BCC UMBRIA, UNA BANCA SOLIDA CHE CRESCE. E SI PROFILANO NUOVE AGGREGAZIONI E FUSIONI…

BCC UMBRIA, UNA BANCA SOLIDA CHE CRESCE. E SI PROFILANO NUOVE AGGREGAZIONI E FUSIONI…
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CITTA’ DELLA PIEVE – Una banca dinamica, radicata nel territorio e in continuo sviluppo. È quanto emerge dai dati sullo stato di salute di Bcc Umbria resi noti lunedì 18 dicembre dal suo presidente Palmiro Giovagnola e dal direttore generale Marcello Morlandi in occasione del consueto incontro di fine anno tra i vertici e i 190 dipendenti dell’istituto di credito.
In un anno, tra novembre 2016 e novembre 2017, gli impieghi vivi sono cresciuti di oltre 10 milioni di euro e il credito deliberato, tra nuovi affidamenti e revisioni, è stato pari a 192 milioni di euro. “Nello stesso periodo – ha dichiarato Giovagnola –, quindi senza la componente di dicembre, mese normalmente positivo per i depositi, la raccolta complessiva è rimasta pressoché inalterata, -7,1 milioni di euro, ma con un balzo della raccolta gestita e indiretta di oltre 30 milioni di euro”. Nell’anno in esame, è stato illustrato nel corso della serata, sono stati inoltre aperti circa 2.600 nuovi conti correnti e attivate oltre 2.700 nuove carte di debito e circa 100 carte di credito. I nuovi home banking hanno, inoltre, superato le 2.200 unità. Tra i principali servizi commerciali collegati ai conti correnti, tra dicembre 2016 e novembre 2017, le carte di debito bancomat sono aumentate del 6,4 per cento, le carte di credito del 4,3 per cento e il numero di servizi home banking del 12 per cento. “Mantenendo il forte radicamento sul territorio – ha sottolineato Morlandi –, la banca si è dimostrata aperta alle evoluzioni tecnologiche promuovendo attivamente servizi innovativi nel mondo dei sistemi di pagamento quali Satispay, Ventis, Apple Pay, MyBanK, PagoPA, ed STS. Questo in piena sinergia con gli indirizzi e le soluzioni offerte dal futuro Gruppo bancario Iccrea”.
Durante l’incontro, è stato anche annunciato che, secondo le ultime previsioni, il bilancio 2017 tornerà all’utile dopo quello dello scorso anno che si era chiuso con una perdita di circa 7 milioni di euro. “Un ritorno all’utile – ha fatto notare Giovagnola – che otteniamo nonostante i 10 milioni di euro accantonati a copertura del credito deteriorato. Accantonamenti che hanno portato a coprire le sofferenze per oltre il 60 per cento e l’intero credito anomalo per oltre il 40 per cento. Dimostriamo, insomma, di essere una banca efficiente, che genera reddito e che continua a sostenere l’economia dei territori in cui è insediata”. E a oggi, sono 30 le filiali di Bcc Umbria sparse in quasi tutto il territorio regionale. Ulteriore dato fornito è stato quello relativo alle masse amministrate arrivate attualmente a 1,6 miliardi di euro.
“Siamo una banca solida – ha concluso Morlandi –, che si accinge ad affrontare il 2018 con fiducia. Il prossimo anno, infatti, vedrà la nascita del Gruppo bancario cooperativo Iccrea al quale Bcc Umbria vorrà partecipare da protagonista, provando ad accrescere ulteriormente le proprie dimensioni, promuovendo ulteriori processi aggregativi con altre Bcc dell’Italia centrale”.
Torna dunque di attualità il ragionamento – più volte tentato e sempre interrotto, talvolta ad un metro dal traguardo – con le consorelle della vicina Toscana, e in particolare con la Bcc Valdichiana di Chiusi e Montepulciano, oppure ormai la Bcc Umbria guarda in direzioni diverse, verso il Lazio e le Marche? La frase finale del direttore Morlandi lascia aperti tutti gli scenari.
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