RADUNO NAZIONALE DI CASA POUND: DOMENICA 4 SETTEMBRE MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA A CHIANCIANO

martedì 30th, agosto 2016 / 19:31
RADUNO NAZIONALE DI CASA POUND: DOMENICA 4 SETTEMBRE MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA A CHIANCIANO
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CHIANCIANO TERME – In vista del convegno-festa  nazionale di Casa Pound, previsto dal 9 all’11 settembre, Chianciano si mobilita. Domenica 4 settembre, dalle ore 16,30 si terrà una manifestazione antifascista con corteo, promossa dall’ANPI Valdichiana (Associazione Nazionale Partigiani), che ormai in tutta Italia è rimasta il più solido presidio democratico a difesa della Costituzione e dei valori costitutivi della repubblica.  Naturalmente l’ANPI non è solo una associazione di combattenti e reduci, ma conta migliaia di iscritti anche tra le giovani generazioni, come segnale di mantenimento della memoria e della discriminante antifascista. La manifestazione del 4 settembre partirà dal concentramento ai giardini pubblici (via Dante), per poi proseguire con il corteo fino a Piazza Matteotti dove sono previsti interventi.

Si tratta di una prima risposta democratica e civile allo “sbarco” di circa 2.000 neofascisti nella cittadina termale, una settimana più tardi. L’iniziativa ha sapore istituzionale e probabilmente vi parteciperanno anche alcune amministrazioni comunali (non quella di Chianciano, che ha già dichiarato con il sindaco Marchetti la propria “neutralità” rispetto all’evento), il Pd, che ha preso posizione con i consiglieri regionalli Scaramelli e Bezzini e ha diffuso un comunicato in cui prende le distanze dal raduno di Casa Pound, altre associazioni e movimenti più o meno riconducibili all’area della sinistra diffusa. Tra queste la lista “Possiamo” di Chiusi che in una nota scrive:

“Esprimiamo la totale indignazione per l’arrivo in Valdichiana di un movimento che trae ispirazione dall’ideologia fascista, CasaPound. Come gruppo Possiamo-Sinistra per Chiusi abbiamo aderito all’appello lanciato dall’ANPI Siena e Chianciano per vigilare contro i pericoli del neo-fascismo. Ci uniamo a tutte le forze democratiche e antifasciste che vogliono far sentire la propria voce contraria al raduno del movimento a Chianciano Terme.
Siamo preoccupati non solo per la presenza dei militanti di questa organizzazione, ma soprattutto per il significato che essa può assumere per le nostre realtà.
Le comunità di questi territori hanno pagato a gran prezzo, con le proprie vite, la liberazione dalla barbarie nazifascista e preservato solide tradizioni antifasciste. Per questo riteniamo che non si possa sottovalutare il ritrovo organizzato da CasaPound: un movimento in contrasto con i valori di libertà e democrazia e incompatibile con la Costituzione, nata dalla resistenza e dalla lotta al nazifascismo.
Chiediamo a tutte le componenti sociali, culturali e alle Istituzioni locali, di esprimere in modo forte e inequivocabile il rifiuto di ogni manifestazione che riproponga i principi di un’ideologia totalitaria e neofascista che istiga alla violenza, all’odio razziale, alla discriminazione e alla retorica della guerra”.

Certo la manifestazione promossa dall’ANPI è una presa di posizione chiara e decisa, che non ammette interpretazioni. E forse la scelta di farla una settimana prima è dovuta alla volontà di non incorrere in possibili momenti d tensione.

Ma ha senso una risposta data in anticipo, in maniera preventiva o questa assume il carattere di una iniziativa fatta perché non se ne poteva fare a meno, per mettere a posto e in pace le coscienze , sapendo che lascerà il tempo che trova?

Non sarebbe stato più efficace un “presidio” democratico e antifascista, certamente civile e non violento, nei giorni del “raduno” di casa Pound, davanti e in faccia ai neofacisti?  Intorno ai luoghi della festa-convegno? Un tempo si faceva così. I neofascisti saranno 2.000? e noi saremo 2.100… Pacifici. Sereni. Disarmati. Ma decisi a non concedere neanche un centimetro alla deriva di una estrema destra xenofoba, razzista, guerrafondaia, spesso violenta e fuori dall’alveo dei principi costituzionali… Quando nei primi anni ’70 arrivò a Chiusi l’ammiraglio Birindelli per un comizio del MSI, scortato da decine di camionette della Celere, la città si fece trovare chiusa, con tutte le saracinesche abbassate. E se i militanti del Msi erano una cinquantina, al lato opposto della piazza c’erano cento persone che cantavano Bella Ciao… Per Brindelli fu una serataccia.

La manifestazione del 4 settembre, a Chianciano, è un segnale di presenza. Un no chiaro, ma… timido. Quasi dimesso. Una sorta di atto dovuto. E i fascisti di Casa Pound se ne infischieranno, una settimana dopo, quando arriveranno a frotte a Chianciano (se arriveranno). Faranno ugualmente la loro festa-raduno nazionale, con saluti romani, calendari di Mussolini, fasci littori, svastiche e croci celtiche nelle bandiere, nei tatuaggi, nelle teste rasate… Faranno i loro proclami contro gli Usa e il capitalismo, contro l’Europa e contro Israele, contro il governo e magari anche per il No al referendum (come l’ANPI, Possiamo e Sinistra Italiana) ma spareranno a zero sugli immigrati, sui gay, sui sindacati…  rispolvereranno l’armamentario dell’ideologia fascista e addirittura nazista…  Qualche albergo farà cassa (il che non guasta, secondo molti comprsi alcuni esponenti dell’opposizione chiancianese)  e il 12 settembre, sperando che non succeda niente, tutti a casa. E tutto come prima.

 

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