CHIUSI IN UN PERCORSO TURISTICO IDEALE TRA ROMA, FIRENZE E VENEZIA… CHE SCOPERTA!

lunedì 04th, gennaio 2016 / 17:15
CHIUSI IN UN PERCORSO TURISTICO IDEALE TRA ROMA, FIRENZE E VENEZIA… CHE SCOPERTA!
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CHIUSI – La città di Chiusi potrebbe essere tra le mete principali di un percorso turistico ideale tra Venezia, Bologna, Firenze, Chiusi e Roma. E viceversa. Lo ha detto in diretta su Rai Uno (“Uno Mattina”) il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella riguardo i progetti turistici per il 2016.

“…Vorrei ricordare che il treno, le frecce veloci possono costituire un viatico della cultura da Roma a Firenze a Venezia – ha dichiarato il sindaco di Venezia, aggiungendo: “Inoltre credo sia necessario anche fermarci a Chiusi dove c’è un grande museo etrusco. Noi crediamo che la storia dell’Italia si possa raccontare proprio attraverso il treno e pensiamo che tanti turisti possano arrivare da tutto il mondo a Venezia per poi scendere via treno a Bologna, Firenze, Chiusi, Roma oppure viceversa da Roma, Chiusi, Firenze, Bologna Venezia. Questa potrebbe essere una grossa novità sulla quale lavoreremo il prossimo anno insieme al sindaco Nardella e credo che andremo probabilmente a Chiusi a parlare di questa cosa importante che è la nostra storia, la storia egli etruschi, molto collegata anche alla storia di Venezia…”.

Il vicesindaco reggente di Chiusi Bettolini ha preso la palla al balzo e ha sùbito, giustamente, rilanciato sui social network la proposta del suo omologo veneziano. Che è anche un suo “quasi concittadino”, avendo Luigi Brugnaro non solo legami parentali, ma anche forti interessi economici nel territorio chiusino e in particolare a Montallese, dove possiede terreni e aziende agricole e vorrebbe impiantare una mega stalla da 2.000 capi… E Montallese, si sa, è la patria di Bettollini.

L’idea non è male. E se qualche treno veloce fermasse a Chiusi sarebbe cosa buona e giusta. A fini turistici e non solo. Tra un po’, con i lavori alla stazione, sarà possibile.

Naturalmente, dopo Bettollini (che ha fatto il suo mestiere) anche altri si sono subito gettati a pesce su questa notizia, che al momento nulla è, se non un’idea, una proposizione, un embrione di “protocollo d’intesa” tra lo stesso Brugnaro e il sindaco di Firenze Nardella per un progetto di percorso turistico che insieme alle grandi mete Roma, Firenze, Bologna e Venezia potrebbe includere anche Chiusi.  Per Chiusi sarebbe manna dal cielo. Ma…  allora perché non Orvieto, o Arezzo? Sono meno importanti di Chiusi? Non scherziamo.

Semplice: perché Brugnaro, come dicevano, ha interessi a Chiusi e forse ha voluto lanciare una scialuppa di salvataggio ad una cittadina verso la quale non è indifferente. Nardella (che è il sindaco di Firenze, ma al cospetto di alcuni suoi predecessori come La Pira, Bargellini o Gabbuggiani appare come “Cucciolo”, il settimo dei sette nani)  ha voluto anche lui tendere la mano ad una cittadina in difficoltà, che però è una roccaforte del renzismo…

Il resto è fuffa. Chiusi esisteva anche prima delle dichiarazioni del sindaco di Venezia. Il suo museo, la sua Cattedrale, le sue tombe etrusche, le catacombe paleocristiane sono conosciute da secoli, non è che dovevano arrivare Brugnaro e Nardella per dire che esistono e meritano di essere visitate. Di Chiusi parla Dante nella Divina Commedia e ci sono decine di romanzi (oltre centinaia di saggi storici e storiografici) che parlano di Chiusi o sono ambientati a Chiusi… Non molte altre città di uguali dimensioni possono dire altrettanto.

E se finora frotte di turisti non si sono viste non è perché non si fermano i treni veloci alla stazione… E anche a questo proposito va detto che c’è chi chiede da anni la fermata di qualche treno Av alla stazione attuale, mentre gli amministratori locali si sono baloccati sulle stazioni in in linea, avveniristiche e sopraelevate…

Comunque ben venga il percorso dell’arte da Roma a Venezia e Chiusi farà bene a starci dentro, farà bene Bettolini a non farsi sfuggire l’occasione, a sfruttare i buoni rapporti con Nardella e Brugnaro (uno renziano di ferro come lui e l’altro eletto in una coalizione di centro destra, ma legato a Chiusi e a Montallese da questioni parentali ed economiche). Tutto fa, dicevano i nostri vecchi… Ma la programmazione turistica è altra cosa. Anche perché Chiusi non è che goda di buona fama. Purtroppo.

Su Lonely Planet, una guida turistica tra le più utilizzate al mondo si legge: “Adagiata sulle fertili colline tra Toscana e Umbria questa placida cittadina fu nell’antichità una delle più importanti città dell’Etruria, in grado di sottomettere Roma alla fine del VI secolo nella fuggevole stagione del mitico re Porsenna. Dopo aver beneficiato della sua posizione strategica in epoca romana e longobarda Chiusi si avviò a un progressivo declino a causa dell’impaludamento della valle. Oggi è un luogo malinconico, un po’ malconcio rispetto ai più noti borghi della zona, ma che propone ai viaggiatori un ventaglio di possibilità culturali di altissimo livello…”.

Ecco, luogo malinconico e malconcio. Primapagina lo scrive da anni, ma Lonely Planet non è primapagina. Ha la sede in Australia. E la realtà quotidiana di Chiusi forse è anche peggio dell’immagine che trasmette. Non tutti i giornali sono il… Corriere di Siena, evidentemente.

Quindi ben venga qualunque iniziativa – anche quella Brugnaro-Nardella – che possa in qualche modo invertire la tendenza. O aiutare a cambiare passo. Ma, da queste colonne, consigliamo ai cantori della mirabilia chiusine (a coloro che vedono solo oro incenso e mirra e mai la merda…) di andarci cauti, di non farsi prendere la mano dagli entusiasmi. E magari di mettersi intorno ad un tavolo anche con i gufi, per vedere cosa si può fare, al di là dei proclami. Perché  le cose vanno ragionate e discusse. E i gufi sono gli animali che ci vedono meglio…

m.l.

 

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