IL GOVERNO CHIEDE AGLI ENTI LOCALI L’ELENCO DELLE INFRASTRUTTURE A RISCHIO ENTRO IL 30 AGOSTO. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI SIENA SBOTTA: “DOVE ERAVATE FINORA?”

sabato 18th, agosto 2018 / 12:27
IL GOVERNO CHIEDE AGLI ENTI LOCALI L’ELENCO DELLE INFRASTRUTTURE A RISCHIO ENTRO IL 30 AGOSTO. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI SIENA SBOTTA: “DOVE ERAVATE FINORA?”
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SIENA – “Nel dare seguito agli orientamenti espressi dal Governo occorre procedere con la massima urgenza all’avvio dello stato di conservazione dele opere infrastrutturali, viarie e non, che ricadono nella competenza di Codesti Enti/Amministrazioni. Si invitano pertanto Codeste Amministrazioni a voler comunicare entro e non oltre il 30 agosto gli interventi necessari a rimuovere condizioni di rischio riscontrate nelle tratte infrastrutturali di competenza, corredando le predette segnalazioni di adeguate attestazioni tecniche (perizie tecniche, verbali di sopralluogo ecc., indicazioni di priorità e stima indicativa dei costi”. Firmato Il Provveditore  dott. Ing. Vittorio Rapisarda Federico, Dirigente Generale  Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

La lettera è indirizzata ai presidenti di Regione e delle province e ai sindaci.

Il presidente della Provincia di Siena, Fabrizio Nepi, però non l’ha presa bene. E ha “postato” su facebook la sua risposta al dott. Rapisarda.

“Gentile Dott. Ing. Vittorio Rapisarda Federico

Non ho voluto commentare in nessun modo i fatti di Genova per rispettare in silenzio il dolore di quelle persone che hanno perso familiari e amici. Oggi, però non riesco a stare zitto. È appena arrivata la vostra nota che chiede a Regioni, Province e Comuni  “Nel dare seguito agli orientamenti espressi dal Governo…Entro e non oltre il 30 di agosto gli interventi necessari per rimuovere condizioni di rischio riscontrate nelle tratte infrastrutturali di competenza…” Ci volevano 40 morti e una ferita che avrà bisogno di decenni per essere curata, per accorgersi che gli Enti Locali sono senza risorse per fare interventi di messa in sicurezza di strade, fiumi, impianti sportivi e scuole. Come Presidente di Provincia insieme agli altri Presidenti italiani abbiamo fatto un esposto preventivo alle Procure Italiane per denunciare la mancanza delle risorse minime per intervenire in strade e scuole. La Corte dei Conti Toscana ha dichiarato nel 2015 il dissesto indotto delle Province dovuto ai tagli imposti. E oggi vi accorgete che siamo un Paese che procede verso l’autodistruzione e volete i nostri Report entro il 30 di agosto!?  Controllate bene, di report, relazioni, richieste di finanziamento e studi di fattibilità, i vostri cassetti sono pieni, ma fino a lunedì scorso non vi siete accorti di nulla.La prossima volta che vi scriverò, chiederò le risorse per ripristinare scuole o strade entro e non oltre 15 gg. Chi mi conosce sa che non sono per i commenti populisti, ma questa volta mi avete fatto perdere la pazienza, ma vedete di vivere sul territorio, cercando di capire quali sono le esigenze di questo Paese. Vi invito a vedere i nostri progetti da finanziare e consentirci di fare procedure che tutelino gli Enti nei tempi e nei risultati”.

Non è una risposta usuale. Nepi che in questi giorni ha aperto il cantiere per il ripristino della frana sulla Sp 146 a Chiusi, dopo 5 anni dall’evento, non ce l’ha fatta a rimanere dentro i canoni della corrispondenza istituzionale e ha sbottato e, con una entrata a gamba tesa come le fanno certi terzinacci frustrati dalla prosopoea irridente dei campioni superpagati, ha messo in evidenza l’approssimazione e, appunto la prosopopea, di certi manager governativi, molto attenti alla stabilità delle proprie poltrone e un po’ meno alle questioni concrete e alle emergenze dei territori. Chissà se Nepi avrebbe risposto allo stesso modo se al Ministero, invece che il 5 Stelle Toninelli ci fosse ancora Del Rio del Pd. Forse ci avrebbe pensato un po’ di più… Ma di sicuro tutti i torti non li ha. E ciò che dice rispecchia il quadro drammatico in cui gli anti locali si trovano ad operare, anche per ciò che riguarda la messa in sicurezza di strade, ponti, scuole ecc…

Le Province in particolare sono state cancellate come enti elettivi e svuotate di competenze e di risorse. Ora sono enti di secondo livello – presidente e consiglieri sono eletti tra i sindaci e i consiglieri comunali – che hanno visto ridursi i trasferimenti statali per la spending rewiew. I 5 anni che ci sono voluti alla Provincia di Siena per mettere mano alla frana sulla 146 tra Chiusi e il casello autostradale di Querce al Pino sono la dimostrazione lampante delle difficoltà. Lo stesso dicasi per il ponte sull’Orcia crollato nel 2012 o altre emergenze…

Poi certo Nepi dovrebbe prendersela anche con Renzi e il suo partito (perché la riforma delle Province non è caduta dal cielo), ma in questo caso ha ragione. Un governo non può chiedere report dettagliati entro e non oltre il 30 agosto (siamo al 18) quando si è mostrato sordo o disattento per anni. Ovviamente quando diciamo governo non ci riferiamo solo all’attuale, ma anche ai precedenti. Però… questo diretto da Giuseppe Conte con Salvini e Di Maio angeli custodi e numi tutelari, doveva essere il “governo del cambiamento”. Addirittura il governo del popolo…

Viene da chiedersi se il dott. Ing. Rapisarda li abbia mai aperti i cassetti del suo ufficio, se abbia idea di quatte e quali emergenze o situazioni di rischio sono state già segnalate da Comuni, province e regioni. Si ha l’impressione che preso dalla paura, dopo il crollo del ponte di Genova, abbia voluto mettere le mani avanti e pararsi il culo, più che attivare una ricognizione. E Fabrizio Nepi, nella sua risposta, in sostanza questo dice.

m.l.

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