CHIUSI, C’E’ UN SERIAL KILLER DEI GATTI?

martedì 06th, dicembre 2016 / 13:09
CHIUSI, C’E’ UN SERIAL KILLER DEI GATTI?
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CHIUSI – Questa mattina uscendo di casa ho notato un gatto morto, sul ciglio della strada, via Cristoforo Colombo, a Chiusi Scalo, a pochi metri dal Centro Medico. Ho pensato che fosse stato investito da una macchina. Succede, purtroppo. Poi ho visto che il gatto – che pare sia lì da ieri – ha un oggetto infilato in un occhio. Sembra il bossolo di una cartuccia da fucile da caccia o qualcosa di simile. Forse un petardo… Mi riesce difficile pensare a un incidente. Ho l’impressione che non sia stata una macchina. Ma piuttosto qualche stronzo in vena di azioni macabre…

Ho pubblicato, come si fa di questi tempi, un piccolo post su facebook, segnalando l’episodio. E il mio dubbio. Nel giro di un paio d’ore, centinaia di visualizzazioni e decine di commenti. Due dei quali dicono che “la stessa cosa è successa qualche giorno fa anche a Chiusi Città” e che “alcuni gatti sono stati avvelenati”… A quel punto ho segnalato il gatto morto in via Colombo e i due commenti alla Polizia Municipale.

C’è un serial killer dei gatti che si aggira per le strade di Chiusi? E chi può divertirsi ad ammazzare i poveri felini?

Non siamo in Cina dove i gatti li mangiano e nemmeno a Vicenza (anche lì, pare li mangino)… Poi le carcasse sono state sempre lasciate sul posto. Come a segnare il territorio, come a voler lasciare dei messaggi, degli avvertimenti.

Che ci sia in giro gente che non sa che fare è probabile. Che ci sia gente che odia gli animali è possibile. Che qualcuno possa sfogare istinti violenti su un gatto può capitare. Ma è chiaro che se gli episodi sono più d’uno, nello stesso paese e a distanza ravvicinata di tempo, la cosa assume caratteristiche ancora più odiose.

La violenza sugli animali è perseguibile. Lo dice il Codice Penale, che all’art. 544-ter  recita: “1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.”

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