IL PD SENESE ELEGGE IL NUOVO SEGRETARIO: POTREBBE ESSERE GIACOMO GRAZI, IL SINDACO PIU’ CONTESTATO DELLA PROVINCIA

martedì 26th, settembre 2017 / 13:29
IL PD SENESE ELEGGE IL NUOVO SEGRETARIO: POTREBBE ESSERE GIACOMO GRAZI, IL SINDACO PIU’ CONTESTATO DELLA PROVINCIA
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BETTOLLINI RINUNCIA ALLA CANDIDATURA E SI FA DA PARTE…

CHIUSI – Il sindaco di Chiusi Juri Bettollini si chiama fuori. Non parteciperà alla corsa per la segreteria provinciale del Pd. Negli ultimi giorni il suo nome era circolato parecchio, come uno dei papabili, ma… troppo diviso e litigioso il Pd senese. E troppe “cose da fare in Comune”, dice Bettollini annunciando, su facebook, la sua “non candidatura”. ” Leggere l’analisi del perché potessi essere il candidato, mi ha fatto enorme piacere, soprattutto quando si è parlato in maniera positiva di come ho impostato l’attività amministrativa nella mia Città. Grazie di cuore”, scrive Bettollini, che però, sul quadro interno al suo partito non ci va leggero : “pare che la quadra sia molto complessa e il groviglio senese sia in preda a grossi fenomeni di isterismo”.

Siamo ancora al “groviglio armonioso” (espressione coniata dal capo della Massoneria Stefano Bisi per descrivere l’intreccio tra poteri nella città del Palio) anche dentro al partito di maggiorana? In effetti nel Pd senese ci sono ancora i renziani di Scaramelli e quelli di Dallai l’un contro l’altro armati, poi ci sono i ceccuzziani, i monaciani, qualche giovane turco, qualche seguace del ministro Martina… Insomma un fritto misto, una marmellata acida fatta con il frullatore… Per cui, ogni volta che si tratta di eleggere un organismo dirigente diventa una notte dei lunghi coltelli.

E stavolta si tratta di eleggere il segretario provinciale che dovrà affrontare il Congresso del partito, poi le elezioni comunali a Siena, e le politiche del 2018…  Tutte tappe di montagna. Salite dure e possibili discese rovinose. Chi prenderà il posto di Silvana Micheli, che ha terminato il suo mandato, avrà le sue gatte da pelare.  Non si sa se la segretaria uscente (ed ex sindaco di Torrita di Siena) riproporrà una sua candidatura. Pare di no. Ma il successore potrebbe essere un altro torritese. L’attuale sindaco Giacomo Grazi, che invece la candidatura l’ha presentata, e con il forfait di Bettollini, diventa il papabile numero uno. Certo l’ipotesi che sia un esponente del “contado” a gestire la fase preelettorale nel capoluogo per il partito di maggioranza lascia presagire scenari furibondi. Del resto però alla festa dell’Unità di Chiusi, Scaramelli lo aveva detto: “a gestire quella fase deve essere uno dei nostri”. Cioè un renziano della sua corrente. Bettollini lo è, ma è meno malleabile, meno incline – lo ha scritto nel citato post su facebok – alla politica delle correnti, delle cordate… Grazi in questo senso offre di sicuro più garanzie a Scaramelli, ma anche agli altri. Anche perché ha meno carisma di Bettollini. E’ meno “comandante” e più sottufficiale.

Francamente però l’ipotesi di Giacomo Grazi segretario provinciale del Pd sarebbe un po’ strana e vorrebbe dire che davvero il Pd senese non sa più che pesci pigliare ed è un esercito in rotta. Un partito di maggioranza che sceglie di farsi guidare a livello provinciale dal sindaco di un comune prossimo a sparire (causa fusione con Montepulciano) e soprattutto dal sindaco più contestato di tutta la provincia, somiglia al partito di Tafazzi.  Proprio sabato scorso a Torrita di Siena si è tenuta una manifestazione nazionale dei piccoli comuni anti-fusioni, che si è aperta con lo striscione ironico “Fusione? No Grazi!” Tanto per dire. E a Torrita il No alla fusione con Montepulciano, caldeggiata e sostenuta da Grazi sembra in crescita.

Certo, Siena ha subito negli ultimi 10 anni un tracollo di immagine devastante, con la crisi del Monte dei Paschi, il fallimento della squadra di basket dei 9 scudetti e della squadra di calcio finita in serie C, le difficoltà dell’Università, le inchieste su Sienambiente e il Sistema Rifiuti e il Pd in tutto questo è stato ed è tutto fuorché parte lesa. E’ vero che alcuni “mali” vengono ancora da più lontano. Da prima del Pd. Ed è vero che il “livello provinciale” della politica oggi conta meno di un tempo, che la Federazione Senese ai tempi del Pci e anche del Pds aveva decine di funzionari e una sede, in via Curtatone, da fare invidia a Botteghe Oscure, mentre oggi il Pd quella sede non ce l’ha più e non ha nemmeno un funzionario (gli incarichi sono tutti su base volontaria). Il salto all’indietro è di quelli che neanche al circo li fanno più. Troppo pericolosi.

In questo quadro, l’unica cosa che non è cambiata – lo dice Bettollini  – è l’attitudine al “groviglio”, alla guerra per bande, alle scalate in cordata… Il resto è tutto un altro modo. Molto più piccolo.

Giacomo Grazi, se verrà eletto, sarà il terzo segretario provinciale del Pd proveniente da Torrita. Prima di lui, dal 2008 al 2012 Elisa Meloni, poi dal 2015 ad oggi Silvana Micheli.

Bettollini invece – secondo quanto ha dichiarato – rimarrà a fare il sindaco di Chiusi a tempo pieno. E lo farà fino al termine del mandato, nel 2021, senza cadere in tentazione e lasciare l’incarico prima del tempo, come hanno fatto i suoi due precedessori Ceccobao e Scaramelli. Forse ha capito che puntare adesso  sul Pd potrebbe non essere la scelta giusta. In questo momento il partito di Renzi non sembra esattamente un cavallo vincente.E a Siena per vincere il palio il “cavallo buono” è una condizione essenziale. A Torrita invece il Palio lo fanno coi somari ed è tutta un’altra storia.

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