CITTA’ DELLA PIEVE E L’INFIORATA POP DEDICATA ALLA MUSICA

lunedì 25th, giugno 2018 / 18:30
CITTA’ DELLA PIEVE E L’INFIORATA POP DEDICATA ALLA MUSICA
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CITTA’ DELLA PIEVE – L’infiorata allestita dal terziere Casalino ogni anno la domenica più vicina al 21 giugno è in onore di un santo: San Luigi. Ma tante volte nel tempo è stata dedicata a eventi o temi che coi santi hanno poco a che vedere. Quella di di ieri era dedicata alla musica. Ed  stata realizzata per lo più dai ragazzi delle scuole medie e del Liceo Musicale pievese. i “puristi” della tradizione religiosa avranno forse storto un po’ il naso, ma l’Infiorata è risultata senza dubbio d’effetto. E molto particolare con i richiami a grandi manifestazioni come Umbria Jazz che a Città della Pieve mosse i primi passi a metà degli anni ’70, a luoghi cult della musica come l’Hard Rock Cafè e a tanti artisti che hanno fatto la storia della lirica, della canzone italiana, del jazz, del pop o del rock: da Pavarotti a Bob Marley, da John Lennon a David Bowie, da Lucio Battisti a Giorgio Gaber, Pierangelo Bertoli, Ivan Graziani, De André  e via molti altri lungo un percorso che ha proposto anche riferimenti ai vari generi, agli strumenti, a momenti particolari, come l’epoca beat… quella di “peace and love” e dei fiori nei cannoni…  Una carrellata di immagini realizzata magistralmente con fiori, semi ed essenze, di grande impatto scenico e anche un viaggio nella memoria. Nella storia stessa della musica. Che è vita, speranza, gioia e rivoluzione… per dirla con gli Area…

Un’Infiorata insomma sui generis, non usuale. Fuori dallo schema classico. Molto “pop art” anche nello stile dei disegni. I ragazzi e i loro insegnanti hanno fatto un ottimo lavoro. Il pubblico, forse un po’ meno numeroso degli anni passati, ha mostrato di apprezzare. Come apprezzato è stato il mercatino con alcune eccellenze a km zero, allestito in piazza Plebiscito.

Città della Pieve sta perdendo qualche colpo rispetto agli anni d’oro, ma si conferma meta turistica di interesse, con presenze da tutto il territorio circostante e anche da città come Roma, Firenze e Arezzo. La taverna ha lavorato per due week end consecutivi, bar e ristoranti pure. Poteva andare meglio, ma anche peggio.

Iniziative come l’Infiorata sono faticose, costano mesi di preparativi e una notte intera in ginocchio sul selciato per posizionare i petali secondo il canovaccio disegnato… Un lavoro certosino che necessita di precisione assoluta e di grande pazienza. Oltre che di una certa resistenza fisica. Non è semplice trovare ogni anno decine, centinaia di volontari disponibili. Ottima l’idea di coinvolgere le scuole. Il Liceo Musicale per esempio, scuola praticamente nuova, ne ha tratto sicuramente visibilità e pubblicità, oltre che un momento di crescita culturale per gli alunni.

“Sulla promozione forse si potrebbe fare di più e meglio” dicono alcuni espositori del mercatino e anche alcuni addetti alla taverna del Barbacane, ma l’iniziativa, in questo caso è di un solo terziere, quello del Casalino, non di tutta la città o del Comune e anche questo è un dato di cui tenere conto.

g.l.

 

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