MPS. IL GOVERNATORE ROSSI: “ CHI SOSTENEVA IL COINVOLGIMENTO DEL PD OGGI ANDREBBE SBRANATO”

domenica 11th, agosto 2013 / 18:07
MPS. IL GOVERNATORE ROSSI: “ CHI SOSTENEVA IL COINVOLGIMENTO DEL PD OGGI ANDREBBE SBRANATO”
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IL GOVERNATORE DELLA TOSCANA ALLA FESTA DEL PD PROVINCIALE A SIENA: “ LE INDAGINI HANNO DIMOSTRATO NESSUNA MAZZETTA NESSUNA TANGENTE”.

SIENA – Era il 26 Gennaio di quest’anno. Lo scandalo MPS era scoppiato, Mussari si sarebbe dimesso anche dalla Presidenza dell’ABI, e poco tempo dopo il PD gli ritirò anche la tessera del partitot. A pochi giorni dalle Elezioni, PDL e Lega, iniziarono a parlare di responsabilità diretta del PD nella vicenda MPS. “Storica” e forse anche controproducente per l’esito elettorale del partito, fu la reazione dell’allora Segretario e candidato Premier del PD, Pierluigi Bersani: “ Se i nostri avversari del centrodestra si azzardano ad accusarci di scorrettezze a proposito della vicenda Monte dei Paschi di Siena, li sbraniamo”. Questa la frase netta di Bersani. E ancora: “ “Sento da destra, dalla Lega, dal Pdl, e dai suoi giornali che a loro modo lasciano quasi intendere che intorno al Monte dei Paschi di Siena ci sarebbe qualcosa di men che corretto da parte nostra. Lo affermino e li sbraniamo. La gente ha avuto a che fare con cose tipo Credito cooperativo fiorentino. Non s’azzardino ad aprire bocca. Se ci cercano ci trovano”.

Sappiamo tutti come sono poi finite le Politiche di Febbraio. Ieri il Governatore della Regione ToscanaRossi, intervenuto a Siena alla Festa del PD, ha ripreso il discorso su MPS riportando a galla quella famosa frase di Bersani: “Rimane la ferita profonda provocata – ha detto Rossi – da questa vicenda con un accanito massacro mediatico che ha segnato gran parte della campagna elettorale, ma oggi, a indagini chiuse, chi ha affermato a gran voce un coinvolgimento diretto del Pd in fatti illeciti andrebbe ‘sbranato’, come disse Bersani, dal momento che, come è emerso, non ci fu nessuna tangente e nessuna mazzetta ai partiti della sinistra”.

Sempre su MPS ha detto: “Serve impegno forte del governo in Europa per difendere il risanamento di Mps. Una banca che si risana con l’aiuto dello Stato, rimane senese e ritrova la sua missione originaria, tornando a raccogliere prestito per darlo alle famiglie e alle imprese, rimettendo al centro il lavoro e rilanciando l’economia senza la finanza dei derivati. Questa l’idea di Enrico Rossi per salvare la prima azienda in Toscana per numero di addetti e che rappresenta un terzo dell’economia regionale. “Il governo Letta – ha detto Rossi – deve farsi valere in Europa, come hanno fatto altri Paesi a tutela delle proprie banche, per supportare il processo di risanamento promosso dal nuovo management di Mps, la cui direzione deve rimanere a Siena anche di fronte all’ingresso di altri capitali. I piani di ristrutturazione sono sempre complessi e difficili prima di trovare un punto di equilibrio, ma il nuovo corso guidato da Fabrizio Viola e Alessandro Profumo è solido. Adesso, occorre superare le obiezioni del commissario europeo Almunia. La politica deve essere vigile, rispettando il lavoro dei tecnici, e ho fiducia nell’operato del premier e del ministro Saccomanni”.

Poi la stilettata sull’estraneità del PD al caso MPS, con un impeto di orgoglio “piddino”.

Sul Congresso del PD, Rossi ha chiesto: “Un congresso in tempi rapidi, dove si discuta di proposte e programmi concreti per ridare alle persone speranza e fiducia nel futuro, aprendo una prospettiva diversa e coinvolgendo gli iscritti, rimettendo in campo il patrimonio della sinistra italiana e quanto fatto finora sui temi più importanti. Questa l’idea di Enrico Rossi guardando al congresso del Pd, che, a suo avviso, doveva essere fatto prima della pausa estiva e che non può essere rimandato ulteriormente a settembre. “Il congresso – ha detto Rossi – dovrà avere come tema centrale la ridistribuzione della ricchezza, fondamentale per rimettere in moto la domanda interna in tanti settori strategici per la nostra economia, e la lotta da fare nella società e nelle istituzioni per riaprire la battaglia dei diritti e delle emancipazioni, senza battaglie per il potere fini a se stesse. Abbiamo bisogno di un segretario che si dedichi alla ricostruzione del partito, senza usarlo per candidarsi al governo, e di un partito che si cali sul territorio con lavoro, passione e ideali. Girando diverse feste democratiche e incontrando tanta gente, ho fiducia nel fatto che ce la possiamo fare, tutti insieme, per rilanciare il Paese”. “Il Pd – ha aggiunto Rossi – deve tornare a dettare l’agenda politica del governo senza lasciare troppo spazio alle altre forze politiche e, soprattutto, senza cedere ad alcuna deroga all’articolo 3 della Costituzione, perché Berlusconi, riconosciuto colpevole, non può sottrarsi alla potestà della legge, uguale per tutti”.

David Busato

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