IL SINDACO DI TORRITA SCRIVE AI CITTADINI: “VOTATE SI’!”. MA LO PUO’ FARE?

lunedì 21st, novembre 2016 / 18:15
IL SINDACO DI TORRITA SCRIVE AI CITTADINI: “VOTATE SI’!”. MA LO PUO’ FARE?
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TORRITA DI SIENA – Il Pd Toscano qualche mese fa aveva invitato tutti i suoi sindaci a spendersi in prima persona nella campagna referendaria, naturalmente  a favore del Sì alla riforma costituzionale. L’appello fu raccolto da circa 180 primi cittadini, solo una quindicina non aderirono. Tra questi la sindaca di Cetona Eva Barbanera. Quell’appello esortava i sindaci ad andare casa per casa, facendo valere il peso della funzione ricoperta. Sfruttandone tutta la visibilità, l’autorevolezza, l’ufficialità… In molti giudicarono (noi compresi) quel documento come una “forzatura” istituzionale, a vantaggio di una posizione politica, e – diciamolo pure – una violazione delle norme sulle campagne elettorali che “consigliano” i sindaci a non fare propaganda nelle sedi e con gli strumenti istituzionali. Il sindaco di Chiusi Bettollini fu costretto – anche in seguito ad un nostro articolo – a rimuovere una intervista per il Sì pubblicata incautamente sul sito del Comune… E’ di queste ore un’altra iniziativa “incauta” e a nostro parere in violazione delle norme. E’ una lettera che il primo cittadino di Torrita di Siena ha indirizzato ai suoi concittadini dai social media. Non sappiamo se l’abbia anche spedita per posta, il che sarebbe ancora più grave…

Cari concittadini. Vi scrivo perché in vista del referendum del 4 dicembre ci tengo a condividere con voi alcune idee sul nostro futuro. Viviamo una fase complicata della storia del nostro territorio, del nostro Paese e del mondo. Una fase di crisi che porta tanta gente a perdere la fiducia nelle Istituzioni premiando scelte di cui poi molti si pentono. Come sta succedendo ai romani dopo le elezioni comunali o agli inglesi con la Brexit. In questa fase di crisi, abbiamo un solo modo per rispondere con maggiore attenzione alle esigenze crescenti dei cittadini: accelerare e non fermare il cambiamento. Non è restando fermi dove si è che si esce dalla crisi. Il 4 dicembre abbiamo la straordinaria opportunità di poter scegliere se lasciare le cose come stanno o continuare a dar vita al un cambiamento talmente forte da migliorare la vita quotidiana di tutti noi. Anche qui a Torrita di Siena. So bene che può esserci anche la tentazione di non andare a votare, ma la verità è che questo referendum deciderà un pezzo del nostro futuro e stavolta possiamo essere noi, e non la politica, a deciderlo da protagonisti.Chiunque ovviamente è libero di pensarla come vuole, ma io posso dirvi che da Sindaco ricevo continue richieste di intervento per risolvere problemi concreti e impellenti e l’impossibilità di dare risposte in tempi rapidi è spesso dovuta a regole e leggi che devono nascere o devono cambiare. Per questo motivo lasciare il Parlamento organizzato come è oggi, coi suoi tempi infiniti e con le continue conflittualità nelle competenze tra Stato e autonomie locali, non ci aiuterà.Ecco perché l’unica risposta possibile al referendum del 4 dicembre è Sì ed ecco perché il Sì può davvero aiutarci, anche qui a Torrita di Siena. Potrai farlo perché anche a Torrita di Siena servono risorse e grazie al Sì al referendum i comuni come il nostro avranno più soldi per fare quello che serve ai cittadini. Perché il Sì chiude il CNEL che spreca soldi dello Stato. Perché il Sì riduce le poltrone e azzera gli stipendi dei senatori. Perché il Sì finalmente elimina i costi delle province che verranno cancellate e riduce quelli delle Regioni. Insomma grazie al Sì anche qui potremo avere presto più servizi e opportunità. E allora diciamolo insieme questo Sì al cambiamento. Il 4 dicembre andiamo a votare e scegliamo un Sì forte e chiaro. Basta un Sì e saremo protagonisti di una scelta decisiva per il futuro di tutti. Insieme. A presto”. Firmato Giacomo Grazi. Che è il sindaco di Torrita di Siena. E siccome non ha specificato altre “qualifiche” come sindaco va inteso… Se uno è sindaco è sindaco.

Ecco, la lettera è una chiara iniziativa di propaganda, nel caso specifico per il Sì, fatta da un sindaco, non come militante di un partito, ma come autorità comunale, tanto che nel finale fa addirittura intendere che votando sì arriveranno più risorse per il Comune di Torrita e per i servizi ai cittadini… Una cosa del genere è argomento da sindaco, da amministratore, non da militante di partito…

Una forzatura bella e buona. Una cosa che un sindaco, in quanto sindaco non dovrebbe fare. E a norma di legge non può fare. Uno scivolone politico e istituzionale. Qualche settimana fa, ad un incontro pubblico organizzato dal Pd con Bettollini a rappresentare il Comitato del Sì e il professor Volpi dell’Università di Perugia a rappresentare le ragioni del No, a Cetona, la sindaca cetonese Eva Barbanera non intervenne neanche nel dibattito, per non dare l’impressione di utilizzare la sua carica per orientare l’opinione dei cittadini e far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Un atteggiamento forse fin troppo guardingo, ma certamente più corretto, politicamente più onesto di quello del suo collega Grazi. E di tutti i i sindaci che in questi giorni manderanno lettere ai cittadini. C’è da scommettere che Grazi non sarà l’unico…

m.l.

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