PRESENTAZIONE DI DUE LIBRI A CHIUSI: UNA SPY STORY SUL MAUSOLEO DI PORSENNA E L’ULTIMO LAVORO DI VELTRONI…

martedì 10th, novembre 2015 / 19:57
PRESENTAZIONE DI DUE LIBRI A CHIUSI: UNA SPY STORY SUL  MAUSOLEO DI PORSENNA E L’ULTIMO LAVORO DI VELTRONI…
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GLI INCONTRI CON GLI AUTORI MARCO BUTICCHI E L’EX SEGRETARIO PD IL 14 E IL 17 NOVEMBRE

CHIUSI – Anche quest’anno il Comune e la Biblioteca Comunale propongono la rassegna “libriamoci”. E tra il week end e l’inizio della settimana prossima sono in programma due incontri di un certo interesse.

Il primo, sabato 14, nei locali del Museo Civico alle ore 18,00 sarà la presentazione del libro “Il segno dell’aquila” di Marco Buticchi, naturalmente con l’autore, introdotto dalla segretaria del Pd Pamela Fatighenti. IL secondo, martedì 17 al teatro Mascagni, ore 21, vedrà la presenza di Walter Veltroni che torna a Chiusi per presentare il suo ultimo libro “Ciao” dedicato al padre.

Partiamo dal libro di Buticchi. Si tratta di una una spy story uscita nell’agosto scorso che fornisce una chiave di lettura su un fenomeno dei giorni nostri, lo stato islamico dell’Isis, tracciandone le caratteristiche del suo esercito combattente ma anche i flussi di finanziamento, dal traffico d’armi, di petrolio e di reperti archeologici. Sfiora altri temi “caldi” come certe deviazioni affaristico-politiche di settori della Chiesa, ma per Chiusi ha un interesse particolare, perché la storia sconfina nella leggenda. In una leggenda particolare quella del mausoleo di Porsenna, descritto da Varrone e Plinio il vecchio: “sub urbe Clusio…” E’ lì, in quel segreto mai dipanato, della tomba del lucumone chiusino, una delle tracce da seguire per i protagonisti del “giallo”, e cioè Oswald Breil e Sara Terracini, due personaggi “seriali” nei romanzi di Buticchi.MAUSOLEO PORSENNA

Come altri autori molto celebrati, da Wilbur Smith a Dan Brown, mischia, come dicevamo molte cose Buticchi: l’Isis e il Mossad, i traffici internazionali più oscuri a vantaggio o dei guerrieri di Allah o delle multinazionali, con una vicenda millenaria che ha appassionato storici, archeologi, ricercatori, ma anche avventurieri e tombaroli… E Chiusi è il centro, il fulcro della storia. Quindi naturale che l’appuntamento si presenti come un’occasione ghiotta per i chiusini…

Per la cronaca, Marco Buticchi è nato nel 1957 a La Spezia, è il figlio di Albino Buticchi che di mestiere faceva il petroliere e fu presidente del Milan dal 1972 al ’75. Diventò famoso, Buticchi padre, perché acquistò Chiarugi, ma voleva vendere Rivera. Poi finì male anche per la passionaccia che aveva per il gioco d’azzardo.

Il Segno dell’Aquila è il  decimo romanzo con protagonisti Breil e Sara Terracini, tutti editi da Longanesi, casa editrice milanese di taglio conservatore e destrorso, tra il  1997 e il 2015.

Il secondo appuntamento, di Libriamoci è, tre giorni dopo, al Mascagni, con Walter Vetroni e con il suo libro “Ciao“, nel quale immagina di tornare a casa in una Roma deserta di Ferragosto e di trovare ad attenderlo sul pianerottolo il padre Vittorio, morto quando lui aveva un anno: i due trascorrono una sera in cui i ruoli fra il figlio sessantenne e il padre morto a meno di quarant’anni praticamente si invertono. L’incontro dà a Veltroni la possibilità di confrontarsi con un padre che lui non ha mai conosciuto, se non attraverso i ricordi ritrovati a casa e testimonianze delle persone che l’avevano conosciuto e che avevano lavorato con lui.

08/07/2013 Roma, trasmissione televisiva In Onda, nella foto Walter Veltroni

08/07/2013 Roma, trasmissione televisiva In Onda, nella foto Walter Veltroni

Ecco, se Veltroni avesse fatto solo il romanziere o lo sceneggiatore, l’autore televisivo (come il padre), sarebbe più facile stare ad ascoltarlo. Perché è uno che sa farsi ascoltare.  Sa scrivere e sa raccontare. Invece ha fatto anche il sindaco di Roma, il deputato, il vicepresidente del Consiglio, il segretario fondatore del Pd. E allora ascoltarlo mentre parla di libri e di storie tenere riesce più difficile. La sua visita a Chiusi per presentare “Ciao” cade proprio nei giorni del Processo Mafia Capitale che vede tra gli imputati anche il suo ex capo di gabinetto al Comune di Roma, Luca Odevaine o Odevain. Uno che faceva lo “spicciafaccende” non solo per il sindaco, ma anche per faccendieri e personaggi molto poco trasparenti, dentro un sistema di rapporti trasversali tra politica affari e malaffare radicato fino al midollo della città caput mundi…

Ecco, al di là dei ricordi del padre, ci piacerebbe che Veltroni rispondesse – data l’occasione – anche su questo signor Odevaine e quel sistema di rapporti trasversali… E’ vero che verrà per presentare un libro e non per parlare di politica. Ma mica capita tutti i giorni di avere Veltroni a Chiusi. Poi magari qualcuno lo accompagnerà a fare una visitina al labirinto sotterraneo, per provare le suggestioni evocate da Buticchi, sub urbe Clusio…

m.l.

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