EMERGENZA SICCITA’ IN TUTTA LA TOSCANA. A CHIUSI LAGO SOTTO AL LIVELLO DI GUARDIA. ORDINANZA DEL SINDACO PER LIMITARE L’USO DI ACQUA POTABILE

lunedì 26th, giugno 2017 / 12:49
EMERGENZA SICCITA’ IN TUTTA LA TOSCANA. A CHIUSI LAGO SOTTO AL LIVELLO DI GUARDIA. ORDINANZA DEL SINDACO PER LIMITARE L’USO DI ACQUA POTABILE
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CHUSI – Scatta l’allarme siccità.  E il piano di emergenza. Il Lago di Chiusi, da cui come è noto si approvvigiona l’acquedotto comunale, è sceso sotto la soglia di 248,50 metri sul livello del mare. E così il sindaco Bettollini ha emesso un’ordinanza, con esecutività immediata, per limitare il consumo di acqua potabile per usi non essenziali. L’ordinanza del sindaco risponde anche allo “Stato di emergenza” dichiarato dal presidente della Giunta Regionale in tutto il territorio della Toscana.

Ecco il testo dell’ordinanza emessa da Bettollini (che è la n. 49 del 26.06 2017):

– è istituito su tutto il territorio del comune di Chiusi, il divieto di utilizzare l’acqua potabile proveniente dall’acquedotto comunale per scopi diversi da quelli relativi al consumo umano e igienico domestico fino a revoca. A titolo di esempio: sono vietati il riempimento di piscine, l’innaffiamento di parchi, giardini e orti privati; il lavaggio di autovetture e di altri veicoli; in ogni caso lo spreco di acqua potabile attinta dall’acquedotto per futili motivi.
– è fatto inoltre assoluto divieto di prelevare l’acqua direttamente dal Lago di Chiusi, dagli affluenti immissari e dai pozzi che attingono nei terreni alluvionali del sub alveo lacuale per scopi irrigui o per altri scopi, sino a che non sarà ripristinata la misura minima di salvaguardia del livello delle acque superiore a 248,50 SLM.

L’unico prelievo consentito nel lago di Chiusi è quello relativo all’approvvigionamento idropotabile destinato al civico acquedotto.

Vietato anche mantenere motopompe in prossimità delle sponde del Lago, per attngere acqua dal lago stesso o dagli affluenti e pozzi… La cittadinanza è invitata a limitare i consumo di acqua potabile al minimo indispensabile e a non lasciare aperte, al termine dell’uso, le fontanelle publiche a fine di evitare inutili sprechi.

Per le violazioni più gravi sono previste anche sanzioni penali. Per i casi “di particolare tenuità” la sanzione va da 75 a 500 euro di contravvenzione. La Polizia municipale vie le altre forze del’ordine vigileranno sulla esatta osservanza del provvedimento.

 

 

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