ASPETTANDO ORIZZONTI (4): LE MADDALENE DI MALOSTI, IL VANGELO SECONDO TESTORI

martedì 26th, luglio 2016 / 19:08
ASPETTANDO ORIZZONTI (4): LE MADDALENE DI MALOSTI, IL VANGELO SECONDO TESTORI
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LA “SPOSA DI GESU'” VISTA ATTRAVERSO LE OPERE DEI GRANDI PITTORI DA GIOTTO A BACON…

CHIUSI – C’è una figura di donna, anzi una donna in carne ed ossa, che è stata ritratta da grandi mastri della pittura, da Tiziano a Caravaggio a Canova… Una donna che secondo un certo “sentimento popolare”, soprattutto in Francia è venerata come la seconda donna più importante del Cristianesimo, dopo la vergine Maria. Si tratta di Maria di Magdala, ovvero la Maddalena. Che probabilmente non era una prostituta, come la bollò papa Gregorio Magno nel 590, ma addirittura la moglie di Gesù Cristo. Questo non lo dice solo Dan Brown nel suo Codice Da Vinci, lo dice libro scritto nel 570 in siriaco su pergamena, ora custodito alla British Library. Il testo proviene da un monastero egizio ed era stato acquistato nel 1847 dal British Museum. Probabilmente si tratta di una traduzione dall’aramaico di un testo più antico. Racconta la storia di Joseph, un giovane molto noto all’epoca, conosciuto dall’imperatore Tiberio e dal faraone d’Egitto (forse Natakamani), che lo considerava figlio di Dio.e della sua sposa Aseneth, che gli dà due figli: Manasseh ed Ephraim. I riferimenti cristiani contenuti nelle pagine sarebbero però così tanti che non è necessario essere Robert Langdon (il professore dell Codice da Vinci ndr) per capire che i nomi di Joseph e Aseneth nascondono quelli di Gesù e Maria Maddalena. Una storia scomoda. Una figura scomoda.

E proprio la figura della Maddalena è al centro dello spettacolo che il regista-attore-performer Walter Malosti presenterà al festival Orizzonti di Chiusi il 6 agosto, in piazza Duomo.  Già una piece sulla Maddalena davanti ad una delle più antiche cattedrali della Toscana (e d’Italia) e ad un palazzo vescovile è atto coraggioso. Ma Malosti è artista coraggioso, peraltro habitué di Orizzonti (splendido il suo “Therese et Isabelle” dello scorso anno, opera scabrosa, ma non volgare e di grande forza espressiva ed attoriale). Lo spettacolo si intitola “Maddalene”. Plurale. Perché è una sorta di lezione scenica e istrionica di storia dell’arte sulla figura della Maddalena, così come l’hanno vista e interpretata i grandi artisti nei secoli: da Duccio di Boninsegna a Masaccio, da Giotto al Beato Angelico, da Tiziano a Botticelli, da Raffaello a Caravaggio, da Rubens a Cezanne, da Grunenwald a Bacon… Il tutto su un testo poetico di Giovanni Testori, scrittore, critico letterario, storico dell’arte, drammaturgo, cattolico controverso, omosessuale… Da un suo testo fu tratto anche il film Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti…

Lo spettacolo di Malosti è stato in questi anni un work in progress e solo nell’edizione che presenterà a Chiusi al Festival Orizzonti farà il passo decisivo verso la realizzazione di una prima forma scenica compiuta.
“È un progetto che nasce con un forte desiderio di trasversalità e vede in scena una voce di attore (la mia), un corpo di danzatrice (la coreografa e performer Lara Guidetti) uno strumento (il violoncello suonato da Lamberto Curtoni), il tutto tenuto insieme dalla nervosa partitura originale composta da Carlo Boccadoro, increspata ritmicamente e attraversata dal suono e dai live electronics di G.u.p. Alcaro. Il lavoro video, legato alle immagini dei capi d’opera della storia dell’arte che interpretano la Maddalena, sarà curato, con sguardo contemporaneo, da Gabriele Ottino, le luci sono di Francesco Dell’Elba.
Abbiamo messo sul piatto queste forze lasciandole agire in grande libertà, immaginando una struttura aperta, con una grande attenzione alla relazione e al dialogo tra i vari performer”,  spiega Malosti.

E anche il testo di Testori è una cavalcata scritta dall’autore come in una situazione di immedesimazione con la Maddalena stessa…Con la varie Maddalene ritratte dai grandi pittori, come se ognuna interloquisse con l’altra o cercasse di “fregarla”…

Insomma arte e teatro. Parola e musica. Fede e  mistificazione. Ragione e passione… Un appuntamento tra i più interessanti del festival.

m.l.

 

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