EMMA VILLAS VA A SIENA E SCARAMELLI INSISTE: “IL PALASPORT SI FA LO STESSO”. MA PERCHE’ INSISTE?

venerdì 08th, maggio 2015 / 18:08
EMMA VILLAS VA A SIENA E SCARAMELLI INSISTE: “IL PALASPORT SI FA LO STESSO”. MA PERCHE’ INSISTE?
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CHIUSI – Anche se manca ancora l’ufficialità è ormai certo e dichiarato che la Emma Villas Chiusi neopromossa n A2 la prossima stagione la giocherà a Siena e prenderà pure il nome della città del Palio. Altrimenti i senesi potrebbero storcere il naso nei confronti di una squadra che arriva dal paesello. Come abbiamo già scritto ieri la bella favola  di Chiusi che arriva in serie A finisce qui. E ieri, alla conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore generale Marco Pistolesi, il presidente Emma Villas Bisogno ha anche voluto chiudere l’argomento Palasport. “Non è stato possibile farlo nei tempi necessari. Peccato. Non è colpa di nessuno, ma questa è la situazione, inutile parlarne ancora”.

Inutile parlarne ancora. Ma poche ore dopo la conferenza stampa Emma Villas, ecco che su facebook compare un post del sindaco Stefano Scaramelli affidato a facebook direttamente dal camper: “Adesso passaggio d’obbligo in Comune per sistemare e firmare delibere a favore di un’associazione sportiva e affidare incarico per il progetto del nuovo palasport! ‪#‎ritmo‬. Ora, non sappiamo se a forza di viaggiare in su e in giù per la provincia a Scaramelli e Bettollini sia sfuggita qualche notizia. Come quella della conferenza stampa della Emma Villas.

Certo è che l’ennesimo annuncio ad effetto sul nuovo Palasport, suona come una nota stonata. E decisamente fuori tempo. Si può comprender la delusione di Scaramelli & c.  nel veder svanire non solo il sogno del grande volley a Chiusi, ma anche quello di giocarsi la carta della “grande opera” da sbandierare in campagna elettorale. Oltre naturalmente alla possibilità di mettere una toppa sullo scandalo dello stadio incompiuto. Si può comprendere, dicevamo. E non è escluso che Scaramelli, che in questa campagna elettorale per la regione sembra giocare una partita in proprio, sparando ad alzo zero anche nei confronti dell’establishment del suo stesso partito e dei suoi compagni di lista, voglia davvero lasciare un segno del suo passaggio come sindaco a Chiusi. Il nuovo palasport sarebbe infatti un “segno” certamente più eclatante dei giardinetti e degli scivoli pizzati qua e là nel territorio comunale. Ma ora che la Emma Villas ha deciso di emigrare nel capoluogo, senza peraltro accennare minimamente ad un possibile ritorno, per chi lo fa il palasport nuovo? Adesso c’è bisogno a Chiusi di un palasport nuovo?  Se la cosa ha fatto discutere quando c’era ancora l’onda montante della Emma Villas e la speranza concreta di vedere il volley chiusino in serie A, adesso i dubbi sarebbero (e saranno) maggiori.

Diciamolo subito: un nuovo palasport al posto dello stadio incompiuto (a proposito, pare che gli ultimi collaudi abbiano rilevato carenze e problematiche varie nei lavori effettuati) potrebbe non essere uno scandalo, anche senza l’Emma Villas e senza la serie A.

Potrebbe garantire la “toppa” sullo scandalo stadio e decongestionare il palasport attuale, e potrebbe ospitare pure eventi di vario genere che il palaFuccelli non può ospitare. E Chiusi avrebbe una struttura di richiamo in più, oltre che una struttura di servizio in più.

Ma la cosa non può essere decisa dall’uomo solo al comando, magari per poter dire “questo l’ho fatto io”. La cosa va discussa, ragionata, ponderata, con un confronto ampio e serio tra tutte le componenti a vario titolo interessate. E invece Scaramelli che fa? Non sente nessuno e annuncia un incontro in comune per firmare  l’incarico per il progetto. E così dopo aver sbagliato l’impostazione del bando precedente e la conduzione della trattativa, sbaglia ancora una volta. Qualcuno gli spieghi che il Comune non è casa sua. Che non può decidere da solo come spendere i soldi di tutti. E che la campagna elettorale tra 20 giorni finisce… Se pensa davvero che serva un nuovo palasport, convochi tutti i soggetti interessati intorno ad un tavolo, metta pure sul tavolo i soldi che pensa di spendere come Comune, ma ascolti le valutazioni, i consigli, le perplessità, valuti i pro e i contro e le possibilità di far funzionare la struttura…

Insomma qualcuno gli spieghi che il mondo, la politica, la pubblica amministrazione e in fin dei conti anche la vita non sono fatte  solo dei “mi piace” su facebook.

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