IL PD CHE VERRA’. INTERVISTA AL CONSIGLIERE REGIONALE ROSANNA PUGNALINI

martedì 23rd, luglio 2013 / 18:25
IL PD CHE VERRA’. INTERVISTA AL CONSIGLIERE REGIONALE ROSANNA PUGNALINI
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“IL FATTO CHE QUEST’ANNO NON CI SARÀ LA FESTA DEL PD A CHIUSI, È SICURAMENTE UNA VICENDA CHE ADDOLORA TUTTI, MILITANTI, DIRIGENTI E CITTADINI” 

Come sta il PD? Domanda di difficile risposta. Un partito che si professa democratico deve avere alla sua base la discussione. Il Partito Democratico è un partito aperto. Tante volte si è sentito dire dai big nazionali e locali del partito. Quanto aperto? Fino a rischiare scossoni quotidiani e addirittura rischi di scissione? Non passa giorno che stampa e Tv non raccontino di frizioni all’interno del partito del “traghettatore” Epifani, Frizioni che esploderanno quando sarà decisa ( molti l’attendono ansiosi…) la data del Congresso Nazionale. Certo è che il Pd stia pagando molto di più di altri partiti, il Governo delle Larghe Intese. Sia a livello nazionale che locale la situazione è, per così dire fluida. Abbiamo fatto il punto con il Consigliere regionale Rosanna Pugnalini.

1) Il PD a livello nazionale. Sta pagando troppo le Larghe Intese? Sicuramente sostenere un governo assieme al Pdl è stata una scelta difficile, direi di più, sofferta per il Partito Democratico, ma che è stato necessario compiere per senso di responsabilità di fronte al paese. Il voto di febbraio ha prodotto un’instabilità ed un’ingovernabilità che andava affrontata. Capisco che questo passaggio sia difficile da sostenere per tutti noi, dagli elettori ai militanti fino ai dirigenti. Per questo il governo, per durare, dovrà produrre dei risultati concreti, altrimenti il nostro sacrificio sarebbe davvero incomprensibile agli occhi dei nostri elettori.

2) Le reazioni della base PD. Non vi preoccupano?

Le preoccupazioni della base, sono le mie. La nostra collocazione è e deve essere alternativa al centrodestra di Berlusconi. Questa fase particolare, nata nel momento stesso dell’elezione di Napolitano, è utile al paese se riesce ad affrontare alcune questioni centrali: riforme istituzionali, a partire dalla legge elettorale, e provvedimenti economici urgenti. Ma soia chiaro che si tratta di una situazione temporanea.

3) La situazione del PD in Toscana ed a Siena.

Girando i nostri territori si vede come il PD toscano soffra più di altre parti la situazione nazionale. Per questo dobbiamo affrontare questa fase complicata rivendicando una nostra autonomia e spirito di iniziativa. Bene fa il Pd provinciale senese a promuovere le giornate di OpenPd in tutti i circoli del senese in modo da rimanere vicino ai territori ed ai militanti. Per quanto riguarda il Pd toscano sono convinta che il congresso regionale debba avvenire in un momento distinto rispetto a quello nazionale. Vorrei che si parlasse della nostra idea di Toscana e delle sfide che ci attendono, e non schiacciarci sui temi nazionali o soltanto sui nomi.

4) L’elezione di Mugnaioli Segretario PD comunale senese ed i primi passi di Valentini a Siena…

Siena ha bisogno di superare una fase difficilissima della sua storia, il Partito Democratico si è assunto l’onore e l’onere di far ripartire una città dalle grandi risorse. E’ ancora presto per dare giudizi, e spetterà ai cittadini senesi valutare l’operato dell’amministrazione. Di sicuro Valentini ha composto una giunta autorevole e competente, e mi auguro che possa lavorare bene per Siena ed i senesi. Per la segreteria del Pd senese, invece, Alessandro Mugnaioli rappresenta una figura giusta di grande equilibrio e capacità in grado di rappresentare tutti, per dare prospettive di rilancio al partito della città.

5) La corsa alla segreteria. “scontro tra renziani e anti-renziani. Rischio scissione?

Non scherziamo, il confronto dentro al Pd deve diventare una forza non una debolezza. Quali altri partiti hanno questa vivacità intellettuale e tanti protagonisti di valore? Certo, a volte servirebbe maggior amore per il collettivo e meno ricerca di visibilità a tutti i costi. Da donna spesso rintraccio un tasso eccessivo di narcisismo in molti dei nostri protagonisti, che forse non giova a chi crede alla forza di un collettivo. Guadagnarsi un titolo per una posizione forte e ‘fuori dal coro’ magari lusinga, ma alla lunga si finisce per indebolire il Pd ed allontanare gli elettori.

6) A Chiusi non si fa più la vecchia festa del’Unità (Festa del PD)… un suo commento…

Chiusi ci aveva abituato ad una grande festa, una delle più belle della provincia, un grande momento di partecipazione e confronto, oltre che di svago. Il fatto che quest’anno non ci sarà è sicuramente una vicenda che addolora tutti, militanti, dirigenti e cittadini. Le motivazioni sono state chiarite dalla segretaria cittadina, e su queste non spetta a me tornare, sono comunque sicura che il Pd di Chiusi riuscirà a ritrovare quell’armonia, quelle energie e risorse per ripartire di slancio.

David Busato

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