CHIUSI: IL PD A QUOTA 300 ISCRITTI… LA CAMPAGNA ELETTORALE PUO’ ATTENDERE

venerdì 05th, febbraio 2016 / 14:45
CHIUSI: IL PD A QUOTA 300 ISCRITTI… LA CAMPAGNA ELETTORALE PUO’ ATTENDERE
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CHIUSI – Con grande enfasi e viva e vibrante soddisfazione il Pd di Chiusi, per voce della sua segretaria Pamela Fatighenti fa sapere, via facebook, che ha brillantemente superato la soglia dei 300 iscritti. Con un aumento del 10% sull’anno precedente e in controtendenza rispetto alla media provinciale e nazionale. A Chiusi insomma, sembra di capire, il Pd viaggia a velocità maggiore rispetto al resto del senese e dell’Italia.

Dalla presenza e dalle prese di posizione sui temi cittadini non si direbbe, ma contenti loro, contenti tutti. Anche perché, diciamocelo, 300 iscritti in un paese di circa 9.000 abitanti, per un partito che sfiora i 3.000 voti, non sono poi ‘sto gran risultato. Una sparuta minoranza, il corpo attivo del Pd (ammesso che gli iscritti siano “attivi” e questo è tutto da dimostrare) rispetto al corpo elettorale e alla cittadinanza.

Ufficialmente invece è maggioranza. Ormai una “maggioranza” solo virtuale, non molto rappresentativa, almeno sul piano numerico. E’ vero che nelle ultime stagioni il Pd chiusino era sceso a livelli di un codominio, neanche troppo grande, ma se uno confronta la forza organizzata del partito di maggioranza oggi (300 iscritti) con quella che aveva a suo tempo il Pci o anche il Pds-Ds il divario è impietoso. Il Pci chiuse la sua esperienza che aveva quasi 2.000 iscritti, circa 600 solo a Chiusi Scalo. Il Pds e poi i Ds sono scesi, ma intorno al migliaio si son sempre mantenuti.

Adesso il partito che esprime l’amministrazione comunale ne ha un terzo. Qualcosa vorrà dire. E non è solo questione di tempi che cambiano, di politica diversa ecc. E la riprova sta nel seguito del comunicato diffuso da Pamela Fatighenti:

” … il Pd di Chiusi forte della sua storia, del suo radicamento e della tradizione di buon governo – scrive la segretaria – guarderà da adesso in poi alla fase di campagna elettorale che lo vedrà impegnato in vista delle prossime elezioni amministrative del Comune di Chiusi. Nei mesi scorsi è stata fatta una analisi molto positiva dell’esperienza amministrativa e del lavoro della giunta guidata da Scaramelli quando era sindaco, così come del lavoro svolto da Juri Bettollini in questi 7 mesi di governo della città. A breve verranno convocati gli organismi dirigenti del partito per individuare il metodo di selezione del nostro candidato a Sindaco così come della squadra che lo andrà ad affiancare nei prossimi 5 anni. A quel punto, confronteremo metodo e proposta con la nostra base per farci trovare pronti alla sfida elettorale fin dal prossimo mese di marzo per andare a condividere idee e progetti con potenziali alleati e cittadini”.

Ecco, a 3 mesi dalle elezioni, il partito di maggioranza ancora non ha deciso non solo il candidato, ma neanche il metodo per sceglierlo. Nè le alleanze… Ovviamente di programmi e proposti neanche l’ombra. Pamela Fatighenti parla di “potenziali alleati”. E quali sarebbero? i soliti socialisti, sempre allineati e coperti? E quanti sono i socialisti? Nel 2011 c’era Sel, ma adesso Sel  a livello nazionale è all’opposizione. Micheletti, eletto in quota Sel,  uscì dal partito insieme a tutti gli altri eletti in provincia di Siena, scegliendo di rimanere nelle giunte. Su di lui il Pd potrà contare, ma a questo punto Micheletti è un “organico” non un potenziale alleato. Chi altro rimane?

Insomma parole al vento. O meglio a… vuoto. E quando si degnerà il Pd, partito di maggioranza, di metter mano alla campagna elettorale? negli ultimi 30 giorni canonici? Come lo sceglierà il candidato? Ha idea di fare le primarie come a Milano, oppure no?

In termini di concorrenza interna, Juri Bettolini ha probabilmente poco da temere. Ma il “poco o nulla” che ha intorno lo può uccidere. O rendere molto vulnerabile.

m.l.

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