SIENA. LA PRESUNTA INELEGGIBILITA’ DI VALENTINI. LE PRIME REAZIONI

Il Segretario provinciale del PD, Niccolò Guicciardini, minimizza. L’ex Sindaco Mazzoni della Stella: “imbarazzante”. I Grillini protestano.
SIENA – E’ la notizia del giorno molto probabilmente. Valentini non potrà continuare ad essere Sindaco di Siena? Il 31 Ottobre il tribunale di Siena dovrà decidere circa il ricorso presentato dalla radicale senese, Giulia Simi. Il ricorso è stato rilanciato con convinzione dalla lista civica di Minoranza, Siena Rinasce, capitanata dal Dott. Neri. In un altro articolo pubblicato oggi da Primpagina si ripercorrono i motivi attraverso la spiegazione proprio della radicale Simi.
Intanto, le prime reazioni cominciano ad arrivare. Interpellato telefonicamente, il Segretario provinciale del PD, Niccolò Guicciardini, afferma: ” E’ una storia vecchia. Non ho nulla da dire. Non si può continuare ad insistere con questa storia. Si vede che l’opposizione non ha niente da dire” chiosa Guicciardini.
D’altro avviso, l’ex Sindaco Vittorio Mazzoni della Stella che dichiara: ” Sul piano del tecnicismo giuridico non voglio entrare e sarà chi di competenza a decidere. Sul piano etico, però, direi che è indubbiamente imbarazzante”.
Il Movimento Cinque Stelle in un comunicato rieplioga nel dettaglio l’iter cronologico della vicenda e: “Da qualche mese a Siena, città alla ribalta delle cronache per il caso MPS -il più grande scandalo finanziario europeo del secolo-, vi è stato un interessante precedente che spiana la strada a tutti quei “primi cittadini” desiderosi di fare carriera scalando gli scranni dei comuni italiani.
Proprio a Siena, infatti, si è creata quella strana situazione che vede sindaco…un “sindaco decaduto” dal Comune di Monteriggioni, attualmente sorretto nelle sorti dal vice-sindaco, nominato dall’attuale sindaco di Siena (e non eletto dai cittadini), che ha ottenuto il placet del Prefetto per guidare l’amministrazione comunale fino alle prossime elezioni amministrative.
Se vi sentite confusi non preoccupatevi: tutto normale, poiché l’arzigogolato labirinto di norme italiche, famose al mondo per la complessità, lascia sempre qualche spiraglio aperto a chi ha il tempo, i soldi e la capacità di cercarlo.
E’ così che qualche bravo azzeccagarbugli ha scoperto il sistema che ha permesso all’attuale sindaco di Siena ed ex-sindaco decaduto del limitrofo comune di Monteriggioni, Bruno Valentini, di poter concorrere e vincere le ultime elezioni amministrative del capoluogo toscano, ovviamente supportato dalla fronda renziana del PDmenoelle.
Cerchiamo di capire come questo sia stato possibile, raccontando la cronistoria dei fatti:
· a Marzo 2013, Bruno Valentini, attuale Sindaco di Monteriggioni (SI), dichiara la sua candidatura alle primarie PD per concorrere alla carica di Sindaco per il Comune di Siena.
· il 25/03/13, Carusi Franco si dimette dalla carica di Presidente della “Società Monteriggioni Ad 1213 S.r.l.”, controllata dal Comune di Monteriggioni.
· il 29/03/13, presso lo studio notarile Pagano di Siena, Bruno Valentini delega l’Assessore al Turismo, Cultura, Sport e alle Pari Opportunità del Comune di Monteriggioni, Giannettoni Rossana, a partecipare alle sedute della “Società Monteriggioni Ad 1213 S.r.l.”;
· il 29/03/13, Bruno Valentini, su indicazione della stessa Giannettoni Rossana, è nominato Presidente della “Società Monteriggioni Ad 1213 S.r.l.”: la nomina ad amministratore della Società partecipata dal Comune di Monteriggioni, determina l’insorgenza di un’ipotesi di ineleggibilità sopravvenuta (ex art. 60, comma 2, n. 10 del T.U.E.L.) e, con nota del 04/04/2013, il Segretario del Comune di Monteriggioni comunica a Valentini l’avvio del procedimento di contestazione per causa di ineleggibilità sopravvenuta;
· il 09/04/2013, il Consiglio Comunale del Comune di Monteriggioni contesta a Bruno Valentini la causa di ineleggibilità sopravvenuta;
· il 20/04/13, Bruno Valentini partecipa e vince le primarie PD;
· il 22/04/2013, Bruno Valentini non lascia la carica di Presidente della “Società Monteriggioni Ad 1213 S.r.l.” e il Consiglio Comunale di Monteriggioni lo dichiara decaduto e le funzioni di Sindaco le assume il vice Fantucci Angelo; il Consiglio e la Giunta dovrebbero quindi rimanere in carica sino alle prossime elezioni del 2014;
· il 10/06/13, Bruno Valentini è eletto Sindaco di Siena e ai sensi dell’art. 13, c.3 del d.lgs 39/2013 “Gli incarichi di presidente e amministratore delegato di ente di diritto privato in controllo pubblico di livello locale sono incompatibili con l’assunzione, nel corso dell’incarico, della carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia o di un comune con la popolazione superiore a 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni aventi la medesima popolazione della medesima regione” decade automaticamente dalla carica di Presidente del C.d.A. della “Società Monteriggioni Ad 1213 S.r.l.”.
· il 6/06/13, il Presidente della Repubblica scioglie il CC di Monteriggioni (come da Gazzetta Uff. del 19 – http://www.gazzettauf…) ma il Prefetto di Siena, come è suo potere, decide di prorogare la giunta fino alle prossime elezioni, nella primavera 2014, per evitare il commissariamento del Comune di Monteriggioni.
Ammessa la validità legale del procedimento, sulla quale si pronuncerà presto il giudice, questo precedente sdoganerebbe tutti quei sindaci che della politica fanno strumento di interesse economico personale e che, quindi, decidessero di concorrere a più ricca poltrona lasciando orfani tanti paesini di provincia di un Sindaco regolarmente eletto ed il Comune nelle mani di un signor nessuno nominato ad personam dal “fuggitivo”.
Considerando l’assoluta mancanza di moralità dimostrata dai partiti, che si arrogano il ruolo di difensori della democrazia quando sono loro stessi i primi a non rispettarla, abbiamo chiesto ai Parlamentari del MoVimento 5 Stelle di adopererarsi per modificare il TUEL (testo unico enti locali) nelle opportune sedi istituzionali affinché quanto accaduto non possa più ripetersi e che i cittadini abbiano il diritto di essere governati da un sindaco regolarmente eletto”.
David Busato
Non capisco la meraviglia che suscita la vicenda.
Si tratta di un atto di “carità” nei confronti dei cittadini di Siena, secondo la filosofia “scaramezziana”.
Anche a Chiusi nel 2010 successe più o meno la stessa cosa… iI sindaco dell’epoca Ceccobao, chiamato a fare l’assessore (chiamato, non eletto)in Regione, fu dichiarato “decaduto” e la città rimase governata, fino alle elezioni convocate per la primavera 2011, dal vicesindaco, facente funzioni, Fausto Bardini.. Anche lui non eletto, ma nominato dal sindaco uscente.. E la stessa cosa successe ancora nel 1993 quando il sindaco Poggioni, eletto pochi mesi prima, fu “dimissionato” perché condannato per aver ‘ritoccato’ un atto al protocollo. Pure in quel caso non arrivò il commissario, ma l’amministrazione rimase in mano al vice sindaco Checchi… In Italia funziona così… Certo, una prassi del genere favorisce eventuali decisioni di sindaci in carica di lasciare il proprio comune per candidarsi in altri o per assumere incarichi di livello superiore… Con buona pace dei comuni che devono tornare al voto, degli elettori che avevano riposto fiducia in quei sindaci, delle casse dello Stato che si svuotano per sostenere i costi delle elezioni ecc… E su questa prassi anche gli ex rottamatori, ora novelli riformatori della sinistra, quali si ritengono i seguaci di Renzi, sembrano trovarsi a proprio agio. Nè più, né meno di quelli che loro volevano rottamare.
E’ proprio questo il problema: chi rottama chi? Negli ultimi giorni su Renzi sbaglio o ci sono voci di doppi incarichi? Un giorno Sindaco e Segretario PD, oggi Sindaco ed europarlamentare… quindi… e poi “imbarcarsi” giovani della Politica come Enzo Bianco e Leoluca Orlando è sinonimo di rottamazione? Oggi quante persone riandrebbero al teatro Mascagni di Chiusi a vedere Renzi?
SIENA. LA PRESUNTA INELEGGIBILITA’ DI VALENTINI. LE PRIME REAZIONI http://t.co/p53YqMQvYm via @primapaginachi