SIENA. I PRIMI PASSI DI VALENTINI ED IL CONSIGLIO COMUNALE CHE VERRA’. INTERVISTA A MARCO FALORNI.

venerdì 21st, giugno 2013 / 22:38
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SIENA. I PRIMI PASSI DI VALENTINI ED IL CONSIGLIO COMUNALE CHE VERRA’. INTERVISTA A MARCO FALORNI.
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IL LEADER DI IMPEGNO PER SIENA DAI BANCHI DELL’OPPOSIZIONE: ” SE VALENTINI EVITERÀ I COMPORTAMENTI DA MURO CONTRO MURO DEI SUOI PREDECESSORI, CREDO CHE SU MOLTI TEMI CI POSSA ESSERE POSSIBILITÀ DI CONVERGENZA”

SIENA – Oggi il Sindaco Bruno Valentini ha presentato la Giunta. In attesa di vedere all’opera gli Assessori, il Sindaco, nei giorni scorsi, ha rilasciato diverse dichiarazioni su MPS e altro, ma anche sul fatto che le casse comunali sono drammaticamente vuote. Si preannunciano, quindi, salvo sorprese positive, giorni difficili per la macchina comunale. Quale il giudizio sui primi passi di Valentini? Che Consiglio comunale sarà quello che prenderà il via la settimana prossima? Che opposizione sarà quella che fronteggerà il PD ed i suoi alleati? Abbiamo fatto qualche domanda a Marco Falorni, consigliere comunale esperto, leader della lista civica Impegno per Siena, che alle Comunali si è presentato da solo al primo turno per poi sostenere il candidato sfidante di Valentini, Eugenio Neri.

1) I primi passi di Valentini e le casse vuote…

Le prime mosse del nuovo sindaco sono state abbastanza positive, e sicuramente Valentini mostra una capacità di tenere i rapporti personali, non solo con gli esponenti della sua parte politica, ben diversa rispetto ai suoi predecessori. Lo vedremo presto all’opera nell’aula consiliare. Quanto alle dichiarazioni del sindaco sulle casse comunali drammaticamente vuote, verrebbe da sorridere. E’ la scoperta dell’acqua calda. E meno male che i ceccuzziani del PD avevano sempre assicurato che la giunta Ceccuzzi aveva rimesso i conti in sicurezza! In fondo, è vero che si può stare sicuri… non c’è un soldo, e dunque nessuno può spenderlo, né portarselo via. Più sicuri di così!?

2) Un tuo giudizio sulla giunta.

Sicuramente ci sono delle competenze, anche se mancano delle personalità di spicco, e manca soprattutto completamente la cosiddetta società civile. Infatti i nuovi assessori sono tutti di area, o comunque legati al vecchio sistema di potere che ha dissestato la città e le sue istituzioni. Voglio comunque concedere alla giunta la possibilità di lavorare, e se farà buone cose sono certo che non mancherà la collaborazione di tutto il consiglio. Per quanto riguarda la composizione della giunta, resta da interpretare l’assenza di un rappresentante della componente ex-Margherita, che era stata determinante per far vincere Valentini, prima alle primarie e poi alle elezioni.

3) Che consiglio comunale sarà?

E’ facile prevedere fibrillazioni, vista l’eterogeneità della coalizione a sostegno di Valentini, e per la verità anche delle varie minoranze. Tuttavia spero che prevalga il buon senso. La città è provata da una crisi durissima, ed ha bisogno di rimettersi in moto attraverso l’azione di un’amministrazione decente, possibilmente in sintonia con le minoranze e recependone le istanze migliori.

4) Che opposizione sarà?

Dipende molto dall’atteggiamento del sindaco. Se Valentini eviterà i comportamenti da muro contro muro dei suoi predecessori, credo che su molti temi, a partire da quelli di fondamentale importanza per la città, ci possa essere possibilità di convergenza. In ogni caso, all’interno del consiglio, non parlerei di opposizione, che è un concetto strettamente politico, ma parlerei di minoranza. Questo perché il consesso è istituzionale e amministrativo, e perché il consiglio è un unico organismo. E’ la sede in cui i cittadini eletti dal popolo danno, come dice la parola stessa, i loro consigli all’amministrazione, nell’interesse della collettività e indipendentemente dal fatto che siano di maggioranza o di minoranza. La novità, per certi versi rivoluzionaria, potrebbe consistere nel fatto che sindaco e giunta si mostrino capaci di esercitare l’ascolto attento e rispettoso dei consiglieri. Speriamo bene.
SIENA. I PRIMI PASSI DI VALENTINI ED IL CONSIGLIO COMUNALE CHE VERRA’. INTERVISTA A MARCO FALORNI.
IL LEADER DI IMPEGNO PER SIENA DAI BANCHI DELL’OPPOSIZIONE: ” SE VALENTINI EVITERÀ I COMPORTAMENTI DA MURO CONTRO MURO DEI SUOI PREDECESSORI, CREDO CHE SU MOLTI TEMI CI POSSA ESSERE POSSIBILITÀ DI CONVERGENZA”

SIENA – Oggi il Sindaco Bruno Valentini ha presentato la Giunta. In attesa di vedere all’opera gli Assessori, il Sindaco, nei giorni scorsi, ha rilasciato diverse dichiarazioni su MPS e altro, ma anche sul fatto che le casse comunali sono drammaticamente vuote. Si preannunciano, quindi, salvo sorprese positive, giorni difficili per la macchina comunale. Quale il giudizio sui primi passi di Valentini? Che Consiglio comunale sarà quello che prenderà il via la settimana prossima? Che opposizione sarà quella che fronteggerà il PD ed i suoi alleati? Abbiamo fatto qualche domanda a Marco Falorni, consigliere comunale esperto, leader della lista civica Impegno per Siena, che alle Comunali si è presentato da solo al primo turno per poi sostenere il candidato sfidante di Valentini, Eugenio Neri.

1) I primi passi di Valentini e le casse vuote…

Le prime mosse del nuovo sindaco sono state abbastanza positive, e sicuramente Valentini mostra una capacità di tenere i rapporti personali, non solo con gli esponenti della sua parte politica, ben diversa rispetto ai suoi predecessori. Lo vedremo presto all’opera nell’aula consiliare. Quanto alle dichiarazioni del sindaco sulle casse comunali drammaticamente vuote, verrebbe da sorridere. E’ la scoperta dell’acqua calda. E meno male che i ceccuzziani del PD avevano sempre assicurato che la giunta Ceccuzzi aveva rimesso i conti in sicurezza! In fondo, è vero che si può stare sicuri… non c’è un soldo, e dunque nessuno può spenderlo, né portarselo via. Più sicuri di così!?

2) Un tuo giudizio sulla giunta.

Sicuramente ci sono delle competenze, anche se mancano delle personalità di spicco, e manca soprattutto completamente la cosiddetta società civile. Infatti i nuovi assessori sono tutti di area, o comunque legati al vecchio sistema di potere che ha dissestato la città e le sue istituzioni. Voglio comunque concedere alla giunta la possibilità di lavorare, e se farà buone cose sono certo che non mancherà la collaborazione di tutto il consiglio. Per quanto riguarda la composizione della giunta, resta da interpretare l’assenza di un rappresentante della componente ex-Margherita, che era stata determinante per far vincere Valentini, prima alle primarie e poi alle elezioni.

3) Che consiglio comunale sarà?

E’ facile prevedere fibrillazioni, vista l’eterogeneità della coalizione a sostegno di Valentini, e per la verità anche delle varie minoranze. Tuttavia spero che prevalga il buon senso. La città è provata da una crisi durissima, ed ha bisogno di rimettersi in moto attraverso l’azione di un’amministrazione decente, possibilmente in sintonia con le minoranze e recependone le istanze migliori.

4) Che opposizione sarà?

Dipende molto dall’atteggiamento del sindaco. Se Valentini eviterà i comportamenti da muro contro muro dei suoi predecessori, credo che su molti temi, a partire da quelli di fondamentale importanza per la città, ci possa essere possibilità di convergenza. In ogni caso, all’interno del consiglio, non parlerei di opposizione, che è un concetto strettamente politico, ma parlerei di minoranza. Questo perché il consesso è istituzionale e amministrativo, e perché il consiglio è un unico organismo. E’ la sede in cui i cittadini eletti dal popolo danno, come dice la parola stessa, i loro consigli all’amministrazione, nell’interesse della collettività e indipendentemente dal fatto che siano di maggioranza o di minoranza. La novità, per certi versi rivoluzionaria, potrebbe consistere nel fatto che sindaco e giunta si mostrino capaci di esercitare l’ascolto attento e rispettoso dei consiglieri. Speriamo bene.

David Busato

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