AD AGOSTO, DUE BIG DELLA POLITICA USA A CETONA E PARRANO. I DUE BORGHI AL CENTRO DELLE STRATEGIE MONDIALI?

lunedì 03rd, settembre 2018 / 13:10
AD AGOSTO, DUE BIG DELLA POLITICA USA A CETONA E PARRANO. I DUE BORGHI AL CENTRO DELLE STRATEGIE MONDIALI?
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CETONA – Da più di 40 anni ormai, Cetona è diventata un luogo di ritrovo di very important persons. Un po’ come Capalbio o Forte dei Marmi. Luogo di ritrovo e buen retiro, non località di vacanza. All’inizio erano soprattutto attori e registi, poi arrivarono i giornalisti e i politici, più tardi ancora i banchieri, i finanzieri gli amministratori idelegati delle grandi aziende pubbliche e private, i diplomatici…  Tra i primissimi a comprare casa Giovanna Ralli, Ottavia Piccolo, Giuliano Gemma, Ettore Scola, Matteo Spinola e Philippe Leroy, poi il gotha di Repubblica, da Pirani a Sandro Viola a Miriam Mafai, lo scienziato Felice Ippolito, lo storico Rosario Villari; più tardi  anche Tiziana Ferrario, Paolo Franchi, Guido Ceronetti,  lo stilista Valentino… infine Cesare Romiti quando era ancora numero un della Fiat, David Croff (Bnl), Fabrizio Saccomanni, Tommaso Padoa Schioppa, Lamberto Cardia e Padre Eligio che vi costruì la sua comunità Mondo X.  Da qualche anno anche a Città della Pieve, a Paciano e a Chiusi sono arrivati personaggi del jet set. Nella città del Perugino il presidente della Bce Mario Draghi e l’attore inglese Colin Firth che vi ha preso pure la residenza e la cittadinanza italiana; a Paciano prima il capo di Greenpeace Mc Taggart che vi trovò la morte in un incidente stradale e recentemente il cantante pop britannico Ed Sheeran. A Chiusi (ma sulla strada per Cetona) ha una casa il direttore del Sole 24 ore Guido Gentili .

Il trend continua. Le colline a cavallo tra Umbria e Toscana piacciono molto, evidentemente. E come si vede, il cerchio si allarga. Se inizialmente erano soprattutto Vip italiani, adesso troviamo anche attori e cantanti inglesi o americani come Ed Sheeran e Colin Firth, appunto, ma anche giornalisti emergenti come Sybil Fix che vive a Charleston in South Carolina, ma a Cetona ha vissuto 20 anni tra il ’73 e il ’93 e ci torna appena  può. Ha scritto un libro proprio sul suo rapporto con Cetona. In Inglese. Per gli Usa.

Un paio di settimane fa proprio a Cetona è stato “avvistato” e riconosciuto Steve Bannon. Che non ha comprato casa e forse era solo di passaggio. Ma anche lui è passato dal piccolo borgo ai piedi dell’omonimo monte.  Il nome non è di quelli noti ai più. Ma non si tratta di un personaggio qualsiasi. Bannon è infatti un giornalista, politico e produttore cinematografico americano che è stato lo spin doctor, ovvero il principale consigliere e stratega del presidente Usa Donald Trump dal gennaio all’agosto 2017. Nato in una famiglia della working class, di orientamento democratico, Bannon si è spostato però sempre più a destra. E’ stato direttore esecutivo di Breitbart News un sito di informazione considerato di estrema destra ed è stato anche vicepresidente del Cda di Cambridge Analytica, la società che ha lavorato alla campagna elettorale di Trump utilizzando illegalmente i dati degli utenti di Facebook… Fu proprio Bannon a coordinare la campagna presidenziale di Trump e nel gennaio 2017 divenne membro del Consiglio per la Sicurezza Nazionale. Incarico da cui fu rimosso nell’aprile 2017, per un “conflitto”, pare, con Ivanka Trump. Non è mistero che Steve Bannon sostiene molti movimenti di destra europei come il Fronte Nationale francese di Marine Le Pen, il Partito per la Libertà olandese, l’Alternativa per la Germania, la Lega di Salvini in Italia.  Pare che si faccia vedere spesso in Europa proprio a sostenere i “sovranisti”. 

«Lasciate che vi chiamino razzisti, xenofobi, nativisti, omofobi e misogini: anzi, andatene fieri!» ha detto qualche mese fa ai seguaci della Le Pen in Francia. Riguardo all’Unione Europea Bannon ha una sua idea: cambiarla, attraverso lo smantellamento della moneta unica e la sconfitta dei valori liberali e universalisti, per farne una “confederazione di Stati liberi e indipendenti”. Bannon vede l’Europa come la culla del sovranismo e di un ordine mondiale diverso. Pensando a lui torna in mente una frase del film The Blues Brothers: “io odio i nazisti dell’Illinois”…

Ma.. che ci faceva Steve Bannon a Cetona nel mese di agosto? Come mai proprio a Cetona? Forse solo una visita ad amici. Ma non si può escludere che durante il soggiorno abbia incontrato qualche esponente politico e dell’economia italiana. E non solo italiana, visto l’affollamento di personaggi del mondo che conta nella zona. 

Del resto nello stesso periodo era in Italia, e non lontano da Cetona anche Phil Murphy, il governatore democratico del New Jersey che ha acquistato – lui sì – una proprietà a Parrano (spendendo circa 7 milioni e mezzo di euro). Murphy è un ex uomo Goldman Sachs, dove ha lavorato per 20 anni ed è molto ricco. E’ stato eletto nel 2017 governatore del New Jersey, ma alcuni media americani lo danno anche in corsa per la Presidenza degli Stati Uniti alle prossime elezioni. E’ da sempre su posizioni molto centriste, lontane da quelle di Bernie Sanders e dell’ala socialista e radicale del partito. Chissà che non ci sia stato un rendez vous tra Murphy e Bannon proprio a Cetona o a Parrano, tra gli ulivi, lontano da occhi indiscreti e dai riflettori. La coincidenza è quantomeno sospetta. Cetona e Parrano distano sì e no 30 km. Per gli americani una distanza da ridere.

Se così fosse, ci sarebbe da cambiare qualcosa nella carta geografica dell’Italia. “Lu centru de lu munnu” non sarebbe più Foligno, ma Cetona. O Parrano.

Marco Lorenzoni

 

 

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