LE SCULTURE DI GIORGIO BRONCO A CASTIGLIONCELLO DEL TRINORO

mercoledì 07th, ottobre 2015 / 18:52
LE SCULTURE DI GIORGIO BRONCO A CASTIGLIONCELLO DEL TRINORO
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SARTEANO – Figure allungate che ricordano l’ombra della sera, la famosa statuetta etrusca custodita del museo di Volterra…Uomini che si arrampicano fino in cielo su scale, quasi senza fine e qui vengono in mente i Led Zeppelin di Stairway to Heaven… stairway to heaven

Gente che insegue aquiloni che pur essendo di bronzo si librano leggeri tra nuvole fitte come i pensieri, note musicali o altri oggetti su pentagrammi o rami d’albero che richiamano le forme cadenti, sgocciolanti di Dalì…
Naturalmente uno ci può trovare o intravedere molte citazioni, ma non per questo le opere di Giorgio Bronco sono meno originali. Anzi hanno tutte un timbro particolare che le rende riconoscibili. E apprezzabilissime, anche all’occhio di un osservatore che non sia un critico d’arte. Questo perché tutte suscitano, immediatamente, alla vista, emozioni, pensieri lunghi come quelle scale che evocano il paradiso o qualcosa che si cerca e non ci si arriva mai… Evocano vento che faccia volare gli aquiloni e porti speranza e magari quel pensiero lungo che manca allo società attuale, alla politica, alla cultura troppo immerse in un presente senza ideologia, ma anche senza idee, nuove o vecchie che siano. Una società che non è memoria e non è futuro, che si barcamena tra uno slogan e l’altro, in un eterno presente legato più all’apparire che all’essere.

Ecco le figure di Giorgio Bronco hanno l’ambizione di volare… di salire tra le nuvole, forse per vedere se da lassù si capisce meglio cosa sta succedendo… E l’occasione per ammirarle è data da una mostra che si apre l’11 ottobre prossimo a Castiglioncello del Trinoro, frazione di Sarteano, piccolo borgo antico, a cavallo di colline che non sono ancora le pendici del Monte Cetona che è lì vicino, né quella specie di quadro d’autore che è la Valdorcia e che da lì si colora d’azzurrognolo al tramonto e  si apre ad ovest con i suoi spazi da far west contadino, tante volte narrato dal Teatro Povero di Monticchiello.

Le sculture di Giorgio Bronco, a Castiglioncello, in parte piazzate in ambienti chiusi (l’Art Gallery Monteverdi) e in parte en plein air nei vicoli suggestivi del borgo, recentemente tornato a vivere, non esattamente di vita propria, ma come resort diffuso, elegante,  non invasivo, trovano una collocazione ideale, come se facessero anch’esse parte di quel paesaggio, da sempre. Sarà perché l’artista pievese, classe 1963, lavora soprattutto come un fabbro, forgia, piega, plasma il ferro come hanno sempre fatto gli artigiani e lo rende vivo, leggero, fino a farlo volare, come volano gli aquiloni, le note, le nuvole. I pensieri.

La mostra, che si intitola “Al di sopra, al di fuori” ed è organizzata da Monteverdi Tuscany,  si inaugura, come abbiamo detto, domenica 11 ottobre alle ore 17,00, ma resterà aperta fino all’8 novembre, tutti i giorni, dalle 10,00 alle 18,00.

Per informazioni 0578 268146 oppure www.monteverdituscany.com.

m.l.

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