TERREMOTO, STANOTTE NUOVA SCOSSA NELLO SPOLETINO

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PERUGIA – Nuova forte scossa di terremoto avvertita in buona parte dell’Umbria. La terra è tornata a tremare stanotte, intorno alle 4,35.  Epicentro nella zona nord di Spoleto, si registrano diversi danni e alcune decine di sfollati in alcune frazioni.

Dicevamo che  la scossa ha provocato danni, ma non ci sono stati feriti. In particolare, nella frazione di Azzano è avvenuto il crollo di un tetto. Evacuata una donna di 50 anni, che viveva nello stabile. Nell’abitato di Azzano sono crollati alcuni comignoli, mentre in un altro immobile le lesioni sono significative e potrebbe scattare lo sgombero. I residenti hanno avvertito due boati: la scossa e il crollo, cui è seguita la nuvola di polvere. Immediatamente sono intervenuti i vigili del fuoco per la messa in sicurezza. Un crollo si è verificato anche nel castello di San Giacomo.

Alcune decine di sfollati Il sindaco di Spoleto Cardarelli precisa: «Abbiamo rilevato danni significativi nelle frazioni di Azzano e Palazzaccio. C’e una casa inagibile a San Brizio e anche lì la famiglia è stata sgomberata. Tutti i tecnici sono al lavoro e stiamo proseguendo le verifiche. Difficile dire ora quanti sfollati dovremo sistemare per la notte, ma credo che saremo nell’ordine di alcune decine. Nelle prossime ore stabiliremo se riattivare centri di accoglienza, ma speriamo di poter gestire la popolazione con gli alberghi».

Campello: no nuovi crolli Il sindaco di Campello, Domizio Natali, sottolinea invece che «le scosse di stanotte non hanno provocato nuovi danni né aggravamento di quelli preesistenti. Abbiamo comunque riattivato due dormitori antipanico, uno nella mensa della scuola media e l’altro al bocciodromo. La sede del Comune è parzialmente inagibile dal 30 ottobre ma sulle lesioni avevamo applicato dei vetrini per misurare eventuali aggravamenti che nn ci sono stati. Campello ha sofferto tutti i terremoti degli ultimi 4 mesi ma non e stata inserita nel cratere, nonostante la cinquantina di case inagibili e le circa 500 richieste di verifica ancora da evadere. Ho scritto a Errani e alla Marini, ma stiamo valutando anche ricorso al Tar»

(da Umbria 24.it)

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