CHIUSI SCALO: DOSSI DISSUASORI DI VELOCITA’ IN VIA OSLAVIA

CHIUSI SCALO – E così dopo anni di polemiche, petizioni, proteste e sollecitazioni, e anche dopo tanti incidenti dovuti all’alta velocità, anche a Chiusi Scalo arrivano i dossi dissuasori… Il sindaco, qualche mese fa, l’aveva annunciato e promesso. Da questa mattina gli operai sono al lavoro in via Oslavia, una delle strade più trafficate e pericolose. E’ una strada interna, dalla quale si accede a luoghi ad alta frequentazione (i giardini pubblici e quelli di Piazza XXVI Giugno, la Coop, la farmacia, le scuole elementari, un paio di bar, alcuni negozi, l’edicola…), ma è usata come una sorta di circonvallazione per entrare e uscire dal centro abitato. Le auto che da Chiusi città si dirigono verso Cetona o verso la zona industriale delle Biffe e Ponticelli-Fabro passano tutte di lì. Sono migliaia di veicoli al giorno. C’è il limite di 30 km orari, ma nessuno lo rispetta. Gli attraversamenti pedonali sono una lotteria. Adesso, con i dossi (uno poco prima del semaforo delle elementari e uno all’altezza della casina dell’acqua in piazza XXVI giugno) la velocità di auto e camion dovrà essere minore, se non si vuol dire addio alle sospensioni. Occhio, dunque, automobilisti: i dossi sono piuttosto alti, si rischia un bel salto. Meglio rispettare i limiti.
Per noi, che da queste colonne, abbiamo più volte, negli anni, sollecitato interventi per limitare la velocità dei veicoli e rendere più sicura la vita di pedoni, per lo più anziani e bambini, e ciclisti, questa è una buona notizia. Altri interventi il sindaco li ha promessi e programmati in via Mazzini e via Cassia Aurelia. Bene. Sono interventi necessari.
Un’opera richiesta da anni e veramente utile. Ricordo però che provammo a realizzarli anche negli anni della prima giunta Ciarini, 1994-1998, ma ci scontrammo contro il parere fermo e deciso della polizia municipale che sosteneva non fossero possibili secondo il codice della strada. Mi farebbe piacere sapere che cosa è cambiato nel frattempo per poterli realizzare.
Vero, anche la Provincia era contraria: dicevano che i dossi avrebbero prodotto rumori molesti (i camion che sobbalzano). Ma anche la rotonda della Fontina per anni è stata dichiarata “improponibile”, ma alla fine l’hanno fatta. Si vede che è cambiato… il vento. O il verso.
Se i dossi artificiali contribuiranno a migliorare la sicurezza dei pedoni ben vengano, penso che negli attraversmenti pedonali a cui si fa riferimento, un grosso problema rimanga quello della scarsa illuminazione.
Vorrei però segnalare un altro problema della circolazione stradale della zona e precisamente in Piazza 26 giugno 1944. E’ da molto ormai che nella piazza la circolazione è a senso unico ma circa la metà dei mezzi che vi transitano non rispettano tale disposizioni.
Si sa che in Italia il rispetto delle regole non appassiona molti ma credo che in questa situazione ci sia qualcosa da rivedere nella segnaletica.
Dei due, quello situato vicino alle scuole è troppo a ridosso del semaforo e svolge la funzione dissuasiva solo con il “verde” perchè con il segnale rosso, in quel posto, la velocità già è stata ridotta. Sarebbe stato più utile cento metri più in su, di fronte all’ingresso della vecchia fornace.
Comunque, bene che alla fine si siano decisi a metterli.
Concordo con il rilievo di Luciano Fiorani:il dosso non a ridosso del semaforo,ma all’altezza dell’attraversamento pedonale all’incrocio con via Maroncelli sarebbe stato più efficace e utile.