“SALVIAMO L’OSPEDALE DI NOTTOLA DAL DECLASSAMENTO E DAL PROGRESSIVO RIDIMENSIONAMENTO!” UN APPELLO SUI SOCIAL

lunedì 05th, febbraio 2018 / 15:55
“SALVIAMO L’OSPEDALE DI NOTTOLA DAL DECLASSAMENTO E DAL PROGRESSIVO RIDIMENSIONAMENTO!” UN APPELLO SUI SOCIAL
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MONTEPULCIANO – C’è un gruppo su facebook che si chiama “Sosteniamo Nottola” e che da tempo si prefigge lo scopo di difendere l’ospedale della Valdichiana dalla politica di progressivo smantellamento o impoverimento dei servizi. Ed è da quel gruppo che Piero Cappelli, figura storica della sinistra poliziana, animatore di comitati cittadini, ha lanciato ieri un appello accorato, rivolto ai cittadini ma anche alle istituzioni, ai sindaci, affinché ci sia una sorta di “mobilitazione generale” per difendere l’ospedale dai ridimensionamenti, dal declassamento sistematico e per affermare il diritto alla salute e a un ospedale efficiente e funzionale da parte della popolazione della ValdichIana.

Ecco l’appello di Piero Cappelli:

Dopo un percorso abbastanza lungo e a volte travagliato, iniziarono i lavori per realizzare l’ospedale di Nottola, che rispetto alle opere pubbliche di quella portata, fu realizzato in breve tempo. Nel 2000-2001 fu aperta la struttura e resa operativa; fu un buon inizio che oltre a dare risposte positive alle aspettative dei Cittadini, sopì quasi totalmente le polemiche per la chiusura dei sei ospedali cittadini.
Per alcuni anni (5-6) continuò a crescere, poi assistemmo a una prima battuta d’arresto, ma non solo, iniziò un lento ma costante declino riducendone man mano le capacità operative, che secondo la mia opinione le cause di ciò vanno ricercate nella volontà politica di ridimensionare la struttura, all’indifferenza e alle decisioni dei vari direttori generali che si sono abbondantemente susseguiti, secondo me, non sempre all’altezza.
Oggi abbiamo una serie di criticità che non elencherò, perche direttamente o indirettamente ne siamo tutti più o meno a conoscenza. Se questo ospedale riesce ancora a dare un servizio decente lo dobbiamo ai Dipendenti che sono a contatto con i malati e con gli utenti in generale, che giornalmente si impegnano faticosamente per dare un servizio quantomeno dignitoso, ai quali mi sento di rivolgere un sentito GRAZIE a nome del gruppo e personale.
Detto questo penso che le denunce e le proteste sui social non siano più sufficienti, credo che si dovrebbe organizzare qualcosa di più incisivo per manifestare il nostro dissenso a questo “andazzo”. Si potrebbe iniziare con l’inviare una lettera aperta (cioè pubblica) a tutti i sindaci dei 10 comuni di riferimento chiedendogli se hanno intenzione di impegnarsi per invertire questa tendenza o se invece vogliono rimanere complici dell’indifferenza.
Nottola è il nostro ospedale! Dobbiamo difenderlo e sostenerlo, per noi tutti e per le generazioni future, non possiamo permetterci che sia ridimensionato e declassato, anzi dobbiamo unirci nel pretendere un ospedale degno di questo nome.
Aspetto che pubblicate le vostre opinioni, chiaramente con un linguaggio sobrio e non offensivo nei confronti di chicchessia.
Chi vuole contattarmi in privato e-mail picap1@inwind.it

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