I Media e il web: verità, mezze verità e post verità ad uso del potere

martedì 03rd, gennaio 2017 / 16:28
I Media e il web: verità, mezze verità e post verità ad uso del potere
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Il potere si preoccupa delle “bufale” e punta il dito sul web che è l’unica area diciamo così : popolare e dal basso in cui si possono proporre informazioni notizie che non arrivino direttamente dai media partner del potere. Il web di per se non è più vero è solo più democratico perché permette a tutti o quasi di informare o di inventare o di falsificare.

La verità e la sverità sono ambivalenti cariche elettrostatiche che generano la post verità ovvero quello che rimane nel senso comune prevalente di un frammento di spazio tempo. Può essere ignorato e conosciuto tramite informazione e può essere deformato al puro scopo di generare una post verità per mantenere il consenso e in definitiva il potere.

La conquista e il mantenimento del dominio della verità e la sua sostituzione definitiva con la post verità ( Storia ) sono una lotta di potere che vi piaccia o no una lotta di classe. il punto è che il concetto di classe è stato frammentato spezzato in questi anni di globalizzazione e tutto risulta più ambiguo.

Tutto questo per dire che mentre i media partner del potere supportano la battaglia contro le “bufale” ovvero il “falso in rete” non si preoccupano minimamente di mettere in discussione il “falso” o “l’omissione” o la minimizzazione/massimizzazione pro potere delle notizie, consideriamo che nella realtà giuridica l’iter giudiziale del “falso” di fatto protegge chi ha i soldi e si può permettere cause costosissime e lentissime generando un ingiustizia asimmetrica tra deboli versus potenti.

Un paio di esempi:

1) Ad Odessa il 2 maggio 2014 dei nazisti hanno circondato una manifestazione di cittadini contro il governo ucraino , li hanno circondati dentro il palazzo dei sindacati e hanno perpetrato una strage di circa 100 persone sparate in faccia, violentate e arse vive donne incinte stuprate e poi strangolate. Una cosa che nelle gara mondiale delle atrocità e terrorismo compete a pari merito con l’ISIS eppure la notizia non ha riempito pagine dei media partner come la strage di Charlie Ebdo, od il massacro di qualche giorno fa nella discoteca turca. Ma noi occidentali stiamo con il governo ucraino e sanzioniamo la Russia, i media partner del potere hanno ultra minimizzato la notizia ” scomoda ” non c’è stata falsificazione è bastata un omissione per generare una post verità che in questo caso è una sverità. Eticamente grave perché la non conoscenza di episodi come questi impedisce una presa di coscienza etica e morale su quanto accaduto e di conseguenza sulla nostra condivisione o meno delle scelte di politica estera dell’Europa.

2) Da mesi siamo esposti sui media partner al fenomeno dell’ “allarme meningite” la pubblicazione di ogni caso dei circa mille casi anno di meningite genera un’attenzione emotiva evidente su una delle tante cause di morte. Ma a questa attenzione emotiva negli stessi articoli non corrisponde una seria e ragionata valutazione dei numeri e statistiche.
i numeri sono stabili tranne che lungo la valle dell’Arno dove si è registrato da 2015 un aumento dei casi da 15 a 38 , stabilizzato nel 2016. ( 7 morti nel 2015 in toscana, 7 morti di cui due vaccinati nel 2016 in toscana di cui due vaccinati per il meningococco c che li ha portati a morte. L’incidenza è al di sotto della soglia di allarme stabilità stabilità dall’OMS .
Eppure in questo modo si genera un post verità in cui la percezione oggettiva della realtà basata sui numeri è deformata. Una Sverità?

Intorno a questa cronaca la verità dell’emozione non corrisponde alla verità dei numeri. intorno a questo episodio poi c’è una questione scivolosissima ovvero i forti investimenti fatti dalle case farmaceutiche sui vaccini. I vaccini hanno cambiato in meglio la storia dell’umanità, a volte sono stati una risorsa eccellente nel bilancio costi benefici , in altre situazioni il giudizio fuori da qualsiasi interesse economico o di consenso dovrebbe essere consolidato da un attenta valutazione della reale efficacia, degli episodi avversi , e senza false ipocrisie dovrebbe tener conto del costo economico di questo presidio che tuttora ha dei costi molti alti imposti dalle case farmaceutiche e mi si consenta un parere personale una seria politica di contrattazione efficace sui profitti delle case case farmaceutiche non la vedo. abbiamo poche risorse e dobbiamo metterle dove ne salviamo di più perché le morti sono tutte uguali anche quelle emotivamente più toccanti.

In tutto questo poi compaiono gli allarmi negativi di segno opposto prevalentemente dal web che enfatizzano gli episodi avversi e quindi una sorta di “complottiamo” che prescinde da numeri non meno pericoloso e con dei picchi di settarismo quanto meno imbarazzanti con l’aggravante che spesso queste persone sono protette in alcune patologie dalle persone vaccinate che gli vivono intorno e gli fanno da scudo.
Ci sono poi Media partner che invece di informare organizzano convegni forum e meeting sposorizzati ” incondizionatamente ” da chi produce e vende vaccini con logiche azionarie del tutto simili a chi vende elettrodomestici o automobili. “Sponsorizzazioni” che attraverso un paio di passaggi trasformano una pubblicità occulta in una linea guida di riferimento da parte dell’associazione di esperti anche essi riceventi contributi ” incondizionati” dalle stesse aziende.

Io non credo che la soluzione sia a breve , temo le scorciatoie di legge e credo in una cultura gramsciana di consapevolezza reciproca. Ma non  per ora…

P.S. Per la strage di Odessa e capire meglio che cosa ci è stato omesso consiglio questo link. L’orrore che ne seguirà dovrebbe far riflettere sul fatto che ci è stato negato e che le nostre verità sono solo delle fallaci post verità.

Alessandro Lanzani

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