Chiusi: l’arte contemporanea dell’iraniano Bizhan Bassiri incontra gli Etruschi al museo nazionale

venerdì 17th, marzo 2017 / 18:58
Chiusi: l’arte contemporanea dell’iraniano Bizhan Bassiri incontra gli Etruschi al museo nazionale
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CHIUSI – Un museo archeologico dedicato per lo più agli etruschi non è solo un luogo per urne cinerarie, sarcofagi  e vasi dipinti. Non solo un luogo in cui osservare reperti del passato. Può diventare anche un luogo interattivo, di scambio e integrazione e contaminazione tra passato e presente, tra forme d’arte diversa, tra mondi lontani (ma mai troppo lontani).
Con una mostra inaugurata oggi, il Museo Nazionale Archeologico di Chiusi si apre infatti all’arte contemporanea che arriva dal medio oriente e in particolare dall’Iran. Terra di antichissima cultura, culla degli Assiri e Babilonesi, poi della civiltà persiana.
La mostra in questione è intitolata “Girone della Sorte” ed è dedicata ad opere dell’artista iraniano Bizhan Bassiri, che vive tra l’Iran, Roma e Chiusi dove ha anche un grande laboratorio.
Bassiri è stato scelto come dal direttore del Museo di arte contemporanea di Teheran, come unico “testimonial” in rappresentanza dell’arte iraniana alla prossima Biennale di Venezia.
E così le opere di Bizhan Bassiri dialogheranno con i reperti Etruschi, romani e longobardi del museo di Chiusi…
A dare il benvenuto ai visitatori al Museo Nazionale Etrusco di Chiusi è uno “Specchio Solare”  installato sulla facciata del museo quasi ad aprire una relazione tra l’opera e il luogo che la ospita. Lo stesso avviene nelle sale interne del Museo, dove lo Specchio Solare è contrapposto ad un sarcofago etrusco, riflessione profonda sull’azione della sorte intesa dall’artista come “esatta coincidenza della casualità”. L’arte contemporanea si confronta nelle opere di Bassiri con la storia, attraverso riferimenti ad iconografie comuni.
Il progetto di Bassiri per la Biennale di Venezia è stato presentato mercoledì 8 marzo a Chogha Zanbil in Iran luogo non è casuale perché qui si trova il primo sito riconosciuto in Iran come patrimonio Unesco.
Quella di Chiusi, inaugurata oggi, sarà dunque una sorta di anteprima dell’esposizione veneziana. E per la città anche l’occasione per conoscere da vicino un artista che ha scelto Chiusi come una delle sue “basi” per vivere e lavorare. Ha infatti adattato un capannone industriale ad atelier dove crea i suoi lavori.
Bassiri, classe 1954, frequenta l’Italia da molti anni ed è famoso in zona per essere l’autore della “Bestia” che campeggia nella piazza di San Casciano Bagni e che a suo tempo fece molto discutere…
La mostra al Museo, in preparazione della Biennale, durerà fino al 30 giugno e si inquadra nei rapporti di collaborazione e sinergia tra il Comune di Chiusi e il Comune di Venezia, sanciti da un “protocollo” firmato dal sindaco Bettollini insieme al sindaco veneziano Luigi Brugnaro, che anche lui, come Bassiri, ha da tempo una “base” e interessi economici nella cittadina di Porsenna.
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