MONTEPASCHI, A GENNAIO CHIUDONO 25 FILIALI IN TOSCANA: ANCHE QUELLE DI CHIUSI CITTA’ E TORRITA. CENTRI STORICI SEMPRE PIU’ POVERI

venerdì 22nd, dicembre 2017 / 17:29
MONTEPASCHI, A GENNAIO CHIUDONO 25 FILIALI IN TOSCANA: ANCHE QUELLE DI CHIUSI CITTA’ E TORRITA. CENTRI STORICI SEMPRE PIU’ POVERI
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CHIUSI – La “cura dimagrante” del Monte dei Paschi continua. Tra un mese esatto, tra il 20 e il 21 gennaio la più antica banca del mondo chiuderà 25 filiali solo in Toscana. Tra queste anche 7 in provincia di Siena. Altre 7 sono state chiuse nei mesi scorsi. Stavolta toccherà agli sportelli di Chiusi Città che verrà incorporato dalla filale di Chiusi Stazione, Torrita di Siena centro e Montefollonico con incorporazione presso la filale di Torrita Stazione; poi Torrenieri  e Castiglion d’Orcia che verranno aggregate alla filiale di San Quirico, Ponte a Tressa (Monteroni), Staggia (Poggibonsi). 

In tutto il Monte con tale operazione “taglierà” 7 posti di lavoro, che la banca chiama”recupero risorse”: 2 a Chiusi, 1 a Castiglion d’Orcia, 3 a Torrenieri 1 a Staggia.

Le filiali che chiuderanno i battenti sono per lo più nei centri storici che così verranno a perdere non solo un servizio, ma anche qualche stipendio e un certo “movimento” a vantaggio delle zone di più recente edificazione. Emblematici i casi di Torrita di Siena, Montefollonico, Castiglion d’Orcia e Chiusi. In alcuni casi la distanza dalla nuova filiale di riferimento supera i 10 km.

Non solo dunque continua il ridimensionamento della presenza del Monte dei Paschi nel territorio, ma la politica della banca va ad accelerare anche il processo di progressivo impoverimento di certe realtà, che invece avrebbero bisogno del contrario. Realtà come Chiusi o Torrita, che per dimensioni, storia e caratteristiche sociali, non sono comuni minori, negli ultimi 15-20 anni hanno perso l’ospedale, hanno visto ridurre la presenza scolastica, il ridimensionamento del ruolo della stazione ferroviaria, hanno visto le imprese produttive cadere sotto i colpi della crisi… Adesso anche le banche tirano i remi in barca.

A Chiusi centro storico, con la fine dell’anno si annunciano nuove chiusure di attività, alcune delle quali “storiche” e piuttosto conosciute.  Ormai i negozi e le botteghe artigiane aperte si contano sulle dita di una mano, al massimo di due…  Solo all’inizio degli anni ’90 se ne contavano più di 50. Il rischio per Chiusi Città, ma anche per Torrita e per altri centri, è quello di fare la fine delle mining town, che una volta esaurita la vena mineraria, si svuotavano fino a diventare delle ghost town, città fantasma.

Da queste colonne cominciammo, con una serie di articoli a parlare di questo rischio imminente nel 2011-2012. Ecco, a distanza di 5 anni ci siamo arrivati… nei giorni di vento non si vedono per le strade svolazzare quegli strani cespugli come nei film western… ma il clima è esattamente lo stesso. E il cielo è plumbeo…

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