li metteranno di tasca i vari Scaramelli, Bettollini, Fatighenti e truppe al seguito? O paga Matteo, magari contando sul supporto di gente come lo stilista toscano Roberto Cavalli, già dichiaratamente fascistoide convinto e ora folgorato dal giovane rottamatore?

Certo, Cavali è molto “cool”… Ma ha tutt’altra storia. E noi, abituati a pensare ad un altro tipo di sinistra (che non c’entra niente con l’Urss, con Stalin e poco pochissimo anche con D’Alema, Veltroni e Napolitano…), nei panni dei giovani renziani locali, senz’altro in buona fede,  se i soldi arrivassero da personaggi come Cavalli qualche domandina cominceremmo a porcela… Se il viaggio è importante, i compagni di viaggio lo sono altrettanto…

Nell’attesa, aspettiamo anche che, dopo gli slogan e le magliette in vetrina, ci facciano sapere che cosa intendono fare. Quale sarebbe il  Pd e soprattutto il Paese, secondo Matteo. Perché finora di slogan ne abbiamo sentiti tanti, di cose concrete e chiare poche. Di cose di sinistra meno ancora…

m.l.

 

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