LA DEMOCRAZIA E’ UN COLPO DI TACCO. QUESTA SERA A CHIUSI SPETTACOLO SU SOCRATES
GIOCO’ ANCHE NELLA FIORENTINA…NELL’84 UNA FOLLA LO ATTESE A QUERCE AL PINO…
CHIUSI – Ricordo benissimo quel giorno dell’estate 1984. Al casello autostradale di Chiusi-Querce al Pino, c’era un bel po’ di folla… Faceva caldo, ma certe occasioni non si possono perdere. E allora tutti a a Querce al Pino ad aspettare un mito.
Stava per arrivare Socrates. “Il dottore”. Il capitano del Brasile battuto due anni prima dall’Italia di Bearzot.
Arrivava per giocare nella Fiorentina. E per me, tifoso viola da sempre e pure di sinistra, l’arrivo di quel giocatore non solo molto forte, ma anche famoso per le sue idee politiche, che lo avevano portato a fare il medico per i più poveri, mentre faceva il calciatore e a capeggiare una sorta di rivolta e poi di “autogestione” della sua squadra, il Corinthians, arrivando a vincere il titolo, era il massimo…
Socrates alla Fiorentina. Non sembrava vero. Come oggi Mario Gomez.
E Speriamo che Gomez faccia meglio, perché Socrates, alla Fiorentina non è che fece granché…
Socrates, che aveva solo due anni più di me, se ne è andato, col fegato distrutto, alla fine del 2011. Perché oltre al pallone, ai colpi di tacco, la sua specialità, e alla politica il dottore aveva altre ‘passioni’: fumava e beveva birra come non dovrebbero fare i calciatori. E invece a volte lo fanno e spesso sono dei grandissimi, come lui. E come George Best che voleva essere il primo in tutto, in campo e anche al pub, come Gascoigne, come Garrincha…
Ma Socrates resta comunque un mito. Un esempio. E quella sua “democrazia corithiana” una pietra miliare per chi vede e vive lo sport non solo come momento di evasione o come business, ma come metafora della vita. Ebbene quell’esperienza, anomala e straordinaria, sarà raccontata questa sera al festival Orizzonti di Chiusi dall’attore Roberto Ciufoli su testo di Riccardo Lorenzetti, uno che scrive volentieri di calcio, ma secondo la chiave di lettura di cui sopra…
Ricordi, passioni, nostalgia canaglia, colori sbiaditi dal tempo, ma anche polvere, sudore, storie di paese che si intrecciano indissolubilmente a eventi mondiali trasmessi in mondovisione sul maxischermo in piazza…
Lunedì 5 agosto è stato presentato, sempre ad Orizzonti il suo libro “L’anno che si vide il Mondiale al Maxischermo”. Lettura piacevolissima. Peccato che Riccardo Lorenzetti, quel libro lo abbia scritto solo adesso. Perchè mi sarebbe piaciuto saccheggiarne qualche brano per lo spettacolo “La Palla è rotonda” che Primapagina e Semidarte misero in scena nel 2005-2006. Per la cronaca tra gli attori c’erano Francesco Storelli e Gianni Poliziani, che per il sottoscritto e anche per Riccardo Lorenzetti, ormai sono non solo due amici, ma veri e propri “complici” di scorribande da palcoscenico.
Marco Lorenzoni
