BCC UMBRIA, IL BILANCIO 2017 TORNA IN ATTIVO. A NOVEMBRE L’ADESIONE AL GRUPPO ICCREA

BCC UMBRIA, IL BILANCIO 2017 TORNA IN ATTIVO. A NOVEMBRE L’ADESIONE AL GRUPPO ICCREA
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PERUGIA . Il bilancio 2016 aveva segnato un perdita di 7,2 milioni di euro. Era l’anno della fusione tra Crediumbria e Bcc Mantignana. I conti del 2017, primo esercizio intero post fusione, vedono invece il ritorno al segno più per Bcc Umbria. Per la precisione + 350 mila euro. Il “recupero” appare significativo. Ed è questo, indubbiamente, il dato rilevante enmnerso dall’assemblea dei soci della banca tenutasi a fine maggio a Perugia.

“La perdita  del 2016– spiega il presidente di Bcc Umbria Palmiro Giovagnola – era dovuta ad accantonamenti fatti su crediti anomali o sofferenze per oltre 15 milioni di euro. Nel 2017 abbiamo accantonato ulteriori 12 milioni di euro raggiungendo così oltre il 60 per cento di copertura sulle sofferenze e oltre il 42 per cento di copertura su tutti i crediti deteriorati. Nonostante questo, siamo tornati in positivo. Merito della fusione grazie alla quale abbiamo potuto espandere le nostre attività e radicarci ancora più sul territorio”. Insomma l’operazione ha funzionato ed ha portato anche ad un “efficientamento” dell’intera strutta. “Abbiamo operato su tre direttrici fondamentali: diversificazione delle fonti di reddito, miglioramento degli indici patrimoniali e riduzione dei costi” ha spiegato all’assemblea il direttore generale Morlandi.

Qanto ai dati di bilancio, il 2017, registra una raccolta complessiva di 915 milioni di euro, in leggera contrazione rispetto al 2016. Gli impieghi economici si sono attestati a 702 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2016 di circa 19 milioni pari al +2,8%). “Un incremento che ha permesso di erogare oltre 90 milioni di euro di nuovi mutui a favore di famiglie e imprese e a sostegno della ripresa economica della regione. Sono dati questi – ha commentato Giovagnola – estremamente positivi, specialmente se paragonati a quelli relativi al sistema bancario nazionale dove invece si continua a registrare una contrazione dei crediti concessi. Contrazione soprattutto nei confronti delle piccole e piccolissime imprese”.

Il margine operativo lordo al 31 dicembre 2017 è stato di circa 12 milioni di euro, dato questo frutto del rapporto tra i 35 milioni di euro di entrate e i 23 milioni di euro di spese.

Anche Bcc Umbria, come ha già deciso anche Banca Valdichiana, aderir alla Holding Iccrea. “A novembre – annunciato il presidente Giovagnola  – si terrà l’assemblea straordinaria proprio per approvare e deliberare l’adesione al Gruppo Iccrea. Siamo di fronte a un cambiamento epocale che consentirà alle bcc di continuare a essere uno degli attori principali di questo territorio”.  E a proposito di nuovi scenari, non è escluso che Bcc Umbria proceda verso nuove fusioni e accorpamenti. Proprio alla fine del 2017 c’erano stati “abboccamenti” con Bcc Valdichiana, e con le consorelle di Anghiari e Cras (Siena). Adesso la banca presieduta da Palmiro Giovagnola è già di fatto la banca di credito cooperativo regionale, la fusione a quattro avrebbe proiettato il nuovo soggetto ai primissimi posti tra le Bcc italiane. Il progetto è rimasto per ora nel cassetto, le altre Bcc al momento per motivi vari e diversi, non se la sono sentita, ma il discorso potrebbe certamente riaprirsi dopo l’avvenuta entrata nel Gruppo Nazionale Iccrea. Ma potrebbero anche profilarsi aggregazioni con altri soggetti.

L’adesione alla Holding nazionale trasforma di fatto le Bcc in “filiali” dello stesso soggetto, e sebbene ogni Bcc si sforzi di mantenere le antiche caratteristiche di banca del proprio territorio, con radicamento forte e una mission non solo economica, ma pure solidaristica e sociale, alla fine il cambiamento sarà tangibile e netto. Nel nuovo assetto, la “dimensioni” saranno importanti.

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