CITTTA’ DELLA PIEVE: INAUGURATA LA RSA NELL’EX OSPEDALE. LA PROTESTA DEI CITTADINI E L’AUTOGOL DEL SINDACO

martedì 20th, giugno 2017 / 16:30
CITTTA’ DELLA PIEVE: INAUGURATA LA RSA NELL’EX OSPEDALE. LA PROTESTA DEI CITTADINI E L’AUTOGOL DEL SINDACO
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CITTA’ DELLA PIEVE – Si è svolta ieri in pompa magna la cerimonia di inaugurazione della Residenza Sanitaria Assistita (RSA), presso l’ormai ex ospedale Beato Giacomo Villa, trasformato in Casa della salute… Si tratta di uno degli interventi previsti dal piano di ritrutturazione che porterà ad un investimento complessivo di 3 milioni e mezzo di euro.

Erano presenti la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, l’assessore regionale Barberini, il direttore generale della ASL1 Casciari e il Sindaco di Città della Pieve Scricciolo.
Le autorità hanno parlato di grande successo del progetto che in qualche modo salverà il presidio sanitario a Città della Pieve. Ma, per esempio, i dati sull’utilizzo del Punto di Prima Assistenza (un mini pronto soccorso che gestisce solo codici bianchi e verdi, quindi casi non gravi) sono poco incoraggianti. Nei primi 3 mesi di sperimentazione il PPA ha registrato una media di 10 accessi giornalieri. Una inezia. Il che vuol dire che l’utenza già si rivolge altrove: a Castiglione del Lago, a Perugia, ad Orvieto o all’ospedale di Nottola in Toscana.

L’inaugurazione di ieri, svoltasi presso la sala di Santa Maria dei Servi ha visto la partecipazione di un folto numero di cittadini del Comitato per il Diritto alla Salute Art.32 che prima ha chiesto di poter esprimere il proprio parere tramite un portavoce, poi, di fronte al rifiuto degli organizzatori, ha accompagnato l’uscita della governatrice Marini e degli altri con fischi, cori e cartelli di protesta. Protesta cui hanno partecipato anche i 5 Stelle. Se le autorità avessero consentito l’intervento del portavoce del Comitato probabilmente avrebbero evitato la contestazione finale.

Il sindaco Scricciolo si è così “isolato” di fronte ad una fetta importante della cittadinanza, apparendo più preoccupato di non mettere in difficoltà la presidente Marini che non di dare ascolto ad un gruppo di cittadini pievesi e del territorio circostante che chiedeva solo di esprimere civilmente il proprio dissenso.  Ancora una volta la politica e il potere costituito si sono arroccati nel loro fortino, allargando inesorabilmente la distanza dal sentire comune della gente. Insomma l’impressione è che l’iniziativa di ieri sia stata alla fine un autogol…

E nella giornata di oggi è atteso il pronunciamento del Tar sul ricorso contro la chiusura del pronto soccorso, presentato dal sindaco di Montegabbione, sostenuto anche dal comitato cittadino pievese.

 

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