ANCORA GRAVI FATTI DI CRONACA NERA IN UMBRIA. UNA ESCALATION DI DELITTI CHE LASCIA ATTONITI

A POCHE ORE DALL’OMICIDIO-SUICIDIO DI SAN GIUSTINO, UNA DONNA ACCOLTELLA IL FIGLIO AUTISTICO… 11 MORTI IN 10 MESI. E ANCHE NEGLI ANNI PASSATI…
Mentre a Firenze è in corso il processo bis in Corte d’Assise d’Appello per l’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa il 1 novembre 2007 a Perugia, con Bruno Vespa che ieri sera ha riproposto l’ennesimo plastico della casa in cui avvenne il fattaccio, e sempre di ieri la notizia che a San Giustino, all’estremo nord dell’Umbria, al confine con la Toscana, un giovane di 28 anni ha suonato a casa della ex fidanzata e appena quest’ultima gli ha aperto la porta le ha sparato addosso 2 colpi di pistola e poi ha rivolto l’arma contro sé stesso, uccidendosi. Un fatto sconvolgente. L’ennesimo femminicidio da parte di un uomo che non si rassegnava alla fine di una relazione e che poi l’ha fatta finita pure lui. Due giovani tranquilli, dicono tutti a Sa Giustino. Nemmeno 24 ore dopo e l’Umbria si ritrova di nuovo in prima pagina per un altro fatto sconcertante avvenuto sempre nella stessa zona, a Promano, nel comune di Città di Castello. Una donna di 50 anni ha infatti colpito stamattina con undici coltellate il figlio autistico di 11 nella sua abitazione. Il bambino è stato trasportato d’urgenza in ospedale e versa in gravi condizioni mentre la madre è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio. A chiamare il 118 è stato il marito della donna, che, secondo quanto si è appreso, è sotto cura farmacologica per una grave depressione. Il bambino è stato colpito dalla madre con un coltello da cucina mentre si trovava in camera: i colpi sono stati inferti a torace e addome e in diverse altre parti del corpo. Operato d’urgenza all’ospedale di Città di Castello, è ora ricoverato in prognosi riservata. La giovane, Alexandra Buffetti abitava a San Sepolcro in provincia di Arezzo, lui Cristian Rigucci a Sa Giustino.
Due fatti di sangue gravissimi, a poche ore l’uno dall’altro e a pochi chilometri di distanza. Ma non sono i primi di un 2013 segnato più volte da omicidi e omicidi-suicidi. Una escalation che trova pochi riscontri in altre regioni, anche più grandi e con situazioni socio-economiche più complesse dell’Umbria. L’elenco è impressionante:
Olga Dunina, uccisa a Foligno il 16 giugno da Giovanni Miceli. Lui è in carcere
Sandita Monteanu, uccisa il 14 giugno a Foligno da Virgil Murariu che si è suicidato
Roberto Burnelli ucciso a Marsciano il 25 maggio da Francesco Cristofari che poi si è ucciso a sua volta.
Alex Polizi, ucciso il 26 marzo a Perugia mentre era in casa con Julia Tosti, miracolosamente scampata alla sparatoria. Julia Tosti. In carcere Riccardo e Valerio Menenti, padre e figlio accusati dell’omicidio e del tentato omicidio della ragazza. L’avrebbero fatto per vendetta…
Margherita Peccati e Daniela Crispolti, uccise il 5 marzo a Perugia, nel loro ufficio alla Regione, da Andrea Zampi. Lui si è suicidato.
Undici morti in 1o mesi. Una media che nemmeno a Bogotà… Quattro gli assassini che poi si sono suicidati.
Se ai nomi citati, aggiungiamo quelli del 2012 e cioè Luca Rosi e Sergio Scoscia e Maria Raffaelli vittime di rapine-omicidio il primo a Ramazzano e gli altri due a Cenerente; Ovidio Stamulis, ucciso a martellate dal compagno della madre a Pietrafitta nel comune di Piegaro; i piccoli Ahmed e Jihane massacrati dal padre a Umbertide; Franca Abumen, giovane prostituta nigeriana uccisa a Narni, si vede come anche l’ex cuore verde d’Italia sia un lago di sangue.
Negli anni precedenti i casi di omicidio sono stati 9 nel 2006; 6 nel 2007; 7 nel 2008; 3 nel 2009; 4 nel 2010; solo il 2011 non ha registrato delitti del genere. Alcuni hanno tenuto le prime pagine di giornali e notiziari tv per diverse settimane come i casi di Meredith Kercher e quello di Barbara Cicioni, la 33enne madre di due figli e incinta uccisa a Marsciano, altri no. Molti dei morti ammazzati sono stranieri.
Oltre ai morti, ci sono infine gli scomparsi: Giampaolo Mommi l’imprenditore ed ex consigliere comunale di Castiglione del Lago, sparito nel nulla nel 2001; Francesco Catalano e Sonia Marra dei quali si son perse le tracce nel 2006…
Finita qui? No. L’Umbria e i particolare il suo capoluogo Perugia è da qualche anno identificata come una delle capitali europee dello spaccio. Non passa giorno che non si verifichino rapine, risse, accoltellamenti, con interi quartieri del centro storico e delle immediate periferie, occupati militarmente dalla malavita. E’ ancora viva l’eco della notte dell’8 maggio 2012 quando si verificò una vera e propria guerriglia urbana tra spacciatori e forze dell’ordine, come quella delle manifestazioni degli abitanti che vogliono riconquistare i loro spazi, come Piazza Grimana sottratti e resi off limits alla comunità dalle bande di spacciatori e delinquenti… L’Umbria luogo mistico e tranquillo, terra di pace e serenità? A leggere le cronache parrebbe proprio di no.
Nella foto (Umbria 24) il cadavere di Sandita Monteanu,uccisa a Foligno nel giugno scorso.