APPLAUSI PER “LA RAGAZZA SUL DIVANO” ALLESTITO DA CARLO PASQUINI

lunedì 13th, aprile 2015 / 12:45
APPLAUSI PER “LA RAGAZZA SUL DIVANO” ALLESTITO DA CARLO PASQUINI
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MONTEPULCIANO – Se dici Teatro Norvegese uno pensa subito a Ibsen considerato il padre della drammaturgia moderna oppure all’Odin Theatret di Eugenio Barba, che è nato a Brindisi, ma si è formato ad Oslo. E anche lui è considerato forse il massimo regista teatrale vivente… Poi però tra gli autori di teatro norvegesi c’è anche John Fosse, decisamente più giovane, anche se ormai non giovanissimo essendo nato nel 1959. Anche Fosse è uno di quelli che abita ai piani alti del teatro contemporaneo sebbene in Italia non sia molto conosciuto.

Ebbene nel week end appena trascorso a Montepulciano è stata rappresentata proprio una piece di John Fosse: “La ragazza sul divano” testo del 2002, messo in scena da Carlo Pasquini, che ha provato a fare il profeta in patria (è di Montepulciano) con un lavoro certamente non facile e con attori navigati, come la protagonista Francesca Fenati, Giovanna Vivarelli, Francesco Storelli, ma non professionisti. Missione compiuta. E applausi per Pasquini, per gli attori e anche per l’autore norvegese che più d’uno adesso andrà sicuramente a cercare negli scaffali delle librerie…

La ragazza sul divano, è un  testo alquanto misterioso, a nove personaggi, costruito attorno alla figura di una pittrice ormai alle soglie della sua età più matura mentre sta dipingendo, con mille frustrazioni artistiche e creative, il quadro di una giovane ragazza.
Questo tentativo provoca in lei il riaffiorare di una miriade di sensazioni e frammenti di vita che riemergono andando ad abitare questo salotto della memoria. Ritrova se stessa adolescente e una sorella maestra di scaltrezze sessuali. Riappare la madre che, obbligata ad allevare da sola le due figlie per via di un marito marinaio sempre assente, finisce per diventare l’amante del fratello di questi.
La vicenda si snoda come in una formula quantistica tanto che tutto accade in modo simultaneo, come se due mondi paralleli convergessero. Passato e presente si confondono come se il tempo fosse disposto su uno stesso piano, così che i personaggi si ritrovano a rappresentare se stessi in momenti diversi della loro vita. Un teatro di spettri che smascherano le ipocrisie e i tradimenti, le vigliaccherie e le corruzioni a cui la vita ci conduce.

Una serata di teatro vero, quello con la T maiuscola. Con i già citati Francesca Fenati, Giovanna Vivarelli, Francesco Storelli, hanno partecipato Teresa Consoli, Giulia Rossi, Francesca Paolucci, Paolo Pinna, Armando Sciabbarrasi e Calogero Dimino.

Nella foto di Vittoria Fenati, la protagonista Francesca Fenati

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