CHIUSI, ANCORA ATTI VANDALICI E FURTI ALLE AUTO IN SOSTA… DANNEGGIATA ANCHE UN’EDICOLA MARIANA E UN MONUMENTO PARTIGIANO

mercoledì 06th, settembre 2017 / 16:51
CHIUSI, ANCORA ATTI VANDALICI E FURTI ALLE AUTO IN SOSTA… DANNEGGIATA ANCHE UN’EDICOLA MARIANA E UN MONUMENTO PARTIGIANO
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CHIUSI – Un nostro lettore, il sig. Massimo Gasperoni di Villastrada, ci segnala che “da diversi mesi nella zona delle Torri Beccati Questo e Beccati quest’altro e accesso al sentiero della Bonifica così come nel posteggio dello sbarchino al Lago di Chiusi (Ristorante Pesce d’oro) le auto in sosta vengono sistematicamente prese di mira, con effrazioni e furti. Cosa accaduta anche ieri e nei giorni scorsi. Anche in pieno giorno”. Le auto derubate e danneggiare sono per lo più di persone che vanno a fare jogging, a pescare o a passare qualche ora all’aria aperta… “Perché dovrei rinunciare al mio stile di vita, ai miei hobbies? solo perché in giro ci sono dei balordi che vanno a scassinare le auto?” dice il nostro lettore sconsolato, che si è rivolto anche alle autorità comunali e alle forze dell’ordine. “Tutto ciò  comporta disagio, frustrazione e sfiducia nelle istituzioni che non riescono ad arginare questi fenomeni”, concludee ancora Gasperoni. E certo, se la cose è reiterata, e ricorrente, il problema non è da poco. Sembra quasi che i “balordi” stiano lì ad aspettare che qualcuno lasci l’automobile per andare a correre per entrare in azione, spaccare vetri e serrature e portare via quello che trovano. Spesso documenti poco più.

Brutta storia che si aggiunge a quelle già raccontate su queste stesse colonne sui “vandali” che sfasciano strutture giardini pubblici e anche edifici privati. Vandali seriali (non si sa ancora se la baby gang di minorenni individuata 2 settimane fa, dopo una “azione devastatrice” ai danni di un immobile delle Fs e della Polfer abbia all’attivo quell’episodio soltanto o anche altri) che non si fermano davanti a niente, ma che rispettano la par condicio.

Infatti, dopo aver staccato e danneggiato l’immagine della madonna nell’edicola mariana situata all’incrocio tra via Fabio Filzi e via Morgantini allo Scalo, hanno “graffiato” pesantemente anche la targa posta su una piccola stele in memoria del partigiano e sindacalista comunista Walter Barni, posta a meno di 100 metri di distanza, in un angolo del piccolo parco giochi tra via Mameli e via Morgantini. La targa in questione era stata “scoperta” con una cerimonia in occasione della manifestazione del 1° Maggio scorso. Vi sono stati fatti graffi e incise delle parole, senza senso…

Il parco giochi è frequentato da bambini. Ma da bambini piccoli che non arrivano neanche all’altezza della targa. Che è anche protetta da apposita staccionata. Quei graffi, non sembrano opera di bambini (nel tal caso, i genitori cosa ci stavano a fare lì?), ma di persone più grandicelle.

Non un “atto di chiara marca fascista” come si usava dire un tempo, ma un atto di disprezzo per la storia, di insensibilità civica, di ignoranza, questo sì. Come la deturpazione dell’immaginetta della madonna (già sostituita dai fedeli).

Noi siamo tra coloro che ritengono fuori luogo e non in linea con la laicità dello Stato l’apposizione di madonnine e immagni sacre in ogni posteggio o spazio pubblico, perfino nelle rotonde, ma non per questo riteniamo giustificata la “tabula rasa” a colpi di martello…

E’ passato un mese e mezzo dal gravissimo episodio ai danni del podere Brignoli in località il Colle (una devastazione sistematica, quasi scientifica all’esterno e all’interno dell’immobile) e più di due mesi dai danneggiamenti al Parco dei Forti e ai giardini pubblici dello Scalo e ancora non si conoscono i responsabili.

Una baby gang di 11-13enni annoiati e un po’ sbandati non può spiegare tutto. Ci sono stati summit istituzionali, le forze dell’ordine si sono impegnate e coordinate nell’azione investigativa e di controllo del territorio, ma a tutt’oggi i risultati sono scarsi. E gli atti vandalici e delinquenziali, come i furti alle auto in sosta in zona lago, continuano come se nulla fosse accaduto.

Non è certo un bel segnale.

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