IL CHIUSI SI INCHINA ALLA CAPOLISTA. ADDIO PLAY OFF? FINISCE IN RISSA IL DERBY DI TERZA A CETONA (MA GLI AUTARCHICI VINCONO 2-1)

lunedì 23rd, marzo 2015 / 15:43
IL CHIUSI SI INCHINA ALLA CAPOLISTA. ADDIO PLAY OFF? FINISCE IN RISSA IL DERBY DI TERZA A CETONA (MA GLI AUTARCHICI VINCONO 2-1)
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CHIUSI – E’ dal 1959 che la partita Chiusi-Montevarchi è un “classico”. Allora le due squadre si giocavano la qualificazione alla “quarta serie”… Oggi son entrambe decadute e un po’ più giù nella scala delle categorie calcistiche. Ma la gara ha mantenuto le attese, anche grazie ad un folto e rumoroso drappello di tifosi valdarnese giunti a Chiusi al seguito della loro squadra, prima in classifica e lanciatissima verso la promozione in Eccellenza. E se il Montevarchi si giocava la vetta della graduatoria, il Chiusi aveva la possibilità, con una vittoria di agganciare il treno play off. Non una partita senza motivazioni dunque. E anche le emozioni non sono mancate. La capolista si è dimostrata assai cinica e concretizzando le occasioni che ha avuto, è uscita dal “Frullini” con una bella vittoria e tre punti preziosi in tasca. Per il Chiusi invece, seconda sconfitta consecutiva, dopo quella con Grassina (damigella d’onore) e fine della rincorsa alla zona play off, ormai praticamente irraggiungibile. E’ finita 3-1 per l’Aquila con reti di Sguerra in apertura e poi con Renzi e Mennella nel secondo tempo. Per i biancorossi gol della bandiera e del momentaneo 1-1 di Piero Dongarrà, a segno con una magistrale punizione Pirlo style.

Nonostante il divario in classifica e le numerose assenze (Gimelli, Filosi, Del Giusto e Belardinelli) il Chiusi non si è lasciato intimorire e ha giocato una buona gara e ha messo spesso in risalto le doti del portiere avversario, risultato alla fine decisivo in diverse occasioni e tra i migliori dei suoi.  A rendere la sfida più tesa anche un’interruzione del gioco per lancio di fumogeni che hanno rovinato il manto sintetico…

Non c’è stata la rissa finale come in quella lontana partita della stagione 1958-50 che finì per “mancanza di numero legale” con scazzottata in piazza della stazione.

Rissa finale che invece si è registrata del derby di terza categoria Cetona-Asd Città di Chiusi, vinto 2-1 dalla squadra chiusina. Erano tre mesi che i biancorossi di Ferretti non vincevano in trasferta, praticamente un intero girone. Come per Chiusi-Montevarchi, anche il derby di Cetona è stato piuttosto caldo anche sugli spalti gremiti. Diciamo pure infuocato con coriandoli, cori e tamburi ad accompagnare le squadre al loro ingresso in campo. Il Cetona veniva dalla brutta sconfitta a Sarteano, il Chiusi era stato acciuffato sul pari all’ultimo minuto dall’Acquaviva. Per entrambe un gran voglia di rivalsa. In campo  a giocare meglio meglio sono gli “autarchici” chiusini che su punizione calciata da Paolo Ferretti vanno in gol con Papi, che indisturbato può staccare di testa e portare in vantaggio i suoi.Dopo qualche minuti, lo stesso Ferretti, avrebbe l’opportunità del raddoppio, ma il suo tiro da dentro l’area colpisce in pieno il portiere del Cetona. Con il passare dei minuti il Chiusi si abbassa e il Cetona guadagna qualche metro, ma la retroguardia biancorossa è attenta e concede poco o nulla ai padroni di casa consentendo a Toppi di passare un primo tempo tranquillo.

Al rientro nei secondi quarantacinque minuti un’altra grande occasione per il raddoppio del Chiusi. Tiezzi in pressing alto, intercetta il rinvio del portiere biancoverde, la palla che sembrava destinata in rete finisce sul palo consentendo il recupero dell’estremo difensore. Quando il Chiusi è completamente in controllo della partita, arriva il gol del pari. Grave disattenzione su calcio d’angolo, nessun difensore interviene sulla palla,  nemmeno troppo alta, a quel punto è fin troppo facile per Baglioni insaccare di testa. Il Chiusi non si demoralizza e si riporta in avanti. Nessuna grande occasione fino al gol del nuovo vantaggio che arriva ancora a seguito di una punizione calciata dal solito Ferretti: la palla viene colpita da Bussolotti che per anticipare gli attaccanti chiusini sbaglia porta e insacca, siglando il più classico degli autogol.
Come nel primo tempo, subito dopo la rete, il Chiusi avrebbe la possibilità di incrementare il vantaggio, ma Il capitano Michele Tiezzi si vede deviare in calcio d’angolo dal portiere un tiro a botta sicura da dentro l’area.
Nel calcio di solito si gioca fino al novantesimo, ma questa volta la partita, quella vera, finisce dieci minuti prima. Maxi rissa in campo, che porta all’espulsione di Lorenzo Feri (Chiusi) e di Bussolotti (Cetona). Anche sugli spalti volano parole grosse e minacce, ma per fortuna gli unici danni li riportano gli striscioni biancorossi, staccati e strappati dai “tifosi” del Cetona.
La gara riprende e si gioca fino al 55′. A parte qualche altro intervento non proprio morbido ad opera dei padroni di casa non accade più nulla e l’arbitro fischia la fine di una partita che rimarrà nella mente di molti.
Peccato per il brutto spettacolo nel finale che ha rovinato una bella giornata, soprattutto non di esempio per i numerosi bambini e ragazzi presenti in tribuna. Qualche maligno potrà insinuare sulla mancanza di fair play  nel calcio, piuttosto che in altri sport, sul fatto che è difficile vedere scene di violenza in altri contesti sportivi, ma quelli di ieri, i frustrati, i provocatori che hanno scatenato quello scempio non appartengono al gioco più bello e più fruibile del mondo, quelli là sono degli estranei. Il calcio è per molti, ma sfortunatamente non per tutti.

l.t.

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