CHIUSI: DOPO IL MEDIOEVO, ARRIVA IL ROCK D’OLTRE OCEANO. IL 10-11 LUGLIO IL LARS ROCK FEST ALLO SCALO

lunedì 29th, giugno 2015 / 14:46
CHIUSI: DOPO IL MEDIOEVO, ARRIVA IL ROCK D’OLTRE OCEANO. IL 10-11 LUGLIO IL LARS ROCK FEST ALLO SCALO
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CHIUSI – Con buona pace dell’ormai ex sindaco Scaramelli e dei suoi fedelissimi che per tutta la campagna elettorale regionale hanno portato Chiusi nel futuro, la città si è ritrovata per 3 giorni in pieno medio evo. Ed è stata una bella sensazione. Il centro storico finalmente addobbato alla bisogna e pieno di gente come raramente accade. E si è appena spenta l’eco dei tamburi e dei pifferi dei musici che Chiusi si avvicina a passo veloce ad un altro evento di  massa. Anzi tre eventi di massa: la festa patronale di Santa Mustiola nel centro storico,  le notti Rosa Shopping e poi il Lars Rock Fest allo Scalo. Dieci giorni di fuoco che culmineranno proprio con la kermesse musicale in piazza XXVI Giugno il 10 e 11 luglio.

E quest’anno, dopo tre edizioni, il festival rock chiusino proverà a spiccare il salto di qualità. Un po’ come è successo per il Tria Turris. L’anno scorso il maltempo costrinse gli organizzatori a trasferire il festival al Mascagni. Che non è propriamente un luogo adatto al rock. Ma andò comunque abbastanza bene. Quest’anno deve andare meglio, dicono quelli del Gruppo Effetti Collaterali che stanno già mettendo a punto i dettagli della manifestazione.  Chiusi insomma si appresta a vivere la sua piccola Woodstock che però ha l’ambizione non tanto di mettere sul palco i più grandi o i più noti (tra quelli “accessibili”),  quanto le proposte non tanto note, ma molto interessanti, sul piano della qualità. Ne parliamo con Alessandro Sambucari che del Lars Rock Fest è il direttore artistico. Uno che se ne intende e che ha già dimostrato un certo “fiuto” nello scandagliare il panorama musicale italiano e anche quello straniero, sia europeo che  d’oltre oceano.

Allora, Alessandro, che festival sarà?

Dopo tre edizioni nelle quali abbiamo scelto di alternare, parlando di headliner, una band italiana ed una straniera ma anche di suggerire un forte parallelo tra gruppi “storici” (Diaframma, Hugo Race Fatalists e Massimo Volume) e coloro i quali sono destinati a diventarlo (Waines, Dimartino e The Pains of Being Pure at Heart), quest’anno la linea seguita è decisamente cambiata. I due nomi grossi dell’edizione 2015 sono americani: Unknown Mortal Orchestra e The Soft Moon. Siamo volutamente andati a pescare proposte con un importante seguito sia in patria che in Europa, entrambe con album appena uscito e delle quali siamo certi (come peraltro le prime recensioni confermano) che l’Italia riconoscerà l’indiscusso valore. Inoltre gli U.M.O. saranno al Lars Rock Fest per la loro unica data in Italia mentre per i The Soft Moon si tratterà dell’unico concerto italiano ad ingresso gratuito. L’obiettivo è quello di incasellare il Lars Rock Fest tra quegli eventi estivi con una lineup musicale ed un target ben definiti. Resta invece confermata la volontà di far aprire questi due concerti a “giovani” band italiane, con diversa esperienza sulle spalle, ma tutte meritevoli di palchi anche molto più prestigiosi del nostro. Nello specifico venerdì 10 Luglio avremo una combo electro-pop formata dai Crayon Made Army e dai Drink To Me. Mentre sabato 11 Luglio spazio allo psych-kraut-rock della Squadra Omega ed alla potenza esplosiva dei fiorentini Go!Zilla. Entrambe le serate saranno precedute-intervallate-seguite dal DJ-set di Angie Back To Mono.

Ma come funziona il Lars Rock Fest, chi è che, in pratica, organizza e tiene in piedi la manifestazione?

Il Lars Rock Fest, come sempre, è organizzato dalla Fondazione Orizzonti d’Arte. Già dallo scorso anno ha rivestito un ruolo importante la collaborazione con l’Associazione Culturale G.E.C. – Gruppo Effetti Collaterali che ha affiancato la Fondazione in gran parte della realizzazione dell’evento ed ha messo a disposizione molti volontari per i due giorni di festival. Quest’anno, con il rinnovo del consiglio di indirizzo e la nomina di Silva Pompili a nuovo presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte, la sinergia fra i due soggetti si è accresciuta ancora di più. Ormai da inizio anno oltre 50 membri del G.E.C. stanno lavorando per ideare, proporre e realizzare tutto quello che vedrete in piazza XXVI Giugno il 10 ed 11 Luglio dalle 17 in poi.

E gli “effetti collaterali” quali saranno?

Oltre la musica, che resta il perno attorno al quale ruota tutto il resto, confermatissimi come sempre lo street food con specialità di varie regioni italiane (sarà presente anche uno stand G.E.C.), birre artigianali di vari birrifici locali, mercatino del vinile, etnico, del fumetto e del libro usato, spazio bambini con gonfiabili. Verranno presentati due libri in una vera e propria spiaggia che sarà ricreata in piazza: venerdì 10 “Rock in love. Da Elvis & Priscilla a Kurt & Courtney, 69 storie d’amore a tempo di musica” di Laura Gramuglia, libro tratto dall’omonimo programma radiofonico che la Gramuglia conduce su Radio Capital (saranno presenti l’autrice accompagnata dal basso di Luca Marchi. Presenterà Tommaso Ghezzi, direttore artistico del Frontiera Rock Festival di Bettolle e redazionista de LaValdichiana.it). Sabato 11 invece avremo “667. Ne so una più del diavolo. Canzoni rock nate sotto il segno della croce” di Fabrizio Barabesi e Maurizio Pratelli (Barabesi e lo storico bassista senese Andrea Castelli risponderanno alle domande di Charlie Del Buono, speaker di Radio Trasimeno). Inoltre venerdì 10 sarà presente Zendo de Melo del Macondo Tattoo Studio con disegni originali e foto; eseguirà disegni su pelle come dimostrazione del processo di creazione ed esecuzione freehand, mentre sabato 11 alle 17 laboratorio per bambini (su prenotazione) che potranno vedere le proprie magliette disegnate da Daniele Pampanelli e Matteo Gaggia e successivamente colorarle assieme a loro. A seguire i disegnatori Daniele e Matteo creeranno T-shirt ispirate dalla serata del festival che verranno messe in palio per i clienti degli stand gastronomici. Altro ancora verrà annunciato nei prossimi giorni tramite la pagina FB del Lars Rock Fest.

E allora, in bocca al lupo. E speriamo che non piova. Un po’ di sano e robusto rock (con o senza roll) fa bene alla salute. Tiene svegli.  Vigili. E sviluppa sogni. Che di questi tempi sono già una cosa da non disprezzare.

m.l.

 

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