CASTIGLIONE DEL LAGO, CONTINUA LA PROTESTA DEL COMITATO “NO COMPOSTAGGIO”

mercoledì 02nd, dicembre 2015 / 11:20
CASTIGLIONE DEL LAGO, CONTINUA LA PROTESTA DEL COMITATO “NO COMPOSTAGGIO”
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CASTIGLIONE DEL LAGO – Hanno scelto l’occasione giusta per protestate e far sentire la propria voce, quelli del Comitato che si batte contro l’ampliamento dell’impianto di compostaggio in località Lacaioli. Sabato mattina infatti si sono radunati davanti al palazzo Comunale, durante lo svolgimento della manifestazione “Yes Trasimeno” dedicata al turismo e alla difesa del lago e dell’ambiente. Non a caso la protesta ha ottenuto la ribalta di tutti i media umbri. Secondo il Comitato, infatti l’impianto di compostaggio, nelle dimensioni che prenderà con l’ampliamento ucciderà il turismo e darà un colpo decisivo anche all’ecosistema lacustre. “Ci chiediamo come un centro di smaltimento rifiuti di tale entità possa essere compatibile con un turismo di qualità e la tutela dell’ambiente” dicono i cittadini scesi in piazza.

L’amministrazione comunale si è detta disponibile ad incontrare il Comitato e a fornire tutti gli elementi necessari a chiarre la questione, ma il Comitato replica che non basta e chiede la convocazione del Consiglio Comunale, in seduta aperta, prima dell’approvazione della Variante  che darebbe il via al progetto. Intanto per venerdì 4 dicembre è prevista una cena per la raccolta fondi. Fondi che serviranno a finanziare le varie iniziative e anche eventuali ricorsi legali.

La questione però è già in fase piuttosto avanzata. Ci sono già state tre riunioni della commissione urbanistica, di cui una all’assessorato regionale all’Ambiente, alla presenza di dirigenti regionali, Arpa, Comune e Tsa, e un consiglio comunale nello scorso marzo in cui si è adottata la variante urbanistica (che, ricordano in Comune non ha registrato osservazioni o impugnative).  Il Comune ha ribadito anche che, “prima della eventuale approvazione definitiva della variante, saranno effettuati tutti gli approfondimenti tecnici e legali del caso, nella forma più puntuale e di dettaglio, dandone pubblica comunicazione. Nel caso di esito positivo si procederà alla stipula della convenzione urbanistica prevista dal vigente piano regolatore e si provvederà a chiedere non solo la realizzazione di opere pubbliche a servizio dell’area contigua, ma soprattutto le massime garanzie, al di sopra delle strette previsioni di legge, in tema di controlli e verifiche sull’effettivo andamento e sulla gestione dell’impianto”. Insomma il Comune sembra intenzionato ad andare avanti. E il Comitato sembra invece intenzionato a continuare la sua battaglia.

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