TOSCANA: CONTINUA LA SFIDA TRA SIENA E AREZZO SUL 118
Il Consiglio comunale senese rivendica il suo 118. Arezzo ribatte.
SIENA – Continua la querelle sulla riforma delle centrali operative del 118, che ormai, sembra assomigliare sempre più ad una storia infinita.Così come infinita sembra la gara tra Siena ed Arezzo per difendere le proprie postazioni. E sullo sfondo la decisione della Regione. Nei giorni scorsi, viste le polemiche, e le rivendicazioni territoriali, un quotidiano locale, avrebbe anche avanzato ipotesi di dimissioni dell’Assessore al Welfare, Marroni, impantanato in una questione difficile ormai da risolvere. La nomina recente della commissione regionale atta a dirimere il nodo basterà? Intanto la capogruppo del Consiglio Provinciale aretino, Lucia Tanti (PDL), in un comunicato stampa è chiara: Il 118 di Arezzo non si tocca. Il territorio aretino ha dovuto già cedere altri servizi. Ora basta.
Nei giorni scorsi, però, il Consiglio comunale senese, ha ribadito la volontà di voler difendere il “suo” 118.
Ecco il comunicato stampa della Tanti: “Quando la commissione regionale sul futuro del 118 si riunirà farà bene a tenerconto del fatto che ieri tutti i Gruppi consiliari presenti in Sala dei Grandi, con anche integrazioni significative, hanno dato parere positivo alla nostra mozione per il mantenimento della centrale del 118 ad Arezzo. Una mozione che abbiamo presentato a seguito di un confronto con il Coordinamento Provinciale del PDL e che aveva come obiettivo unire tutte le forzepolitiche per far valere i diritti di Arezzo e delle sue Vallate. Obiettivo raggiunto, credo per merito di tutti al di là delle appartenenze politiche” Così Lucia Tanti Capogruppo del PDL in Consiglio Provinciale. “Nel dibattito di ierila Vicepresidente Ricciha aggiunto importanti elementi di riflessione che noi cogliamo con grande interesse così come riteniamo che la strada tracciata dal Vicepresidente del Consiglio Provinciale, Pier Luigi Rossi, circa la necessità di un’ analisi complessiva dell’offerta socio sanitaria nel nostro territorio sia ormai non rimandabile. Su questi elementi lavoreremo di qui a breve, nella speranza che dalla Regione non arrivino decisioni incomprensibili, dannose per Arezzo e soprattutto opposte al sentire di tutto il nostro territorio”
David Busato
