E’ L’ORA DEL PALIO A CITTA’ DELLA PIEVE, REGINA DEL TURISMO NELLA ZONA

sabato 22nd, agosto 2015 / 16:16
E’ L’ORA DEL PALIO A CITTA’ DELLA PIEVE, REGINA DEL TURISMO NELLA ZONA
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Mentre Montepulciano aspetta il Bravìo delle Botti, Chiusi Scalo si prepara ai Ruzzi della Conca e Sarteano, dopo il Saracino, vive il suo week end dedicato a jazz&blues, Città della Pieve è in pieno clima paliesco. E da una settimana è invasa da visitatori e turisti attratti ogni sera (ma anche durante la giornata) da mercatini in costume rinascimentale, rievocazioni storiche e momenti di vita cittadina come era ai tempi del Perugino, figlio più illustre della cittadina.

E nell’attesa della classica e sentitissima disfìda tra gli arcieri dei tre Terzieri, in un clima suggestivo e mai banale e soprattutto non solo ad uso e consumo dei turisti, Città della Pieve si conferma anche quest’anno reginetta del turismo locale. Anche a Pienza, a Montepulciano, a Sarteano, a Castiglione del Lago, a  Panicale, c’è un certo movimento d’estate. I turisti sono numerosi. Ma sono, appunto, tutti turisti, o quasi. Cioè visitatori che arrivano da lontano, attratti dalle bellezze della Valdorcia, dalla buona tavola e dal vino eccelso, dal fascino del lago…

Città della Pieve è l’unica cittadina dei dintorni che ormai da anni attrae anche e soprattutto gente dei paesi limitrofi. L’unica che è diventata un punto di riferimento, anche solo per prendere un gelato o un aperitivo, per l’intero comprensorio. Non è difficile infatti incontrare a Città della Pieve centinaia (avete capito bene,centinaia) di Chiusini, decine e decine di castiglionesi, cetonesi, panicalesi, oltre a romani, fiorentini, aretini o stranieri.

Solo Orvieto e Cortona, nella zona, potevano vantare fino ad ora questo tipo di appeal, ma parliamo di due città di dimensioni diverse. Più che doppie rispetto alla città del Perugino. Di fatto, Città della Pieve ha sostituito ciò che erano negli anni ’60 e ’70 Chiusi e Chianciano. E non è questione di Palio o iniziative più o meno riuscite (il Palio è un evento di altissima qualità, dal punto di vista della cura e ricerca dei costumi, delle armi, nell’allestimento delle taverne e degli spettacoli, ma non spiega tutto e non è l’unico motivo del successo). E’ così sempre ormai. Città della Pieve è entrata in un circuito virtuoso e si è conquistata uno spazio e un richiamo a prescindere dagli eventi.

Chiusi, Chianciano e altre realtà, dal circuito ne sono uscite e stentato a trovare la strada per rientrarci. Qualche iniziativa può anche avere successo, ma il giorno dopo tutto torna come prima, il solito deserto. A Città della Pieve no. Ogni evento qualcosa lascia. Qualche sedimento resta. E nei bar, nei ristoranti, per le strade c’è sempre gente.

Poi, naturalmente c’è anche il rovescio della medaglia. Ci sono i pievesi scontenti per il traffico chiuso solo dopo le 20,00, quelli scontenti per l’installazione degli autovelox sulla strada di accesso alla città, quelli che si lamentano per l’eccessivo “potere” dei Terzieri e la poca forza contrattuale della politica. Insomma può anche non essere tutto oro quello che luccica. Ma rispetto ai paesi limitrofi, la situazione di Città della Pieve è oro che cola…

Stasera è vigilia di Palio, una sorta di giorno di silenzio elettorale… I Terzieri stanno nei loro quartier generali a preparare la sfida. Stasera si ascolta musica rinascimentale in cattedrale e poi tutti al campo sportivo per lo spettacolo delle bandiere fluorescenti. Ma c’è da scommetterci che per le strade del centro storico imbandierato e nelle taverne sarà ancora una volta tutto esaurito. Domani poi i robinhood di Casalino, Borgo Dentro e Castello si daranno battaglia nella “caccia del toro” al campo de li giochi… L’anno scorso vinse il Casalino, dopo un testa a testa con il Borgo Dentro che stavolta cercherà di prendersi la rivincita e strappare il cencio ai “maremmani” del Barbacane.  Il Castello che l’anno scorso non fu mai in gara, ma nel 2012 vinse, naturalmente non starà a guardare. firth

Qualche sera fa, a mangiare nella taverna del Casalino, c’era anche il premio oscar Colin Firth, attore inglese, diventato da diversi anni pievese d’adozione. Non è escluso che il prossimo anno sfili anche lui nel corteo storico in costume. Qualcuno sta provando a convincerlo. Sarebbe certamente un bello spot.

M.L.

 

 

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