Chiusi, Stadio e Fondazione Orizzonti: le opposizioni vincono, ma lasciano l’incasso sul tavolo. Bettollini ringrazia

sabato 01st, aprile 2017 / 16:19
Chiusi, Stadio e Fondazione Orizzonti: le opposizioni vincono, ma lasciano l’incasso sul tavolo. Bettollini ringrazia
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CHIUSI – Il consiglio comunale ha approvato ieri il progetto di adeguamento dello stadio “Frullini“, che prevede il manto sintetico sul secondo campo (per allenamenti, ma omologabile per gare giovanili e terza categoria), la demolizione e ricostruzione della tribuna con affaccio su entrambi i campi di gioco e con nuovi spogliatoi nella parte sottostante le gradinate. Il progetto che vede l’impegno del Comune, della Banca Valdichiana e della Soc. Polisportiva Chiusi, per un investimento di 400 mila euro,  è stato votato dal gruppo di maggioranza, con l’astensione dei “podemos” e il voto contrario dei 5 Stelle.

Il sindaco Bettollini sperava in un voto unanime. O quantomeno nel voto favorevole di Possiamo, considerando “persi” i 5 Stelle, ma non ce l’ha fatta. Anche se, va detto, tutte e due le forze di minoranza hanno espresso un giudizio positivo, sia dal punto di vista tecnico-funzionale che dal punto di vista sportivo e sociale sull’opera. Ma sul voto hanno inciso altri fattori. E cioè il “pregresso”, le scelte sbagliate e “scellerate” del passato e il ritardo con cui si è giunti a questa decisione.

Bettollini ha pure tentato di blandire le opposizioni dicendo che nel mondo del calcio chiusino che ha fortemente voluto questo intervento e ne sarà il beneficiario, ci sono anche sostenitori sia di Possiamo che dei 5 Stelle. Ma non gli è bastato.

I “grillini” hanno sempre avuto finora un atteggiamento di distacco netto, di presa di distanze da “un modo di governare che privilegia interventi a favore degli amici, degli amici degli amici e che sono solo in funzione della ricerca del consenso”, i podemos invece in varie occasioni hanno fatto qualche distinguo in più. In questa occasione però non se la sono sentita di andare oltre l’astensione.

Eppure avrebbero potuto dire che l’intervento proposto sullo stadio è la sconfessione palese e netta di scelte precedenti, sia di quella dello stadio faraonico e incompiuto di Pania, sia dell’idea di cementificare lo stadio attuale o almeno l’area del secondo campo, che l’amministrazione perorò nel 2010-2011.

Avrebbero potuto dire che l’amministrazione Bettolini, pur senza fare autocritica, di fatto riconosce, con quest’opera, che chi all’epoca si oppose sia allo stadio di Pania, sia alla cementificazione dell’area sportiva alle Biffe, aveva ragione.  Avrebbero potuto dire che Bettollini e Micheletti, di fatto con questa scelta, rinnegano la politica di Ceccobao prima e di Scaramelli poi.

E detto questo, potevano passare al’incasso, prendendosi il “merito” e la “ragione” dell’intervento, votando a favore e facendo valere con l’opinione pubblica, anche quella direttamente interessata, tutto il peso delle proprie posizioni, risultate alla lunga vincenti.

Invece Luca Scaramelli e Daria Lottarini con il giudizio positivo e l’astensione hanno lasciato a Bettollini & C. la vittoria  a tavolino… Questione di coerenza di giudizio (anche dopo la polemica sul palasport), si dirà. Questione di stile e di un modo di far politica che non cerca solo il consenso… Vero. E del tutto legittimo.

Ma politicamente il voto di astensione dei Podemos lascia tutto il merito alla maggioranza, che se lo prende, ringrazia  e porta a casa,  e rischia di mettere il movimento in rotta di collisione con una parte consistente dell’opinione pubblica. In sostanza, i podemos hanno vinto, hanno visto riconosciute le loro posizioni (dai tempi della Primavera di cui alcuni facevano parte), hanno dimostrato di non essere appiattiti sui 5 Stelle, ma hanno lasciato l’incasso sul tavolo. Anzi, lo hanno lasciato tutto a Bettollini e ai suoi.

In questo forse hanno commesso un errore politico piuttosto grossolano. Non hanno capito che la vittoria era la loro e non della giunta. E ora dovranno rincorrere e giustificare quel “ni”, che non è un no, ma neanche un sì…

I 5 Stelle, dal canto loro, con argomentazioni un po’ confusionarie, hanno ribadito anche in questo caso il loro “mantra”: quello dei soldi spesi più per favorire interessi specifici che per reali progetti di crescita, però anche alcuni di loro facevano parte del comitato contro la cementificazione delo stadio attuale, e si batetrono all’epoca contro il mega impianto a Pania… Forse potevano far pesare di più il proprio “pregresso” e non solo quello di Bettollini & C.

Comunque, è andata. Bettollini & c. si prendono gli applausi e possono, dal loro punto di vista, legittimamente gioire per un risultato che non dovranno neanche dividere con altri. E una vittoria è una vittoria. Vale sempre 3 punti. Può essere una vittoria (alla lunga) anche lo smarcamento dai predecessori, che al di là di una continuità sbandierata, di fatto c’è. Su più fronti…

Così come sullo stadio, anche sulla vicenda della cessione dell’immobile che ne è la sede alla Fondazione Orizzonti, pur in assenza di autocritica ufficiale e conclamata da parte della giunta, è evidente che l’operazione è l’ammissione di un fallimento e di scelte sbagliate. Ed è il riconoscimento palese ed esplicito che, senza questo “regalo” a garanzia, la Fondazione avrebbe potuto saltare… Quindi, anche in questo frangente, la decisione della Giunta è di fatto l’ammissione che le opposizioni avevano ragione quando chiedevano conto della situazione finanziaria dell’ente culturale e parlavano di “disastro”.

Sulla cessione di un bene di proprietà comunale ad un ente di cui è presidente il sindaco poi ci sarebbe da discutere un po’ più a fondo. E il voto contro delle due minoranze ci sta. Ma al di là degli aspetti tecnico-giuridici, la situazione a Chiusi appare piuttosto paradossale: le opposzioni vincono, vedono riconosciuta la validità e la ragione di alcune loro idee e battaglie, ma il merito se lo prende la maggioranza.  Sono strani questi chiusini…

m.l.

 

 

 

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