Resa dei conti tra renziani in Valdichiana: Scaramelli incorona Grazi e “scarica” Bettollini (troppi aggiustamenti e sconfessioni di scelte precedenti?)

mercoledì 05th, aprile 2017 / 13:18
Resa dei conti tra renziani in Valdichiana: Scaramelli incorona Grazi e “scarica” Bettollini (troppi aggiustamenti e sconfessioni di scelte precedenti?)
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CHIUSI – Sarà il sindaco di Torrita di Siena Giacomo Grazi il portavoce della Mozione Renzi, in Valdichiana, da qui al 30 aprile, data delle primarie aperte per la scelta del segretario del Pd. Grazi e non Bettollini. Sorpasso in corsa, a poche curve dal traguardo. Il leader maximo dei renziani senesi Stefano Scaramelli ha dunque fatto uno sgarro al suo amico e successore alla guida del Comune di Chiusi. Gli ha preferito Grazi. E per Bettolini deve essere un colpo mica da poco. Come quando la fidanzata ti dice “ti voglio bene, ma…” . Roba che uno va a sbronzarsi al pub o prenota subito un viaggio a Cuba per dimenticare…

Certo, Scaramelli avrà voluto non dare l’impressione di essere chiusicentrico, avvrà voluto dare un “aiutino” a Grazi che a Torrita è un po’ in ambasce con la storia della fusione del Comune con Montepulciano, che molti non vogliono, avrà voluto, forse, puntare di più sulla zona centro-nord della Valdichiana, dando per sconata la supremazia renziana nel sud, ad eccezione di Cetona, dove Orlando va forte e la conta congressuale del week end scorso è finita praticaente in parità, unico caso nel raggio di diverse decine di chilometri. Resta il fatto che per Bettollini è un bocone amaro da digerire. E infatti pare che non l’abbia digerito tanto bene. Per niente.

Per una volta si sentirà “impallinato” come i cinghiali che di solito impallina lui… ferito dal fuoco amico, dalla determinazione del capo che sarà pure amico, ma è anche uno che non fa prigionieri. Nell’estate 2015 Scaramelli e Bettollini, in tandem, giubilarono il povero Sonnini facendolo scendere dalla poltrona di vicesindaco d Chiusi, proprio per consentire a Bettollini un anno intero di campagna alettorale e sovraesposizione mediatica, prima delle comunali 2016; comunali che videro la giubilazione della presidente della Fondazione Orizzonti Silva Pompili, candidata, ma rimasta a piedi; adesso Scaramelli e Grazi, in tandem, giubilano Bettollini. Chiusi è un paese di santi. Così sembra, almeno, dato il numero elevato di giubilati…

Ma non sarà che il prode Scaramelli ha voluto lanciare un messaggio al suo amico Bettollini, facendogli pagare il conto per alcuni recenti “aggiustamenti di linea” nell’azione amministrativa? Aggiustamenti che somigliano a sconfessioni vere e proprie di scelte precedenti, alcune avallate, altre fatte dallo stesso Scaramelli?

La vicenda della Fondazione Orizzonti, per esempio, con l’assunzione della presidenza da parte del sindaco, un modo per dire che l’idea iniziale di Scaramelli non ha funzionato; quella dell’adeguamento dello stadio “Frullini” che dà ragione a chi si è sempre opposto allo stadio di Pania e alla cementificazione in tutto o in parte del campo sportivo attuale. Altra presa di distanze dalla linea prima dell’assessore e poi del sindaco Scaramelli. Così come i lavori alla stazione a carico di RFI, che mandano in soffitta l’idea bislacca della stazione volante alle Biffe nell’area del centro carni su cui Scaramelli fece pure un megaconvegno al Mascagni…

Forse l’investitura di Grazi al posto di Bettollini è, appunto, un monito, un richiamo alla fedeltà alla linea. Un modo per fargli capire che certe cose Scara non le ha gradite.

Ma lo stesso Bettollini sembra aver capito che il Pd e il renzismo attuale, ancora maggioritario nel partito, ma sempre più asfittico e difensivo, sono un vestito stretto, che rischia di strapparsi al primo piegamento. E che per lui, adesso, è più utile e produttivo portare avanti il programma amministrativo a Chiusi che non impegnarsi anima e corpo nella battaglia delle primarie. E infatti il sindaco di Chiusi sembra intenzionato a tirare i remi in barca e a non correre più come una trottola da un paese all’altro per difendere Renzi e Scaramelli. Farà la sua parte, probabilmente, ma con più calma, con più distacco. E con un po’ di amaro in bocca e il dente lievemene avvelenato.

La farà Grazi la campagna elettorale. A lui onori e oneri…

Del resto un giubilato è in odore di santità, e i santi per definizione non sono gente frenetica. Sono persone pazienti, sanno aspettare e soffrire in silenzio. C’è chi dice però che Bettollini più che un santo sia un cacciatore. E se si mette sulla riva del fiume, fermo ad aspettare, vuol dire che aspetta qualche cadavere che di lì deve passare…

m.l.

 

 

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