CHIUSI, PAMELA FATIGHENTI SEGRETARIA DEL PD

giovedì 24th, ottobre 2013 / 11:42
CHIUSI, PAMELA FATIGHENTI SEGRETARIA DEL PD
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CANDIDATURA UNITARIA E CONDIVISA. ORA I RENZIANI HANNO IN MANO ANCHE IL PARTITO.

CHIUSI – Oggi e domani si tengono i congressi del Pd a Chiusi Scalo e a Chiusi Città. E il Pd chiusino avrà un nuovo segretario, Anzi una nuova segretaria. Nel senso che sarà ancora una donna, non una… “impiegata”. Si tratta di Pamela Fatighenti, 32 anni, consigliere comunale, renziana convinta. Ma, ci tiene a precisarlo, di cultura laica e di sinistra.

Si tratta però di una candidatura unitaria e condivisa, non di una candidatura di bandiera. Per questo, ai congressi non ci saranno sorprese. La scelta è già fatta, dovrà solo essere ratificata. Del resto l’investitura di Pamela Fatighenti come nuova segretaria del Pd è venuta proprio dalla segretaria uscente, Simona Cardaioli, che, in un comunicato diffuso ieri, annuncia la sua decisione di non ricandidarsi alla guida del partito, per motivi di salute, e augura buon lavoro alla nuova premier dame… fatighenti pamela 2

“Per motivi di salute ho scelto di lasciare la segreteria del Pd di Chiusi. Per poter affrontare con serenità il futuro del nostro partito sono richieste molte energie sia fisiche che mentali che in questo periodo della mia vita non posso assicurare”, scrive Simona Cardaioli, amareggiata per la scarsa partecipazione alle assemblee preparatorie dei congressi e dal clima non proprio idilliaco tra le varie componenti del partito.  “Alla vigilia del congresso – scrive ancora Cardaioli – benché i tempi fossero molto stretti, ho voluto fortemente che si svolgessero le assemblee degli iscritti e dei simpatizzanti di ogni circolo, per condividere le scelte che stanno alla base dei congressi territoriali. Assemblee che purtroppo hanno visto una bassa partecipazione, fatto sintomatico del periodo di smarrimento, confusione e delusione che stiamo vivendo; sentimenti dovuti alla situazione politica, economica e sociale ma anche alle divisioni che si sono create a seguito delle primarie che hanno visto grande partecipazione, ma toni a volte esagerati tra persone dello stesso partito”. La segretaria uscente, nella sua nota, spiega come si è giunti alla candidatura di Pamela Fatighenti.  “Dalla consultazione precongressuale  sono emerse le caratteristiche che il nuovo segretario dovrà avere: persona giovane di idee, in grado di seguire il cambiamento in atto, ambiziosa, autonoma rispetto l’amministrazione comunale, autorevole e non subalterna e soprattutto che rappresenti l’unitarietà del partito e che sappia portare a sintesi le opinioni delle varie anime che lo compongono. La persona che è stata indicata dalla maggioranza dei partecipanti alle assemblee è Pamela Fatighenti, alla quale chiedo con forza di rispettare ciò che gli iscritti hanno richiesto già a partire dalla costituzione dei nuovi organismi dirigenti e le faccio un grande in bocca al lupo”.

C’è una vena di amarezza, come dicevamo, nelle parola di Simona Cardaioli, evidentemente delusa e non proprio convinta delle scelte e dei percorsi fatti dal Partito Democratico negli ultimi mesi. E c’è anche una speranziella che il quadro frammentato dalle beghe correntizie possa in qualche modo ricomporsi. Ma il fatto che le assemblee abbiamo registrato una scarsa partecipazione e che ai congressi, alla fine, si voterà soltanto, senza discutere granché della linea politica, della forma partito, delle alleanze ecc. la dice lunga su quale deriva abbia imboccato il Pd.

Ed è indubbio, che se anche trattasi di “candidatura unitaria e condivisa” (ma espressa dai pochi che hanno partecipato, questo dice la stessa Cardaioli), la corrente renziana che fa capo al sindaco Scaramelli e all’assessore Bettollini, piazza un’altra importante bandierina nello scacchiere del partito. Anzi ne rileva la posizione numero uno.  Con l’uscita di scena di Simona Cardaioli, la fuga di Marco Nasorri, il defilarsi di Marco Socciarelli ed Enzo Fiorini, i non renziani lasciano il campo e i renziani hanno in mano tutto il partito.

Pamela Fatighenti saprà essere davvero autonoma rispetto all’Amministrazione Comunale? Saprà, se necessario, smarcare il partito dalla linea del sindaco, marcando una propria autonomia di giudizio e di iniziativa politica, lei che insieme al sindaco e a Bettollini partecipa a tutte le convention di Matteo da Firenze? C’è da augurarsi di sì, per la sua carriera, per un Pd che sembra davvero ridotto ai minimi termini (anche come effettiva rappresentanza sociale), per una città che ha smarrito totalmente l’abitudine al confronto politico vero. Però, appare sempre più chiaramente, come anche nei metodi  di  formazione e  selezione dei gruppi dirigenti; nel lessico, negli orizzonti che si propone, il Pd –  a Chiusi come altrove –  sia sempre più simile alla vecchia Dc che non ad un partito di sinistra. Una simil-Dc in cui anche la base del Pd, geneticamente modificata rispetto a quello che fu il “popolo comunista”, sembra trovarsi a suo agio.

A Pamela Fatighenti il compito di smentire l’andazzo. Se lo vorrà fare. In bocca al lupo, anche da parte nostra.  Ma una domanda ce la poniamo: gli altri, gli sconfitti, gli ex  bersaniani, i dirigenti in fuga o in posizione defilata, che faranno? Saliranno sul carro,  andranno a pesca o se ne costruiranno un altro?

m.l.

 

 

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