TAGLI ALLA SANITA’, SCARAMELLI GIA’ IN ROTTA DI COLLISIONE CON IL GOVERNATORE ROSSI

mercoledì 29th, luglio 2015 / 08:47
TAGLI ALLA SANITA’, SCARAMELLI GIA’ IN ROTTA DI COLLISIONE CON IL GOVERNATORE ROSSI
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FIRENZE – Stefano Scaramelli è consigliere regionale da meno di due mesi e già è in rotta di collisione con il presidente Enrico Rossi. E non su una questione di poco conto, ma sulla questione principe della politica regionale: la sanità. Che è anche la materia che Scaramelli deve seguire a Firenze come presidente della apposita commissione. Nodo del contendere, i tagli annunciati dal Governo. Per Rossi sono un errore e possono portare a un pericoloso punto di rotture, per Scaramelli invece sono una strada da seguire “in sinergia con il governo”. Il governatore insomma prende le distanze dall’esecutivo Renzi, l’ex sindaco di Chiusi invece da buon fedelissimo del premier, si allinea e ne sostiene le posizioni. Insieme, dice lui, all’assessore Saccardi, che nei giorni scorsi ha partecipato ad una iniziativa sulla sanità, proprio con Scaramelli alla festa dell’Unità di Chiusi.  Quasi a dimostrare che il “tandem” funziona.

Ma cosa hanno detto di preciso il governatore Rossi e Stefano Scaramelli sui tagli alla sanità pubblica?

Enrico Rossi: “Continuare ad accanirsi sulla ‪#‎sanità‬, quando ci sono altri settori sui quali intervenire per razionalizzare la spesa, può portare a un pericoloso punto di rottura. Abbiamo già dato, le sanzioni non servono”.
Stefano Scaramelli, Presidente della Commissione sanità regionale toscana: “Quella della razionalizzazione è una sfida che non ci spaventa. La Toscana ha già intrapreso da tempo un percorso per risparmiare le spese in sanità e nello stesso tempo garantire quella qualità e quel livello elevato che da sempre contraddistinguono i servizi. Concordo con l’assessore Saccardi, sapremo proseguire e anche ora fare la nostra parte, lavorando in sinergia con il Governo”.SCARABUM

Parole distanti. E l’ormai classico slogan #noinonsiamocomeloro che Scaramelli ha spesso usato per dichiararsi lontano e diverso dal vecchio gruppo dirigente del Pd, questa volta sembra indirizzato al bersaglio grosso. E su questo tema specifico sembrano divaricarsi le posizioni non solo de renziani e dei non renziani, ma anche quelle tra ex Ds ed ex Margherita, disegnando ancora una volta la mappa di un Pd sempre più lacerato, diviso, campo di battaglia tra fazioni avverse l’un contro l’altra armata…

Certo, la questione sanità non è questione secondaria, perché va ad incidere direttamente sulla vita delle persone, sul livello e qualità di servizi essenziali. Già l’assessore Saccardi, come primissimo atto del suo mandato aveva annunciato l’esternalizzazione di alcuni servizi sanitari come la diagnostica strumentale, presso strutture di “volontariato sociale” (in particolare quelle delle Misericordie, che sono le più attrezzate, in Toscana), annunciando di fatto l’ennesima svendita di una porzione di sanità pubblica a soggetti privati… Ora il decreto del Governo  che porterà nuovi tagli e nuovi “balzelli”secondo le indicazioni date dal commissario alla spending review Yoram Gutgeld. Tagli alla sanità che dovrebbero finanziare l’abbassamento delle tasse…

“Non saranno tagli lineari”, ha dichiarato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ma di certo faranno male. Interesseranno gli esami di laboratorio e visite specialistiche. Sarà stilata una lista di prestazioni considerate  necessarie, le altre, quelle non necessarie, dovranno essere pagate di tasca…  L’associazone dei Medici Anaao parla di “super-ticket mascherato sulla sanità” e di “impoverimento del servizio pubblico”.

Stretta anche sui ricoveri per riabilitazione: chi resta in degenza oltre le nuove soglie dovrà pagare in percentuale per ogni giorno in più, con controlli e penalizzazioni per medici e strutture. Pagheranno i pazienti e pagheranno anche gli stessi medici che prescrivono esami non necessari. Chi esagera con gli esami, si vedrà lo stipendio decurtato. E anche qui la protesta dei medici è forte: “Chi lo decide se un esame non è necessario? – chiede polemicamente l’Anaao – Un gruppo di tecnocrati? La strada è quella della legge di responsabilità professionale, che invece giace da anni in Parlamento”.

Mirino puntato anche sugli ospedali con i bilanci poco trasparenti o in rosso, per cui saranno previste sanzioni. Inoltre, saranno razionalizzate le strutture: niente ricoveri nelle strutture convenzionate con meno di 40 posti letto e riduzione degli stipendi del personale.

Centrale unica di acquisto – Il Ministero della Salute istituirà un osservatorio che monitori i prezzi dei dispositivi medici (con tetto alla spesa del 4,4%), primo passo per la famosa “centrale unica di acquisto” che permetterebbe di acquistare siringhe, garze ecc. allo stesso prezzo al Nord, al Centro  e al Sud.

Che la sanità sia da razionalizzare non vi è dubbio. Che la strada giusta sia sempre e solo quella dei tagli e dei ticket invece non  detto. Enrico Rossi per esempio non ne è convinto per niente.

 

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